Non posso non condividere con voi il nostro pranzo di oggi perchè era veramente particolare e noi stessi siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla sua bontà.
Ingredienti:
spinaci selvatici
aglio
olio di mais
wustel di soia
shuyu
limone
Procedimento:
Sbollentare gli spinaci in abbondante acqua salata.Scolarli e strizzare l’acqua in eccesso.Farli saltare con aglio e olio, aggiungere i wustel di soia a pezzetti ed insaporire con shohu e limone
Il punto:
Come vedete la ricetta è semplicissima, ma quello che è strordinario è che non bisogna andare al supermercato per mangiare bene e sano.Vi faccio vedere gli spinaci che abbiamo trovato in grande quantità in un campo.
Tutti li considerano erbacce ed hanno la caratteristica di avere il centro di colore rosa violaceo e al tocco lasciano una sensazione di farina infatti è chiamato anche Farinaccio ed ha le stesse proprietà degli spinaci cioè sono ricchissimi di ferro,ma hanno un gusto più delicato e sono buonissimi.
Ecco le palline dopo averle cotte che ho messo nel congelatore.
Per completare il pranzo abbiamo cotto anche le coste o gambi della “bardana” che ci avevano detto essere,oltre che commestibili, molto buone e così abbiamo voluto provare anche perchè abbiamo la fortuna di averla quasi in casa.
e queste sono le coste delle foglie che abbiamo lessato.
Io le ho fatte cuocere in acqua 10 minuti perchè pensavo fossero più dure, ma erano troppo cotte per cui penso che bastino 5 minuti. Le ho poi saltate con un pò di burro di soia e vi assicuro che erano deliziose. Un pò come i cardi o gobbi come li chiama qualcuno, ma molto più delicate. Eccole appena pronte un pò stracotte ma buone.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Invitante pranzetto Pina! la bardana poi non l’ho mai assaggiata e dubito di trovarla qui, ma so che oltre ad essere buona ha molte proprietà benefiche e quindi buone scorpacciate! 🙂
wow!! adoro gli spinaci selvatici, una volta all’anno facevo una gita in montagna solo per raccoglierli e congelarli…!! 🙂
la bardana l’ho già vista in giro ma non la sapevo commestibile, grazie! 🙂
uau pure la barbana! quante erbette commestibile che non si conoscono…
Che bello … andar per prati anziché al supermercato !
brava per la ricetta ! ed anche per mostrare, a chi non le conosce, le foto delle piante prima di entrare in cucina ! (grazie)
c’è l’ho nel mio giardino, c’è l’ho tutti e due anche se non in quantità…che faccio cedo alla gola o lascio che si moltiplichino?
Ciao Pina 🙂
ottimo piattino! Ma che bel giardino curtato, che bei vasoni di piante grasse!!! Brava!
ops, giardino curato… 😉
che bello usare le erbe selvatiche in cucina!!ottima ricetta!!
Pina le tue ricette hanno il sapore della campagna e della semplicità! Un abbraccio!!
Sei fortunata, puoi gustare degli ottimi ortaggi a costo zero e sopratutto sani!!!! Ottimo pranzetto 🙂
eccezionale!!! 🙂 viva le erbe selvatiche!!!!
Anche io ce l’ho in giardino! Adesso è piccolina perchè ha subito il taglio dell’erba ma appena si alza la taglio io!(così lascio le radici). Fino a che altezza rimane tenera? Ho piantato la bardana perchè mi piace da matti il fiore ma mi da un po’ fastidio l’effetto peloso…mal che vada ci essico la radice!
Se non sbaglio, dovrei avere anche io una pianta di bardana nelle scale del mio palazzo O__o 😆
Ma quante ne sai????
Per caso hai una parentela con Annalisa (Neofrieda)????
Complimenti per la ricetta Pina 😉
Che bello far la spesa nel prato! 😉 Grazie Pina per i bei suggerimenti che ci dai e grazie soprattutto per aver mostrato le foto di queste buonissime e salutari erbe!!! 😀
Che appetito!!! E ho appena mangiato,cavoli!!
Ciao Pina! Mi piacciono un sacco le tue ricette.. spero di provarle presto di persona!!
Volevo contattarti per email ma purtroppo non riesco a trovare il tuo indirizzo da nessuna parte.. se ti va, commenta una mia ricetta, così mi arriva la tua email!
GRAZIE!
della bardana in giappone si mangiano le radici – faticosa da estrarre ma buonissime – in particolare consiglio il kimpira gobo (gobo= bardana, kimpira=cottura a base di sesamo) a voi trovare la ricetta online
Salve Pina, ma le foto che fai vedere non sono di spinaci selvatici, la prima sono “farinelli” guarda in un libro di erbe, e la seconda foto non so cosa siano.