Dopo i 7 vizi capitali, ci sono i 7 impasti base per dolci di Pasquale Boscarello. Montersino: Boscarello = ricotta: silk tofu. Il suo è un libro da mantra, della serie: “questo lo proviamo”. Ieri sera ci siamo cimentati con l’impasto “Dolce vita”, ottenendo una base per torta da farcire di sapore vagamente simile al pan brioche, visto l’impiego del lievito di birra, che conferisce, per forza di cose, un sapore peculiare. A questo punto siamo curiosi di andare a curiosare tra i dolci in stile “Boscarello” che avete già sperimentato voi. Ci ispirano specialmente le creme per farcitura, alcune sembrano golosissime! In questo caso, avendo un bel barattolo di marmellata di zucca comprata alla fiera di Murta, la scelta del “ripieno” è stata davvero semplice. Variazioni sul tema: abbiamo sostituito l’olio di mais con olio di semi di girasole, avendone in quantità industriali causa Alzheimer galoppante e “morbo del Questociserve” (esattamente il motivo per cui ci ritroviamo spesso con 8 confezioni di farro in dispensa, 5 di fiocchi di azuki, ecc. ecc.); la vaniglia doveva essere in polvere, secondo ricetta, ma abbiamo preferito usare i semi di una stecca.
Ingredienti:
140 g di farina tipo 0 bio
140 g di farina manitoba bio (mulino a pietra naturale)
140 g di malto di mais
55 g di olio di semi di girasole
55 g di mandorle pelate, tostate e frullate
160 g di mele golden sbucciate e tagliate
50 g di uvetta lavata e scolata
5 cl di acqua tiepida
1 cubetto di lievito di birra fresco
1 cucchiaino scarso di sale
i semi di mezza stecca di vaniglia
la buccia grattugiata di mezzo limone (occhio che sia bio!)
Procedimento:
Far sciogliere il lievito sbriciolato nell’acqua tiepida. Nel frattempo frullare insieme le mele, il sale, la vaniglia e la buccia di limone. Quando il composto sarà abbastanza omogeneo, unire le mandorle, l’olio e il malto, continuando a frullare fino a che il tutto non sarà ben amalgamato. In una scodella a parte mettere le due farine (meglio se setacciate, per evitare la formazione di grumi), l’uvetta, il composto precedentemente lavorato e l’acqua con il lievito. Mescolare con le mani fino a ottenere un impasto morbido: sollevandone un po’ con una mano e lasciandolo, dovrà cadere lentamente. Farlo riposare per circa mezz’ora, poi stenderlo nella teglia rivestita di carta da forno e far lievitare per un’altra mezz’oretta abbondante (possibilmente al “calduccio” :-)). Cuocere in forno a 190° per venti minuti circa. Una volta sfornata la torta, lasciar raffreddare bene prima di procedere con la farcitura. Tagliare in senso orizzontale con un coltello grande seghettato (la lama liscia rischia di non essere efficace) e spalmare su una delle due metà il ripieno desiderato (la marmellata di zucca, nel nostro caso), dopodichè rimettere il “coperchio”. Perfetta per la colazione, forse un po’ meno adatta a una cena con gli amici per via del suo sapore “panoso”. Ciao ciao! NdC
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
squisita la torta e fantastica la presentazione 🙂 ma…
non è che anche voi siete di Genova???
Grazie Luu! Sì, siamo di Genova, anche tu? Flavia, in realtà, è cresciuta a Firenze, ma si è “trapiantata” a Zena da un annetto e mezzo. Ah, l’amour… 😛
Il dolce è strepitoso e voi…simpaticissimi! 🙂 🙂
Complimenti..ottimo dolce!!
Wow, sembra squisita. Complimenti.
Che bontà!
Deve essere proprio buona…bravi 😀
che fame a quest’ora di merenda, dev’essere buonissima mele e mandorle! purtroppo io sono in ospedale non posso cucinare e non ci danno certo le torte!
Come al solito siete tutti gentilissimi! Betty… In ospedale? Come mai?
Meravigliosa.
A guardarla dalla foto non sembra per niente tagliata a meta’ anzi ne e’ venuto fuori un capolavoro!
L’impasto si è impregnato, in parte, di marmellata, per cui l’aspetto finale è, in effetti, molto compatta. Saremmo felici se qualcuno di voi provasse a creare una sua versione. La base è abbastanza neutra, per cui lascia spazio alla creatività :-).
Che voglia di torta! l’impasto mi sembra quello di una brioche, sbaglio??? come consistenza dico……quasi quasi ci provo!
Sembra davvero buonissima! 🙂
Slurp, che bontà… Grazie!
@betti c., in bocca al lupo!
@Ambrosia: in realtà non è propriamente un impasto briochato. Il sapore ci si avvicina, ma la consistenza è più simile a una torta vagamente panosa. In ogni caso è… Buona!!!! 🙂
Io…voglio…esigo..pretendo una fetta di questa spettacolare torta O_O!!!
Anch’io utilizzo parecchie ricette di Boscarello.. La Dolce vita pero` é un impasto che non ho mai sperimentato… e a vedere il vostro risultato.. sembra spettacolare! Bravi.. 🙂
Questa torta così panosa mi piace proprio tanto!!
Dalle vostre ricette, le vostre presentazioni e i commenti, si intuisce che siete una bella coppia! Anche mio marito è un genovese doc, ma x amore è venuto a rimini da me!
W l’amore vegano 😉
Ammazza che buono…col lievito di birra mi piace assai 🙂
ha proprio un bell’aspetto, anche io ho già provato ricette di Boscarello e trovo che siano veramente buone, secondo voi c’è uno dei suoi impasti che si presta per sostituire il pan di spagna in una torta da farcire e decorare?