Free palestine coffee breakfast


…più terza parte del reportage Israelo-palestinese. In Palestina, che forse tra le mete del mio viaggio ha rappresentato i giorni più belli e goduti, ho comprato un pò di cose, tra le quali il meraviglioso caffè alla libanese tostato e tritato davanti ai miei occhi. E’ un caffè dal chicco nerissimo, tra i più forti e saporiti che abbia mai sentito, aromatizzato con semini di cardamomo. Viene fatto nel pentolino, alla ‘libanese’ appunto, o alla ‘turca’ (c’è chi lo dice così e chi lo dice cosà). Viene bene anche nella moka, ma non riempendo del tutto il filtro perchè è fortissimo davvero (e lo dice una percui il caffè deve essere nero come la morte). Lo si può ‘replicare’ in maniera casereccia semplicemente aggiungendo il cardamomo al caffè normale, nella moka bastano 2-3 semi e il gioco è fatto (anche se nel caso specifico di questo palestinese la qualità del caffè fa davvero la differenza, aromi a parte…). Dopo aver sperimentato la bontà del pan di spagna aromatizzato, per primo quello col Mirto della ricetta precedentemente pubblicata, ho provato a ripetere l’esperimento con un altro tipo di parte liquida…il caffè. A sto giro sotto forma di tortine anzichè di pan di spagna piano, con un pò meno parte liquida altrimenti si rischia che rimanga poco cotto e gommoso dentro. Molto leggero ed energico per un’ottima colazione, con un pizzico di golosità con la macchietta di cioccolato 🙂

Ingredienti per 12 tortine:
100 gr farina 00
100 gr di farina integrale
90 gr di zucchero di canna grezzo
1 bustina lievito per dolci
3/4 bicchiere latte di soia
3/4 bicchiere di caffè al cardamomo zuccherato a piacere
1 cucchiaino di caffè al cardamomo in polvere
40 gr cioccolato fondente

Procedimento:
Mescolate bene tutti gli ingredienti secchi e aggiungere pian piano quelli liquidi per ottenere una crema omogenea e senza grumi. Versate il composto in stampini da muffin oliati riempendo fino a metà, e cuocete a 180 per circa 15 minuti (prova stecchino). Nel frattempo sciogliete il cioccolato a bagno maria aggiungendo un paio di cucchiaini d’acqua per diluire, e aggiungete il cucchiaino di caffè in polvere. Quando le tortine sono pronte, guarnite con un mezzo cucchiaino di cioccolato. Buone, leggere, non troppo dolci e perfette per la colazione!

Il punto:
Visto che si parla di Palestina, continuo ad inondarvi di fotografie del mio viaggio mediorientale. In Palestina sono stata solo nel West Bank tra Ramallah e dintorni, ma basta per respirare un’aria diversa e completamente opposta a quella Israeliana. Sono stata ospitata da dei ragazzi fantastici, studenti, metà palestinesi e metà europei, che hanno reso il mio soggiorno veramente unico e piacevolissimo. Abbiamo avuto l’opportunità di discutere i più svariati argomenti mettendo in gioco le nostre distantissime culture e sono stati tra i giorni di viaggio migliori della mia vita…

…il secondo giorno siamo andati a svagarci a Jifna, un villaggio vicino a Birzeit (quello dove risiedevo), dove siamo arrivati a piedi attraversando le campagne in questa bella giornata…
…siamo andati in una piscina all’aperto e ci sono stati serviti come stuzzichini un sacco di piatti di verdure crude come questo che vedete. Poi mi domandate perchè dico che il medioriente è il paradiso del vegano…
…questa è una serata in casa dei miei ospiti. Qui avevo cucinato pasta alle verdure saltate per tutti (8/9 persone) per sdebitarmi dell’ospitalità… la casa era piena di ospiti e aperta a tutti i viaggiatori, conferendole un’atmosfera piacevolissima. Il ragazzo tedesco in foto, anche lui ospite, era un altro vegano! La cosa divertente è che i ragazzi dicevano che non concepivano la pasta senza niente di ‘umido’… sulle prime volevano metterci il ketchup ma gliel’ho vietato categoricamente… dopodichè hanno tirato fuori una vaschetta di hummus e non sono riuscita a fermarli…! Morale della favola pasta, verdure miste ed hummus… e vi dirò, come piatto italo-palestinese, non era niente male! 😀

…vi mancavano le foto dei mercati, eh? Questa è Ramallah, questa è una bottega che produce lenzuola di pane…
…potevo forse non provarle?

…questa invece è la prima notte a Ramallah ed è bellissimo come a mezzanotte sia ancora possibile trovare negozi aperti e cocomeri freschi da comprare in mezzo alle strade della capitale…
In ogni caso, invito chiunque abbia la possibilità a visitare questo luogo splendido, perchè è ricco di culture e tradizioni interessanti e soprattutto di persone fantastiche. Mi innvervosisce da morire il fatto che quandunque si parli di Palestina non si faccia altro che citare la guerra, la paura, i check point e quant’altro… a parte che, almeno nel west bank, la situazione è tranquilla e l’ombra dell’occupazione, per quanto chiaramente percepibilissima, non rappresenta un limite alla serenità della vita e delle persone e soprattutto alla loro bendisposizione agli stranieri… poi è uno dei paesi arabi più occidentalizzati e dove si possono mettere a confronto le culture senza troppi integralismi di sorta. Questo viaggio mi ha rischiarato moltissimo sulle idee sulla questione Israelo-Palestinese e come mio solito ho evitato di fidarmi di quel che si sente dire in giro ed ho avuto la mia idea nitida solo dopo aver tastato il territorio… da entrambe le parti… la situazione è complessa e ricca di sfumature, e secondo me il danno maggiore è chi continua a volerla trattenere in un regime di terrore anche mediatico per spaventare chi non ha il coraggio di vedere con i propri occhi riempendolo di bugie e luoghi comuni… purtroppo i danni non sono fatti dai popoli ma dai pochi eletti che possono permettersi di manipolare le intere nazioni. La gioventù con cui ho avuto a che fare ha le idee molto diverse dalle persone di altre generazioni, hanno capito come stanno le cose e grazie alla cultura, alla possibilità di comunicare e alla voglia di uscire dal terrore sono liberi, se non nel proprio status sociale almeno nel loro cervello… e quello che mi auguro è che venga presto il momento in cui saranno questi ideali a trionfare, ed a scalzare l’attaccamento bramoso alle poltrone che è ancora in mano a persone che pur di non perdere i propri interessi sacrificano i diritti di non uno ma ben due popoli per poter dire di esserci marciti fino all’ultimo dei loro giorni… vi lascio con questo scatto fatto poco prima di oltrepassare il checkpoint e tornare in Israele per ripartire indietro, con mia sommissima nostalgia
…credo ci sia scritto Ramallah, Palestina o qualcosa del genere…se c’è qualche arabofono a correggermi lo faccia! Mi piace concludere così sperando di portare di questo paese un immagine colorata e piacevole diversa da tutto quello che vi propinano telegiornali e schifezze varie.
Buona notte a tutti!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Confermo, c’è scritto Palestina 🙂
    Complimenti per il post e per tutte le tue ricette!

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  2. Grazie mille per i racconti del tuo interessantissimo viaggio!!
    Sentire la voglia di vivere ed accogliere gli altri delle persone che hai incontrato,nonostante le difficoltà di zone con una situazione così complessa e dolorosa, è davvero meraviglioso!!
    E che golosità questi dolcetti al caffè libanese, chissà che aroma deciso e inconfondibile! 🙂

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  3. Dolcetti fantastici!!!! il reportage unico, grazie per averlo condiviso con noi 🙂

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  4. il reportage è veramente straodinario complimenti per l’esperienza! buoni i dolci di caffè!

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  5. wow nn mi sarei mai aspettata ke in palestina ci fossero tanti ragazzi di nazionalità diverse….. da sogno

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  6. Ho sempre pensato di provare il caffè con il cardamomo,ma non sapevo se doverne mettere un seme nella tazzina o macinarlo con i chicchi…proverò come hai consigliato tu!
    I tuoi reportage sono stati illuminanti e credo che l’ultima foto li riassuma alla perfezione!!!

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  7. Bellissima ricetta.. foto!.. Bellissimo reportage! Bravissima, non avevo dubbi,GnubbY!
    Un abbraccio !

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  8. Cosa darei per assaggiare un lenzuolo di pane 😛
    Cucciola mi dispiace tanto non essere con voi questa sera 🙁 😥 Giuro la prossima volta non mancherò!
    Anche questo dolcetto è molto goloso! Il caffè al cardamomo non lo avevo mai sentito!
    Un bacione

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  9. Ciao Gnubby! bellissimo questo tuo reportage, e i dolcetti devono essere strepitosi! ..riguardo alla scritta dell’ultima foto, credo ci sia scritto “Gazalestina”, cioè Gaza+Palestina.. cercando di traslitterarlo verrebbe tipo Ghazalistin 😉

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  10. Ciao Gnubby… Voglio anch’io il lenzuolo di paneeeeeee ! 🙂

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  11. favoloso…il tuo reportage è davvero bellissimo, anch’io pensavo a Ramallah e alla Palestina come ad un lager senza cibo, abitato da persone arrabbiatissime e pronte a farsi saltare in aria…viaggiare apre davvero mondi nuovi, grazie per averli condivisi con noi 🙂
    buoni i muffins al caffé nero 🙂

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  12. p.s.: stay human 🙂

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  13. Fantastico…reportage fantastico. Gnu, hai cambiato macchinetta fotografica?! 😉

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  14. E un altro grande reportage con un ottimo dolce..bravissima (che carino il lenzuolo di pane :mrgreen: )

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  15. come potevo essermi persa sto popò di roba!?!? Avevo degli amici turchi ed ho bevuto tantissimo caffè al cardamomo in loro compagnia…arhhh che nostalgia…:S mi piace questa versione di pan di spagna aromatico! e che dire del reportage, da far le valigie e partire! =) ma quanto sei stata laggiù? hai visitato tantissimi posti! è stata proprio una vacanza o hai unito l’utile al dilettevole? 🙂

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  16. Grazie di aver dato vita a questi posti con le tue fotografie e le tue parole! Il murales è davvero bello… colori stupendi!
    Avrei davvero voglia di provare in caffè al cardamomo!
    (se ne trova da queste parti?)
    ps… anche per me il caffè deve essere nero morte! 😉

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  17. Tutto strepitoso!!! 😀

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  18. Bellissima ricetta e reportage. Grazie. Sono contenta che stai
    inparando tante cose diverse e belle.

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  19. che belli i tuoi reportage e le tue ricette!

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