Finalmente anche io posto qualcosa nella sezione della mia terra di origine! Vi propongo la mia versione di questo dolce tipico romagnolo, che deve il suo nome al periodo in cui viene preparato e gustato, ovvero quello a ridosso della commemorazione dei defunti. La ricetta originale non è vegan, ma io devo dire di essere riuscita a veganizzarla con grande successo 🙂 Della tradizione ho mantenuto il gusto, gli ingredienti caratteristici quali la saba e la frutta secca, ed il segreto della doppia lievitazione, che le conferisce una sofficità unica. Nel punto vi racconto anche un pochino della sua storia…
Ingredienti per il primo impasto:
135 g di farina di farro tipo 0
8 g di lievito madre in polvere bio
100 g di acqua tiepida
1 cucchiaio di succo concentrato di mela
Ingredienti per il secondo impasto:
400 g di farina di farro tipo 0
8 g di lievito madre in polvere bio
100 g di malto di riso
20 g di saba (sostituibile con il malto)
200 g di latte di riso tiepido
1 bel pizzico di sale
30 g di olio
Ingredienti per la copertura:
130 g di frutta secca mista (mandorle e noci)
3 cucchiai di succo concentrato di mela
1 cucchiaio di acqua
Procedimento:
Al solito, per motivi di tempo, mi sono fatta aiutare per l’impasto e la lievitazione dalla mia fida macchina del pane; ovviamente si può fare anche a mano. Ho iniziato dunque mettendo nel cestello il succo di mela, l’acqua tiepida, la farina e sopra il lievito madre in polvere. Ho azionato il programma impasto, che dopo aver impastato tutto bene prevede un’oretta e mezzo di lievitazione. Per questo primo impasto un’ora è sufficiente, quindi ho interrotto in anticipo il programma dopo circa un’oretta che la pala aveva smesso di girare per impastare ed ho aggiunto a questo primo impasto gli ingredienti del secondo; per primi ho messo i liquidi quindi la saba (altro non è che mosto cotto, che io ho fatto in casa qualche tempo fa centrifugando l’uva dell’orto del babbo e cuocendo il succo ottenuto piano piano, fino a ridurlo di 2/3 ed ottenere così una sorta di marmellata densa e dolcissima, l’originale prevede un pò di riposo prima della cottura ma io ho provato così e la preferisco, viene più dolce), il latte, l’olio, il malto, e poi i secchi quindi il lievito, la farina ed in cima il sale. Ho azionato di nuovo il programma impasto e l’ho lasciato concludere, cioè dopo aver impastato tutto bene ho lasciato lievitare un’ora e mezza. Finita la lievitazione, ho acceso il forno a 50°, diviso l’impasto in due parti uguali e l’ho steso in due teglie da pizza con le mani, fino allo spessore di circa mezzo centimetro; ho spento il forno per evitare che si riscaldasse troppo ed ho quindi cosparso la superficie delle due piade con la frutta secca. Per finire, ho spennellato la superficie delle piade con una miscela di 3 cucchiai di succo di mela concentrato ed uno di acqua e le ho messe a lievitare nel forno che avevo preriscaldato, per circa un’oretta e mezza. Ecco come si presentavano prima di questa ultima lievitazione:
Trascorso il tempo della lievitazione, ho infornato le piade nel forno già caldo a 160° per 20 minuti, una nel ripiano di mezzo e l’altra in alto, cambiandole di posto a 15 minuti di cottura cosicché venissero entrambe dorate uguali. Ecco le mie piade dei morti appena sfornate:
Avendo sfornato le mie piade ieri a mezzogiorno, ho pensato di far assaggiare la prima ai miei come fine pranzo… ed ecco cosa è rimasto:
La soddisfazione più grande me l’ha data il babbo, che puntualmente ogni anno compra questi dolci nei forni e se ne mangia a volontà… mi ha detto “portamela via se no la mangio tutta” 🙂 E mi ha detto che non gli interessa se non ci sono uova nè zucchero, è buonissima e sofficissima ed è ciò che conta! Che soddisfazione! Anche mia mamma al solito ha apprezzato, purtroppo non posso dire lo stesso di mia sorella, che essendo molto (troppo) diffidente della mia cucina non l’ha nemmeno voluta assaggiare… e per l’ennesima volta ci ho litigato, perché secondo lei se non ci sono uova, burro e zucchero allora un dolce non è buono… se la pensa così, peggio per lei! Vorrà dire più piada per me, la mamma e il babbo! Un ultima foto per apprezzare l’interno, soffice come una nuvola:
Il punto:
La Romagna in passato fu terra celtica e anticamente la tradizione voleva che durante il giorno di Ognissanti venisse festeggiato il Capodanno; si credeva addirittura che, in occasione di tale festa, i defunti tornassero sulla Terra. Da ciò l’idea di celebrare i morti con un dolce a loro dedicato, adornato di frutta secca la quale era simbolo di ricchezza e benessere, e veniva consumata solo durante le festività. Questa “piada”, anche se della piada ha ben poco al di là della forma, fa parte della tradizione romagnola da sempre; ogni fornaio produce la sua variante, alcuni la ricoprono di frutta secca, altri ne mettono poca, può essere più o meno alta, ed essere arricchita con uvetta. Si trova da inizio ottobre, fino anche a tutto il mese di novembre, in tutti i forni e le pasticcerie della Romagna.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
stupenda!! Ed è lievitata davvero bene.
Interessante la storia di questa piada… a me ispira tanto la versione con l’uvetta, ma mi sa ke è già dolce così dato ke ci sn le mele… gnam visto ke è avanzata inviami via mail 1 fettina (se si potesse 🙂
Ke maleducata tua sorella: a quanto vedo loro possono permettersi di non mangiare quello ke prepariamo, mentre noi sembra ke rinunciamo a chissà cosa se ci rifiutiamo, beccandoci delle occhiate ke ci mettono a disagio, oppure l’odiosa frase : lo vedo ke lo vorresti, piuttosto di sembrare 1 morta di fame mangia ke ti fa bene”
che goduria! e che bello pensare a dolci così casalinghi e vegan! povera tua sorella, non sa cosa si perde 😉 complimentoni!
Questo dolce è molto bello e sembra sofficissimo *__* Per tua sorella devi avere pazienza, per molti è impossibile pensare la nostra alimentazione senza prodotti animali, è difficile combattere i pregiudizi, anche io fatico tantissimo tutti i giorni con i miei genitori(che a volte pensano che io sia strana)che se non ci sono carne e formaggi…infatti cerco di preparare cibi che a loro piacciono o che magari incuriosiscono 🙂 quindi hai tutta la mia solidarietà 😉
Che meraviglia, bravissima come sempre 🙂 … proverò a farla, spero di trovare qualcosa simile al mosto …
Non ci sono parole per descrivere tanta bontà e bellezza messe insieme..
Voglio una sorella come teeeeeeee !!!
Ma perchè le persone speciali sono spesso circondate da chi non le apprezza come dovrebbe ??? Well i wonder..
Posso essere io tua sorella?Giuro che ti darò soddisfazione ogni giorno, non solo le assaggerò ma le finirò e poi litigheremo perchè non ti avrò lasciato neanche una fetta. Complimenti davvero per questa tua straordinaria creazione.
E’ una vera bellezza questa piada Alling! Sei stata bravissima…è così soffice! Poverina tua sorella, a perdersi tale bontà, ma non ci pensare, prima o poi assaggerà!!! 🙂 🙂
Sofficissime come nuvole!!!
Tutto ciò che esce dalle tue mani è sempre notevole!
Se tua sister non apprezza… ce n’è di più per gli altri! 😉
@Fatina: hai ragione quanto è dura ragionare con certi onnivori…per loro non mangiare derivati animali equivale a non mangiare proprio, le ragioni profonde che ci sono dietro…io non riesco nemmeno ad accennarle, è tempo perso…io però gli dico sempre che ne riparleremo, quando sarò vecchia, sana e snella, e loro saranno vecchi…ma non altrettanto in salute! Allora avrò la mia grande rivincita 🙂
@Mirtilla: grazie, è proprio vero, basta un pochino di impegno ed è possibile rifare in versione vegan, e quindi migliorare sia dal punto di vista etico che nutrizionale, gran parte delle cose che siamo stati abituati a mangiare fin da piccoli 🙂
@Fausta: grazie anche a te…sapere che anche qualcun’altro ha i miei problemi mi fa sentire meno “aliena” 😉
@Emi: grazie troppo gentile 😀 Per il mosto, dalle mie parti si trova anche al supermercato, in caso non lo trovi secondo me si può sostituire benissimo con la stessa quantità di malto…in fondo sono entrambe sostanze fluide e dolci! Se provi fammi sapere, mi fa piacere 🙂
@GaZupp e Romina: grazie care, io vi adotterei subito come sorelle 🙂 Che soddisfazione sarebbe condividere con voi ciò che preparo!
@rossella: spero che abbia ragione tu su mia sorella, anche perché avrebbe molto bisogno di migliorare la sua alimentazione, dato che è abbastanza in sovrappeso…io insisto perché le voglio bene e voglio che stia bene…ma per il momento c’è proprio un muro, non riesco a farle capire dove sta il giusto…ti ringrazio molto per i complimenti 🙂
Grazie anche a te cara Leonora…troppo gentile 🙂
Sai a forza di tentativi ormai ho una certa abilità nel veganizzare le varie ricette, soprattutto i dolci 🙂
… accetti anche fratelli ? : – )
complimenti chef ! : – )
Aliing!!!
Adoro questa piada dei morti!
Parlavo proprio ieri con mia sorella…le dicevo che adoro questo dolce e non l’ho mai fatto…avevo un po’ di dubbisu come farlo e me li hai chiariti. Domani ci provo 😉
La prossima volta falle assaggiare questo pane senza dire che lo hai fatto tu (così penserà alle uova e al burro) e dopo che si sarà leccata i baffi e avrà detto che è buooonissimo le dimostrerai che i dolci vegan sono addirittura meglio! 🙂
Io facevo solo dolci vegan anche quando ero onnivora, perché pensavo che fossero più buoni!
Il tuo pane è molto invitante, complimenti!
Lo so che avevo promesso di pubblicare la ricetta della saba (che qui si chiama sapa), ma… ho perso le foto!! 🙁 Sarei curiosa di sapere come la fai tu (anche se probabilmente è molto simile).
Ancora complimenti per la piada, che ha anche una splendida superficie laccata, spennellare col succo di mela è proprio un’ottima idea!
Brava!
Carissima!!!!!!!!!! Sei da sposare subito!!!!!!!!!!
La tua ricetta e’ super meravigliosa!!!!!!!!Quando dico che sei bravissima!!! e’ vero!!! e lo sei veramente!!! Questa ricetta e’ il top!!! me la segno subito e’ la faro’ di sicuro!!!
Innanzitutto voglio sapere che lievito madre in polvere bio usi,io uso quello di kamut.Poi volevo chiederti se posso sostituire i 100 g di malto di riso + 20 g di saba in sciroppo d’agave, pero’ dato che non lo voglio troppo dolce vorrei metterne 50 ml,devo aggiungere qualcos’altro dato che diminuisco la quantita’? Al posto del succo concentrato di mela posso aggiungere un cucchiaino di sciroppo d’agave per aiutare la lievitazione? Olio di extra vergine d’oliva oppure olio di riso?Forno statico o ventilato? Scusami maestra ma ho bisogno di ripetizioni!!!!! Dimenticavo…ti ho mandato un’email in privato per chiederti dei consigli in cucina, spero che ti sia arrivata.
Sei VERAMENTE brava!!! Mi piacerebbe avere la tua bravura in cucina!!! Spero di imparare molto da te!!! Ormai ti ho scelto come la mia maestra!!!
Un ultima cosa: per quanto tempo accendi il forno a 50° per poi spegnerlo?
Complimenti Aliing, è davvero molto invitante e visto che non è proprio come la vostra classica piada 😉 la taglierei anche a metà e sopra cotanta morbidezza spalmerei un po’ di sapa che si usa anche nelle Marche!!! 🙂
Questa poesia e per te Aliing, ed e’ rivolta a tua sorella e a tutte le persone che non sanno cosa si perdono con la cucina vegan.
“Se vedi tua sorella che guarda male la tua ricetta!
e perche’ e’ sotto l’incantesimo dell’alimentazione scorretta!
Se senti parlar male del tuo modo di cucinare
non sanno cosa si perdono,sia in salute che nel mangiare!
C’e’ ne sarebbero cose da dire…
ma alla fine hanno sempre da ridire!
La loro paura e’… che assaggiare
ammettono lo sbaglio e si devono abbassare!”
Cara sei stata bravissima!!!le tue piade hanno un aspetto davvero invitante!!!anche dalle mie parti ci sono molti dolci durante il periodo dei morti, ma rinuncio a veganizzarli perchè poi andrebbero buttati dato che a casa mia non li guarderebbero neanche!!pensa che non posso più cucinarmi la quinoa perchè mia madre dice che sembrano vermi!!sto proprio per eplodere..!!!!Sono contenta che tuo padre abbia apprezzato e non preoccuparti per tua sorella, anche la mia è molto scettica però mi ha promesso che appena torno da lei a Roma (vive lì) mi porta in un ristorante veg e lei è una onnivora straconvinta!!!!Ancora tanti complimenti per la tua ricetta e grazie per avermi fatto conoscere la sapa..da me si chiama mosto cotto e alla fine, credo sia la stessa cosa!!!ciao e buona giornata!!
Che meraviglia questa piada dei morti!
Siamo conterranee, e anche io da quando sono vegan non la compro più, sono felice che tu abbia postato questa versione, mi sembra squisita!!Un ultima cosa…non arrabbiarti per tua sorella, mettila così, tu le stai indicando il sentiero, tocca solo a lei percorrere la strada!Amare le persone che ci sono vicine vuol dire anche lasciarle libere di accettare o meno il nostro modo di amare!!Parlo per diretta esperienza, ho avuto lo stesso tipo di problemi con mia sorella, risolti da quando ho deciso di non impormi su ciò che sceglie!
Buona vita!!
@Alberto: ma certo, l’arrivo di qualche altro maschietto in famiglia ci vorrebbe, il mio babbo e il mio moroso sono in minoranza 😉
@Federica: nemmeno io l’avevo mai preparata, così ho cercato la ricetta su internet, l’ho modificata in modo che fosse vegan, chiesto qualche consiglio alla mamma…ed ecco il risultato! Se poi provi la mia ricetta fammi sapere 😉
@Marianna: grazie mille…hai ragione sono troppo sincera, devo imparare a dire le bugie, cioè come dici tu che il dolce non l’ho fatto io e forse riesco ad ingannare mia sorella…in fondo è a fin di bene 😉
Io per fare la saba ho centrifugato l’uva ed ho fatto cuocere il succo così ottenuto sul fornello, prima l’ho portato ad ebollizione col coperchio poi l’ho lasciato sobbollire con la fiamma al minimo per quasi un paio d’ore, fino a che il volume si era ridotto di 2/3…poi ho invasato tutto e sterilizzato, come si fa per le marmellate. In realtà credo che il succo vada lasciato fermentare qualche giorno prima di cuocerlo, ma io non avevo tempo…quindi ho fatto così, ho ottenuto una specie di marmellata densa e dolcissima, mi piace molto anche per condire le insalate 🙂
@Mus: cara, sei troppo gentile mi fai quasi arrossire 🙂
Allora, il lievito madre che ho usato era di kamut, è stata la prima volta che l’ho acquistato e devo dire che sono rimasta molto contenta…gli impasti lievitano bene ed anche abbastanza in fretta! Rispetto ai dolcificanti che ho usato io tu puoi sostituirli pure con il succo di agave però ti dico, questo dolce già di suo è poco “dolce”, se comunque nell’impasto vuoi mettere solo 50 g di succo di agave forse avrai bisogno di aggiungere un pochino di latte…ma ciò lo vedrai impastando, perché dipende anche molto dalla farina che si usa…la mia è di tipo 0 ma comunque assorbe abbastanza liquidi, infatti rispetto alla ricetta originale (che prevedeva comune farina di grano) ho dovuto aumentarli un pò…
Riguardo all’olio puoi usare quello che preferisci, io ho usato olio di soya perché avevo paura che l’olio di oliva si sentisse troppo, però nella ricetta tradizionale c’è olio di oliva perché quello i nostri nonni avevano 😉
Per finire, il mio forno è ventilato, e il preriscaldamento a 50° l’ho fatto durare giusto il tempo di stendere le piade con le mani nelle teglie, non ho guardato l’orologio ma saranno stati 5 minuti scarsi…
Alla tua mail risponderò nei prossimi giorni, oggi e domani sono impegnata nel preparare un esame…ti ringrazio molto per la poesia e per avermi scelto come “maestra”, per me è un grandissimo onore 😀 A presto, un abbraccio!
@CucinoInCina: grazie mille anche a te…buona idea quella di spalmare la saba al naturale sulla piada dei morti, ne ho rimasto giusto un vasetto…domani a colazione ci provo subito 😉
@Pamela: non sono una intenditrice a dire la verità, però ho fatto qualche ricerca su internet ed in effetti la saba è proprio il mosto cotto…io l’ho fatta un pò a modo mio, ma comunque è buonissima 🙂
Lo so, la convivenza in famiglia è un pò difficile se gli altri sono tutti onnivori…almeno tua sorella ti sostiene un pò, la mia neanche per sogno 😉
@Emilyveg: prego 🙂 Ti ringrazio per i consigli, in effetti hai ragione, solo che come dicevo a rossella, mia sorella avrebbe bisogno di imparare a mangiare un pò meglio perché é piuttosto in sovrappeso, ed io inizio ad essere un pò preoccupata per la sua salute…ma ogni volta che insisto un pochino discutiamo…lasciarla continuare per la sua strada mi sembra come lasciarla andare verso un destino da malata, e mi dispiacerebbe molto non averci almeno provato a farle cambiare strada…però è durissima 🙁
Grazie tantissimo Aliing!!!
Non ti preoccupare,prima pensa pure al tuo esame.
Ti auguro che tutto vada bene! E grazie ancora per le spiegazioni utilissime!
Comunque avevo in mente di usare la mia amica farina di kamut come sempre.
Questa ricetta me l’ero persa! Complimenti davvero per questo piatto tipico che hai saputo ricreare in maniera vegana! Sei veramente bravissima! 🙂
@Mus: prego, grazie mille per gli auguri, è andato tutto bene 🙂 Ti ho appena risposto alla mail 🙂
@Michy78: grazie mille troppo gentile 🙂
Grazie carissima, ho gia’ letto la tua email!
Caspita!, ma sei bravissima in tutto!!!Mi fa piacere che l’esame ti e’ andato bene! Ma da te me lo sarei aspettato!!!
Complimenti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Prego cara Mus, troppo gentile 😀
Finalmente la sto facendo! Devo attendere 1 ora e mezza di lievitazione per il secondo impasto e poi li preparo per infornarli!
Volevo chiederti che modello e’ la tua macchina del pane, perche’ la mia che e’ la Moulinex home bread baguette, quella con due pale, il modello e’ OW500330, ha un difetto! quando le pale mescolano il composto..il cestello salta e mi tocca fermare la macchina e dover riniziare sempre da capo! Allora stasera mentre le pale giravano e giravano anche le mie…! ho dovuto tenere il cestello fermo con le mie mani per tutto il tempo dell’impasto. Ho chiesto per l’assistenza e mi han detto che devo seguire alla lettera gli impasti delle ricette fornite con il libricino in dotazione e che altri tipi di impasti o ricette, loro non possono far niente. Quindi me la sono tenuta cosi’ come’! Ti chiedo il modello della tua perche’ ho intenzione di prenderne un’altra e volevo un consiglio.
Ritorniamo alla ricetta…..ho aspettato fino ad oggi per fare la piada perche’ ho dovuto prenotare il lievito madre di kamut in polvere e gli e’ arrivato solo oggi! Finalmente!!!! Poi ho comperato la farina di farro bianca, e’ la stessa che hai usato tu, giusto? Ma anche a te l’impasto nella macchina del pane era tipo colloso mentre giravano le pale!
Poi ti faro’ sapere come e’ andata! Speriamo bene!
Adesso si trovano in forno e devo aspettare 1 ora e mezza…..Non vedo l’ora del risultato!
Ma devono stare a luce spenta o accesa in forno?
Non sapendo,ho lasciato la luce spenta.
Comunque,quando il secondo impasto era dentro la macchina del pane per 1 ora e mezza……ti diro’ che ha lievitato benissimo!
Fine secondo capitolo……..poi ti faccio sapere!
Finito appena adesso il tempo di lievitazione! Sono andata a guardare e ……………non ci posso credere!!!!! circa 5 cm di lievitazione!!!! e’ meno male che ho usato due teglie dai bordi alti se no strabordava di fuori e addio piade!!!!!
Adesso ho acceso il forno a 160° su ventilato per 20 minuti (con le teglie gia’ dentro).
Fine terzo capitolo…….poi ti faccio sapere!
Sfornate!!! Sono belle alte!!! Ho tagliato una fetta per vedere l’interno e la mollica e ben asciutta con tantissimi alveoli!!! Sono senza parole! Quando sara fredda sara’ ancora piu’ buona! Quindi aspetto la mattina,(anche se ne ho gia’ assaggiato un pezzo subito), per far la colazione.
A questo punto un Megagrazie te lo meriti tutto carissima Aliing!!! Le tue ricette sono meravigliose!!!
Fine capitolo……e buona colazione!
Grazie per avermi raccontato anche la cronaca della tua “piadificazione” cara Mus, sono molto contenta che ti sia venuta bene! La cosa più bella poi è che questa ricetta l’ho praticamente inventata, veganizzando quella originale, nemmeno io mi aspettavo un risultato così perfetto è invece! Che bella sorpresa sapere che le piade dei morti sono venute bene anche a te! Del resto hai svolto la ricetta a regola d’arte, senza sbagliare un passo 😉
Per quanto riguarda la mia macchina del pane purtroppo su internet non l’ho trovata altrimenti ti mettevo un link, comunque è di una marca poco nota, Tecno home e il modello è th-1068c. L’ho presa in offerta a 29€ in un punto vendita della nota catena di centri commerciali chiamata Iper (mi sa che questa marca di elettrodomestici la vendono solo loro)…è proprio uno di quei casi in cui si può dire poca spesa e tanta resa, io sono proprio contenta funziona benissimo, e pensare che volevo quasi prendere una della kenwood che costava più di cento euro…poi, non sicura di quanto avrei usato realmente la macchina del pane, ho preso questa da poco…e sono soddisfattissima, la uso spessissimo 😉
Quindi magari se c’è un punto vendita Iper dalle tue parti prova a fare un giretto lì, sicuramente la trovi!
Devo ringraziare te per avermi insegnato a fale le tue piade e complimenti perche’ oltre ad inventarla hai azzeccato tutte le quantita’ e hai messo su una bella ricetta!!!!
Volevo chiederti se anche a te l’impasto nella macchina del pane era tipo colloso mentre giravano le pale!E volevo sapere se lasci la luce accesa nel forno mentre e’ in riposo di lievitazione?
Poi, per quanto riguarda il modello della macchina del pane ti ringrazio per il consiglio!!! Se la trovo la prendo!!!
Avrei da chiederti una cosa per finire…..dato che sei BRAVISSIMA a trasformare le ricette con un gran successo,ti vorrei chiedere se prendendo spunto da questa ricetta riuscissi a mettere su la ricetta del panettone che per Natale vorrei fare! Se tu prendendo spunto da questo tipo di ingredienti e procedimento e inserendo uvetta o qualcos’altro…e se tu la pubblicassi per la felicita’ mia e penso di tutti, sarebbe magnifico!!! Ma forse pretendo un po’ troppo dalla mia maestra!
Grazie mille per i complimenti cara Mus 😀
Si anche il mio impasto era un pò molle, ma penso sia normale, un pò come quando si fanno le focacce salate, impasto morbido corrisponde a focaccia morbida 🙂
Io quando lascio lievitare l’impasto il forno lo spengo completamente, luce compresa, e ci lascio riposare l’impasto con lo sportello ben chiuso senza mai aprirlo fino al momento di tirarlo fuori…
Invece, riguardo al panettone…cara Mus mi hai anticipata o forse letta nel pensiero 🙂 Quando con con mia mamma ho assaggiato questa piada la prima volta abbiamo pensato che potrei “studiare” una ricetta simile proprio per il panettone di Natale, perché la consistenza è molto simile…anche l’anno scorso ci ho provato ma non ho pubblicato la ricetta perché mi era venuto molto buono ma già il giorno dopo risultava un pò asciutto…quindi senz’altro proverò ad elaborare una buona ricetta anche per il panettone e, se riuscirà bene, di certo non mancherò di condividerla qui su veganblog 😉
Che bellooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!
Allora aspettero’ la tua ricetta sul panettone che mi faro’ a Natale!
Anche io ho pensato la stessa cosa assaggiando la piada!!!
W Aliing e W la tua cara mamma per l’idea del panettone che presto entrera’ nelle nostre case per i giorni di festa!!!!!
Io amo follemente questa piada e vivendo in romagna la conosco!!! Grazie per aver condiviso questra bella ricetta veg!!! Un baciooo 🙂
OH MIO DIO! E’ stupenda O__O hai fatto la cosa che volevo fare io..veganizzare la ricetta originale! Ora mi tocca provare per forza la tua che a vederla è fantastica e sembra buonissima! Una cosa volevo chiederti… il malto di riso! Io non lo trovo! Con cosa lo potrei sostituire? Zucchero? :\ ho solo questo dubbio… grazie milleeee
@ametista: prego 🙂 sono contenta che ti piaccia, non ha davvero nulla da invidiare al l’originale, anzi…;) un bacione anche a te!
@deborah: con lo zucchero non l’ho mai fatta, ma dovrebbe venire bene comunque. Considera che dolcifica di più del malto, quindi dovrai metterne un po’ meno della quantità di malto…e compensare il fatto che lo zucchero è più asciutto aggiungendo un pochino di latte in più…l’impasto deve venire bello morbido se vuoi un risultato soffice 🙂 se la provi fammi sapere, mi fa molto piacere ^_^
Grazie!! Domani vedo se trovo il malto altrimenti provo con lo zucchero e farò come hai detto tu 😉 Un’ultima cosa scusa che mi sono dimenticata di chiederti prima…per succo di mela concentrato che intendi? Il succo proprio? Perché io in alcuni dolci uso semplicemente una mela cotta schiacciata che gli dà un po’ di sofficezza in più e lega un po’ la pasta..che dici va bene? GRAZIE e scusa le mille domande ma con la mia veganità non ho più potuto gustarmi questa piada che in sto periodo era un must e ora sono troppo entusiasta di provare a farla!!
E’ davvero bella… 😀 !!!
E deve essere proprio squisita 😉 !!!
Questa ricetta é nuova x me… da fare assolutamente 🙂 !
@deborah:Il succo di mela concentrato si trova nei negozi biologici; è uno sciroppo di colore ambrato, lievemente dolce. Puoi sostituirlo con il malto, se lo trovi, oppure in questo caso potresti provare a cuocere delle mele succose e ad usare il sughino che si forma in cottura…le mele cotte poi te le gusti a parte 😀 Spero proprio che con questa ricetta potrai tornare a gustare questo buonissimo dolce, vedrai che non rimpiangerai l’originale 😉
@lali: devi provarla è squisita 😛 si mantiene a lungo ed è perfetta in ogni momento della giornata 🙂
Ho provato oggi…è magnifica! Ho riadattato alcune cosine (tipo lo sciroppo d’agave al posto del malto di riso e la saba, nella stessa quantità) la farina integrale al posto di quella di farro e la mela cotta e schiacciata al posto del succo concentrato di mela nel primo impasto. Ottima…veramente, non so come ringraziarti per lo spunto! Ti adoro! https://fbcdn-sphotos-f-a.akamaihd.net/hphotos-ak-xap1/v/t1.0-9/10731162_10204148268939120_3420716537944352572_n.jpg?oh=adf65fb857b1992469f2fb65df40e08b&oe=54F34D48&__gda__=1424767005_dd232139ff97382bd07ae286d3ff391e ( questo è il link alla foto ma non so se si vedrà, ci provo!! 😛
Ciao, ma per farne una sola posso dimezzare le quantità per ogni procedimento?
@Stefania: Ciao, certo, puoi dimezzare le quantità e seguire la stessa ricetta 😉