Evviva!!! Ho felicemente prodotto anche io la pastiera pacifica 🙂 e il risultato è stato sorprendente! Il gusto è quello della pastiera originale, a prova di onnivoro 😉 Che soddisfazione!!!
Ingredienti per la frolla:
500 gr di farina 00
1 bicchiere di olio evo
100 gr di zucchero
un cucchiaino di lievito per dolci
succo di mezzo limone
acqua q.b. per amalgamare il tutto
Ingredienti per il ripieno:
600 gr di grano precotto
600 gr di latte di soya alla vaniglia
la scorza di mezzo limone bio
un panetto di tofu da 250 gr
250 gr di zucchero
1 fialetta di fiori d’arancio
1 cucchiaio di fecola di patate
2 cucchiai di zucchero
250 gr di latte di soya alla vaniglia
la scorza di mezzo limone bio
Procedimento:
Preparare la frolla impastando velocemente tutti gli ingredienti, quindi riporla in frigo coperta da pellicola trasparente.
In una pentola versare il grano, i 600 grammi di latte, io ho preso direttamente quello alla vaniglia, l’alternativa è aggiungere un paio di bustine di vanillina in polvere o la bacca di vaniglia. Aggiungere anche la scorza intera di mezzo limone (da prelevare ad es. con il pelapatate in modo da evitare di prendere anche la parte bianca che è amara) e portare a cottura avendo cura di mescolare di tanto in tanto per amalgamare il tutto ed evitare che il grano si attacchi al fondo della pentola . A cottura ultimata (circa 30 minuti), quando grano e latte saranno amalgamati in modo da formare una crema, togliere la scorza del limone e lasciar raffreddare. Prepariamo intanto un quarto di crema pasticcera mettendo in un pentolino la fecola con i due cucchiai di zucchero e aggiungendo il latte un pò alla volta per sciogliere bene i grumi, aggiungere anche qui la scorza di mezzo limone e portare ad ebollizione fino ad ottenere la crema densa. Togliere la scorza del limone e lasciar raffreddare. Nel frattempo passiamo il panetto di tofu col passaverdure e aggiungiamo i 250 gr di zucchero, mescoliamo con una frusta fino ad amalgamare bene i due ingredienti. Aggiungere a questo punto la fialetta di fiori d’arancio diluita in mezzo bicchiere di acqua e diamo un’ultima mescolata. Le tre creme sono pronte, quando quelle calde sono intiepidite unirle tutte in un’unico contenitore e mescolare ben bene. Tiriamo la frolla abbastanza sottile e foderiamo gli stampi leggermente unti. E’ importante tenere i bordi belli alti, a tutto stampo! Versiamo la crema abbondante fin quasi all’orlo, e ricoprire poi con le strisce di frolla incrociandole.
Infornare e cuocere fino a quando anche la parte superiore abbia assunto un bel colore dorato. Lasciar raffreddare e spolverare, a piacere, con zucchero a velo. Con le quantità indicate mi sono venute queste due pastiere 🙂
W le pastiere cruelty freeeeee!! 😀
Il punto
Ho fatto queste pastiere un pò in anticipo rispetto alla prossima Pasqua, ma dovevo provarle prima, per poi farle e portarle giù dai miei a Napoli dove andrò per il periodo di Pasqua appunto. Nella mia famiglia la cultura vegana non è per niente presente, purtroppo, per cui provvederò da sola a ricreare le tipicità pasquali in versione pacifica 🙂 Vedremo che effetto faranno :-D. Peace&Love a tous!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
stupenda!!! la pastiera è uno dei miei dolci preferiti 😀
Brava Pandina, bravissima!!! Questa pastiera t’è venuta splendidamente!
Potessi ti manderei un bel vassoio di sfogliatelle ricce (http://www.veganblog.it/2011/01/24/sfogliatelle-ricce/) o anche dei babà (http://www.veganblog.it/2010/07/30/baba-finalmente-vegan/) da portare giù ai tuoi per Pasqua!!! Ma potresti fargliele tu! 😉 sicuramente essendo di origini napoletane queste ricette ti verrebbero migliori delle mie (che sono mezza calabrese e mezza siciliana, ma valdostana d’adozione! ;-)).
W la pastiera vegana!!!! 😉
Favolosaaaaaaa! 😀 Che voglia di provarla!
wow :O)
Sai Pandina che non ho mai assaggiato la pastiera napoletana, sono secoli che dico che vorrei provare a farla visto che tutti dicono che è favolosa! Mi segnerò la tua versione per provare a farla, bravissima 😛
Bè devo inchinarmi a cotanta maestria. Ho mangiato questo dolce tantissimi anni fa e tu sei stata davvero mitica.
una bella Pastiera Vegan, qui il grano cotto non manca mai in compenso la pastiera è sempre fatta con la ricotta e le uova, per cui la tua versione la vorrei provare subito 😀
E brava Pandina!!!! Proprio belle queste pastiere ….pensa che ci rimuginavo sopra proprio qualche giorno fa, pensando che dovevo trovare una ricetta vegan per la pastiera, che vorrei preparare quest’anno. grazie…la tua versione sembra proprio ottima…copiata!!!!!
Grande Pandina!! Questa me la salvo e la faccio quanto prima! 😀
Stupendevole e ottima! 🙂
Da buona Napoletana adoro la Pastiera… che non faccio (ne mangio) da tempo in quanto intollerante ai latticini, la pigrizia poi mi faceva desistere dai tentativi … ma tra la tua e quella pubblicata da Nello, penso che per Pasqua non ho scuse, a parte quella di essere al VeganFest 😉
Meraviglia!!!l’adoro…
geniale!
…ehm, Alessandra, ma non credi di essere un tantino in anticipo??? o____o No, scherzi a parte, la pastiera è sempre ben gradita 😛
La mangerei tutto l’anno *__*
Interessante il tuo metodo 😛 Io, la mia prima pastiera vegan, l’ho fatta grazie al procedimento di Elettra, e grazie alla ricetta sulla ricotta di soia della nostra mitica Concita 😛
Complimentissimi per il risultato *__*
Complimenti, che bella e che buona deve essere!
Hmmm….favolose!!!
Mai mangiato una pastiera così, la vorrei tanto provare!!! 😀
Grazie mille come sempre a tutti miei cari veg-chef, le soddisfazioni vanno condivise con chi può apprezzarle! Se dicessi in anticipo, agli onnivori che mi circondano, che ho fatto la pastiera senza prodotti animali sarebbero sicuramente prevenuti, magari neanche me l’assaggiano…bhè, basta dirlo dopo che se la sono sbafata no?? 🙂
Micky: come non amare la pastiera?? E’ un must per i golosi!
Anto: ho visto le tue spettacolari produzioni napoletane 0_0! veramente un lavorone, ma proverò di sicuro il babà,per le sfogliatelle mi manca la macchina per stendere la pasta sottile sottile, solo di matterello credo che nun gliela fò! Ti farò sapere :-)!
Mignao:…e provala no??;-)
Lisi: si, l’ho detto anche io quando l’ho assaggiata…wowwww!!:-)
Chicca: fammi sapere se ti cimenti! 🙂
GaZupp: grazie cara,se l’hai provata tanti anni fa è ora di riprovarla no? 😉
Amexis: dai! se la provi fammi sapere com’è riuscita! 😀
Fedemela& Lo: siii! pastieriamo tuttiii! 😀
Mirko: merçì! 🙂
Nadir: eh no, non hai più scuse! 🙂
VeganCullen: si è un dolce…adorabbbbile!
Cri:in questo blog siamo tutti geni! 😉
Nello: eh si! mi sono anticipata per sperimentarla e portarla ai miei (onnivori) a Pasqua! Dovevo verificare che riuscisse bene…verifica riuscita!!! 😀
Ari: sì sì :-), bella per le pupille e buona per le papille!! 😉
Stellina: provala provala!
Buona giornata a tutti!
Non l’ho mai assaggiata crudele, un po’ perché non mi è capitata e un po’ perché non l’ho cercata per via dei canditi d’arancia… ma qui non li vedo fra gli ingredienti…
e quindi se volessi provare questo dolce per me misterioso sceglierei questa versione!
😉
E’ FANTASTICA, DI QUESTA SE NE PUò SICURAMENTE MANGIARE PIù DI UNA FETTA E NON RISCHIARE CON LA LINEA!!!E POI QUANTI POLLI SALVATI 🙂
Ma sai Mariagrazia che dei canditi me ne sono proprio dimenticata?! sono facoltativi ovviamente, la ricetta originale li prevede ma anche io non ne vado particolarmente matta, al mio lui non piacciono proprio e così li ho del tutto omessi 🙂 Comunque è ottima anche senza! 😀
Debora hai proprio ragione, mentre la facevo mi dicevo thò, la versione light della pastiera! 🙂 che light non lo è proprio nella versione cruenta…tra l’altro notavo che, essendo davvero il sapore uguale a quella “originale”, gli ingredienti mancanti non sono indispensabili proprio per niente, il sapore tipico della pastiera è dato dal grano e dall’aroma di fior d’arancio, tutto il resto fa solo volume! Buona pastiera a tutti! 😀
sai che non ho mai mangiato la pastiera in vita mia?!? Perdono!! 😉 Proverò la tua ricetta pacifica allora prima di Pasqua! 😀
La proverò sicuramente, sono curiosissima!! Anche io ho la mamma napoletana ed è un dolce d’obbligo per Pasqua, voglio sorprenderla!! 😀 Grazie per questa bellissima ricettina!!!
Ah Pandina, quanto mi hai ricordato la bontà della mia http://www.veganblog.it/2009/04/12/la-mia-pastiera-vegana/ !
Prova magari a farne una anche con l’aggiunta delle gocce di cioccolato… 😉
Anch’io non ho mai assaggiato quella tradizionale perchè l’ho sempre ritenuta troppo pesante ma questa deve essere leggera e invitante. 🙂
Sarosky, devi assolutamente rimediare! 😀
Tiziana Veg, sorprenderai sicuramente la tua mamma napoletana 🙂 non vedo l’ora di portarla anche io alla mia!
Titti, questa pastiera è sicuramente più leggera, quasi a prova di dieta ;-)Ah dimenticavo…..bentornataaaa!!!
Buona giornata a tutti!
Sono d’accordo con te, quando facciamo un vegdessert è
tutta un’altra cosa. Più salutari e soprattutto cruelty free.
Adoro la pasttiera, e questa sembra veramente più leggera.
Brava. 😀
Complimenti è bellissima!
Pur essendo napoletana, non amo particolarmente la pastiera (nè tutti gli altri dolci della tradizione napoletana)…
Però devo dire che l’impatto visivo è impressionante! E credo che anche il sapore non sia poi molto diverso, considerando la predominanza di grano e di aroma ai fiori d’arancio…
Complimenti! 😀
PS: perdona la mia curiosità, ma di dove sei di preciso? 🙂
eh eh la pasqua si avvicina e l’occhio cade sulla pastiera ;-). Fra un pò di giorni devo attivarmi per rifarla che la partenza per Napoli con pastiera pacifica al seguito si avvicina! 😀
@ Xuxa: versione light di un dolce iper-super calorico,a prova di prova costume 😉
@Dada: grazie Dada, e oltre agli occhi, se piace questo tipo di dolce, apprezzerà anche la bocca! 🙂
@Ilaria: cara compaesana o quasi – per la precisione io sono di Ercolano ;-)- gusti a parte effettivamente non si sente la mancanza degli ingredienti non vegan, che come dicevo fanno più volume che altro!
p.s. se proprio deciderai anche tu di lasciare napoli, come leggo nel tuo profilo, cerca di restare comunque vicino al mare, la sua mancanza si sente taaaaantooo!! 🙁
Buona giornata a tutti! 🙂
Sì in effetti la cucina tradizionale napoletana non si limita all’indispensabile (cosa che forse personalmente gradirei di più), ma all’esagerazione! Forse è per questo che non sono mai andata matta per i piatti tipici della mia zona natia: troppi ingredienti “accozzati” insieme, mentre a me piacciono piatti con pochi ingredienti, ma che si sentano tutti! 😉
A parte questo, io purtroppo non sono di Napoli centro, ma di Casoria… quindi comunque non sono proprio vicina al mare! Il mio sogno è l’Emilia Romagna, ma purtroppo per quello che studio io non ci sono Università in zone marittime (cosa che mi sarebbe tanto piaciuto: ci lascio sempre un pezzetto di cuore, lì!), ma dovrò accontentarmi di zone più interne!
Che bella la tua pastiera, Pandina!! Proverò a proporla alla mia famiglia quest’anno..spero tanto che la (o meglio ci) accettino volentieri!
Ciao, ho provato a seguire la ricetta, ma il ripieno non si è addensato, anche se il gusto è buono. tu hai usato il grano che si compra nei barattoli già cotto o lo hai cotto tu? mi chiedo se il motivo per cui non mi si è addensata è perché ho usato il grano cotto da me.
Io l’ho provata ed e’ venuta benissimo …. Il mio grano era precotto.. Ne ho provata anche un’altra versione ma questa mi e’ piaciuta di più ….
E’ tempo di pastiera! 😉 Anche io questa settimana la devo preparare per portarla in viaggio verso Napoli (! una pastiera che da torino va a napoli non si è mai vista :-)! )
Shoga vedrai che verrà accettata la pastiera, e anche tu ovviamente! 😀
Maria, anche io come Fedemela, ho usato il grano precotto, credo che rispetto al grano “fresco”, che non ho mai usato, quello precotto sia già più denso di suo, potrebbe essere anche solo una questione di cottura, so che il grano da cuocere ha bisogno di cotture mooolto lunghe. In ogni caso, cotto nel latte, deve arrivare ad avere una consistenza molto densa, e anche la crema pasticcera deve essere ben ferma…riprova, sarai più fortunata e fammi sapere! 🙂
Buona giornata a tutti!
Ciao, dopo una notte in frigo, il ripieno si è addensato. Molto buona.
Del grano in scatola non mi fido: ha una consistenza così diversa da quello cotto a casa che mi fa dubitare del suo contenuto. Comunque, il procedimento per cuocerlo a casa non è difficile: lo si lascia in ammollo per qualche giorno cambiando l’acqua ogni giorno (io l’ho tenuto 2 giorni, ma ho letto di qualcuno che lo ammolla anche per una settimana). Poi lo si fa bollire per un paio di ore.
Grazie per ricetta!
Ieri l’ho fatta seguendo la tua ricetta.. è venuta benissimo! grazie!
Ho preparato questa pastiera per Pasqua. é fantastica, a prova di onnivori convinti!
Ciao Pandina, ho preparato la pastiera veg prendendo spunto dalla tua ricetta. Grazie! 🙂
ciao Pandina…quest’anno la provo….e ti faccio sapere anche io 😉
PROVATA…SQUISIITA!!!GRAZIE 🙂
Il tofu qui sostituisce la ricotta, suppongo, giusto?
Questa ricetta è sensazionale!
oggi ho cotto il grano …nei prossimi giorni farò la pastiera….Vi farò sapere comè venuta. saluti Jack 🙂
oggi 13 dic mia moglie e io stiamo ai fornelli per mettere in pratica la tua favolosa pastiera .Con l’animo contento sapendo che nessun nostro fratello a piu’mani e’ stato sfruttato. aldo e ro’ vegan forever
Ma temperatura e tempo?? Non li trovo!! 😯
Anch’io vorrei sapere la temperatura e il tempo. Mille grazie e Buona Pasqua!