Ok, per questo dolce ho lavorato davvero tantissimo, però la soddisfazione di aver veganizzato la sfogliatella riccia napoletana non ha eguali… 😉 Ho vuluto provarla sia dolce che salata, in entrambi i casi si è rivelata una vera bontà!!!! 🙂 Pubblicherò la ricetta salata in un altro post!
Ingredienti per l’impasto:
500 g farina di manitoba
200 g di acqua tiepida (pesata sulla bilancia)
5 g sale fino
1 cucchiaio di malto di riso (nel mio caso circa 19 g)
margarina per ungere durante le varie fasi
Ingredienti per la crema pasticcera al caffè:
225 ml latte di soia + 25 ml caffé (1 tazzina)
1 pizzico di aroma vaniglia bourbon
37 g di farina 00
13 g amido di mais
87 g di zucchero di canna
37 g di margarina vegetale
Procedimento:
Per prima cosa si prepara l’impasto, mescolando sulla spianatoia la farina con il sale, il malto e l’acqua, fino ad ottenere questa consistenza:
Si tratta di un impasto per nulla umido, perciò può risultare difficile dapprima impastare, però è così che dev’essere, infatti non bisogna assolutamente mai aggiungere né acqua né farina durante tutta la lavorazione!!! Dunque si comincia ad impastare con molta energia, affinché l’impasto si compatti…
bisogna impastare e tirare bene con le mani, usando tutta la forza che si possiede! 😉
dopo mezz’ora si ottiene una palla di questa consistenza:
io l’ho appiattita un pò col mattarello, l’ho unta con margarina fusa e poi l’ho avvolta in un sacchetto adatto a contatto diretto con cibo “grasso” (mi raccomando, fate attenzione a questi particolari!! Leggete sempre le etichette! Non tutte le pellicole trasparenti infatti sono adatte al contatto diretto con cibi conditi, unti, grassi, caldi, ecc. Attenzione alle tossine che possono essere rilasciate!):
Fatto ciò, si lascia riposare l’impasto in frigorifero per almeno un’ora.
Nel frattempo prepariamo il ripieno… (ho voluto preparare una semplice crema pasticciera al caffè perché un ripieno di ricotta l’ho utilizzato per la versione salata… non mi andava di usare lo stesso ingrediente – la ricotta appunto – per entrambe le versioni! Inoltre sia io che Luca non amiamo i canditi, perciò non valeva la pena di veganizzare in questa occasione il ripieno tipico napoletano che prevede appunto canditi, ricotta, semolino ed altri ingredienti assolutamente non vegan!!! Magari un’altra volta! 😉 )
Lasciar ammorbidire la margarina a temperatura ambiente per mezz’ora, intanto mescolare in un pentolino farina, amido, aroma di vaniglia e zucchero di canna poi unire il caffè ed il latte di soia poco per volta, sempre mescolando con una frusta, affinché tutti gli ingredienti siano ben amalgamati. A questo punto porre sul fuoco a fiamma bassa e mescolare continuamente. Quando la crema sarà diventata molto densa spegnere il fuoco e lasciarla raffreddare. In una ciotola lavorare la margarina con una forchetta finché diventa cremosa ed incorporarla alla crema di caffè ormai fredda, amalgamando bene il tutto. Porre in frigo fino al momento di utilizzarla.
Ecco la crema al caffé prima della cottura:
e questo è il risultato dopo la cottura e dopo aver aggiunto la margarina:
Trascorsa l’ora di riposo in frigorifero, riprendere l’impasto ed appiattirlo con le mani o con il mattarello finché raggiunge uno spessore adatto per essere inserito tra i rulli della sfogliatrice, dopodiché cominciare a sfogliare l’impasto, che dovrà rimanere sempre intero, mi raccomando! Cominciare dalla tacca più larga alla misura più sottile, senza saltare alcun passaggio. Ci vuole pratica, ma sicuramente chi fa la pasta in casa avvalendosi della sfogliatrice non avrà alcun problema! 😉
Ottenuta una sfoglia lunghissima bisogna ungerla con margarina fusa ed arrotolarla su di un mattarello, io per comodità l’ho fatto durante l’ultima sfogliatura, man mano che ottenevo la sfoglia, per facilitare poi in seguito le operazioni successive (esempio, srotolarla senza che si attacchi!!!)…
Ottenuta questa sfoglia molto lunga, si deve cominciare a srotolarla pian piano, ungendo prima il piano da lavoro in modo che aderisca bene ad esso senza però attaccarsi e quindi rompersi! E poi bisogna tirarla con le dita poste al di sotto per allargarla bene, così:
Visto com’è elastico questo impasto? Stupendo! Facendo sempre mooolta attenzione a non rompere la sfoglia ormai sottilissima e trasparente, bisogna ungere con la solita margarina fusa (non spaventatevi, ce ne vuole molto meno di quanto pensiate! Una minima parte rispetto a quella utilizzata per fare i Croissants!!! Decisamente molto molto meno!) tutta la sua superficie e, molto delicatamente, arrotolarlo (ma non schiacciarlo!) ben stretto su se stesso, così:
andando avanti finché non si è arrotolata tutta la parte allargata ed unta. Continuare ad allargare la sfoglia rimanente, sempre delicatamente e sempre ricordandosi di ungere la parte da arrotolare. Bisogna continuare così fino alla fine, allargare, ungere, arrotolare stretto… sarà un lavoro lungo e meticoloso, ma il risultato ripaga eccome! 😉
Si otterrà un rotolo che dovrà essere unto ulteriormente su tutta quanta la sua superficie. Io, per comodità di “stoccaggio” in frigo, l’ho tagliato in due parti in modo da poterlo riporre nuovamente dentro il sacchetto utilizzato precedentemente. Dovrà riposare in frigorifero per 24 ore.
Il giorno dopo ecco come si presentano i rotoli:
A questo punto bisogna tagliare delle fette di circa 1 cm di spessore e cominciare a lavorare ogni fetta, manipolandola con le dita, per creare una sorta di conchiglia. Attenzione, dopo aver lavorato un po’ il bordo bisogna rigirare la sfogliatella per poterla rifinire (insomma, rivoltatela come un calzino! 😉 ) ed in modo che linee create dalla sfoglia sovrapposta restino sulla parte esterna.
Lavorare il bordo:
rivoltare la sfogliatella:
continuare a lavorarla finché assume la forma di un cono, cercando di assottigliare le pareti, ma sempre facendo attenzione a non romperla. Se succede va risistemata sempre modellandola tra le dita:
Fatto ciò, riempirla con il ripieno, è sufficiente un cucchiaino colmo. Poi richiuderla facendo aderire i bordi:
Andate avanti così fino ad esaurimento delle sfogliatelle. Il ripieno che avanzerà potrà essere gustato come dessert al cucchiaio, davvero delizioso!
Adagiare su delle teglie foderate di carta forno o di fogli d’alluminio immargarinati oppure direttamente sulla leccarda del forno, precedentemente unta. Far cuocere dapprima per 5 minuti in forno non ventilato già caldo a 220° C, poi tirare fuori dal forno e lasciare riposare per circa 3 o 4 minuti, poi rimettere in forno e lasciare cuocere fino a completa doratura (ci vorranno circa 20 / 25 minuti, dipende dal tipo di forno).
Io ho riempito 4 teglie di cui 2 di sfogliatelle dolci e 2 di salate. In questa foto una era già in forno:
E questo è il risultato:
Sì, lo so, la sagoma della forchetta (o anche del cucchiaino) è ormai inflazionata qui su Veganblog, ma mi piaceva molto e poi, se la usa il figlio della Bouchet allora posso usarla pure io, no? 😉
Buona sfogliatella riccia a tutti!!!! 🙂
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Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Non ho parole, sei una maga nel lavorare le farine fai dei capolavori! Son sincera sarà che non è un momento molto tranquillo quello che stò vivendo ma credo che non avrò mai la pazienza di fare queste meraviglie! Però potresti spedirmene qualcuno tu 😛
Ps: come stà la tua mammetta? E’ tanto che non le mando un bacio 🙂
Un abbraccio anche a te!
Ti ho mai detto che sei un genio? Mi sembra di si…MA TE LO RIPETOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Mamma mia cosa hai fattooooo!!! :O
Sono stupende!!!!!! Complimenti!!!!!
Volevo aggiungere che quella specie di zucchero a velo altro non è che zucchero di canna frullato con un frullatore ad immersione! Ecco perché è bello grezzo! Non possiedo un macinacaffè perciò mi arrangio come posso… 🙂
@ Chicca, immagino la tua situazione, dai speriamo che passi prestissimo! Mamma ha non pochi problemi di pressione alta 🙁 è dovuta tornare giù a casa perché su a Nord fa troppo freddo per lei ed inoltre l’altitudine non le ha fatto bene 🙁 nelle sue condizioni non deve rischiare… Grazie per avermelo chiesto, glielo dirò e le manderò il tuo bacio! 🙂
@ Paola e Francy 83, siete troppo gentili, NON ABITUATEMI!!!!! 😉
Certo che me la devi salutare! 😉
no no Anto, te lo meriti!!!! Guarda che capolavori!!!!! 😀
Grazie belle! 🙂
Ps: il piano che hai sul tavolo è in acciao? Dove lo hai trovato?
WOW!Tanto di cappello! ma come ha fatto a sapere alla perfezione tutto il procedimento? meravigliose…
Ah, Chicca, sapevo che te ne saresti accorta! Sì, è in acciaio, l’ha fatto il mio “sous-chef” Luca! In realtà è una sorta di copertura della spianatoia, ha preso le misure ed ha creato appunto una copertura piegando una lamiera d’acciaio. Luca di lavoro fa il saldatore e lavora ferro, acciaio, alluminio… me l’ha regalata per Natale, un po’ in anticipo per mia fortuna! Se avessi dovuto comprare una cosa simile non so quanto mi sarebbe costata! Ancora non avevo pubblicato foto dove si vedesse.
@ Silvia P: io sono solita “studiare” i video di chef e di pasticceri su You Tube, perciò carpisco i loro segreti e li uso a mio vantaggio! Ovviamente veganizzo senza problemi! 😉
Direi che ti ha fatto davvero un bel regalo! L’ho fatto vedere al papi e gli romperò le scatole fino a quando non me lo farà 🙂
mamma mia santissima Anto, in una solo parola: Meravigliosa!! lo sei tu, la tua ricetta, la tua pazienza e la tua forza!! tantissimi complimenti di cuore!!
Io mi inchino… 🙂 Sei irragiungibile ed insuperabile, sarà contento Nello anche se non credo avrà la pazienza di farle 🙂
Sei eccezionale.. Senza parole davvero!!
Sono rimasta senza parole!!!!
complimenti il lavoro che hai fatto è notevole, ti sei impegnata, hai lavorato con energia ma il risultato si è visto!!! e che risultato. Sono ottime, bellissime, stupende, manca solo l’assaggio!!!! Bravissima 🙂
da come me l’avevi spiegata… mi immaginavo lo sbatti ma non così tanto…! deh, non mi resta che assaggiare.
ohoh sta meraviglia mi ispira… c’ho un sacco di idee, jle mi contagia!!
Le sfogliatelle vegan, un sogno!
Devo assolutamente provarle.
Bravissima, sono senza parole.
😯 Anch’io sono rimasta ammutolita davanti a cotanta maestria! Sicuramente il lavoro sarà stato tanto ma la soddisfazione sarà stata anche di più! 😀 Bravissima!!! E grazie per tutte le foto dei passaggi, sono sempre molto utili!
Accipicchia, veramente tanti complimenti, sei veramente grande, brava, brava e ancora brava
Ma quanto sei brava, anzi bravissima
Wow ! Son senza parole… Non riesco a dire altro che: “Bravissima !!!”.
Mia mamma adora le sfogliatelle, ma io non penso che riuscirei mai a fargliele, ma quanta pazienza hai…
Ma hai mai pensato di aprire una pasticceria?? Complimenti davvero! sono senza parole per la tua bravura e pazienza..
(p.s. ricordo che da piccola quando mangiavo queste sfogliatelle mi chiedevo come diavolo facessero a farle!)
Complimenti Anto…che lavorata hai fatto!!! ma che soddisfazione un risultato cosi…bravissima,devono essere superbuone!!!
Grazie a tutte!!! Mi fate stare sempre tanto bene!!! 🙂
Chicca, dai, metticela tutta a farti fare dal papi il “copri spianatoia” come lo chiamo io! Lavorare direttamente sull’acciaio è tutta un’altra cosa quando si tratta di questo tipo di impasti, inoltre come appoggio sfrutto la solidità del legno della spianatoia su cui la lamiera d’acciaio calza a pennello essendo fatta su misura, visto che tra l’altro ho il tavolo col piano in vetro! Avevo già trovato vantaggioso usare maggiormente il mattarello d’acciaio al posto di quello in legno.
Oriental Angel, sei troppo buona!! Più delle sfogliatelle!! 😉
Mimi, carissima, che bello risentirti! Spero tu stia bene! Grazie per le belle parole, ma guarda che io non ho mica inventato nulla! Ho solo veganizzato una ricetta tradizionale che mi frullava per la testa da un bel po’ di tempo (e ce ne sono mille altre!!! 😉 ). I pasticcieri dicono che non è possibile fare le sfogliatelle a casa perché ci vuole un’attrezzatura adeguata e troppa pazienza, con risultati quasi mai soddisfacenti. Tutti consigliano di fare solo il ripieno e di comprare i così detti “tappi” già pronti… Peccato però che hanno torto! 😉 e poi i “tappi” (cioè le sfoglie vuote pronte da riempire e cuocere) vegan non si trovano di certo in commercio!
Felicia, grazie mille! Per l’assaggio, quando capiti ad Aosta fammelo sapere con un paio di giorni d’anticipo, così che io possa prepararle! 😉 Lo farei davvero volentieri.
Stefaniacss, provale, te ne innamorerai!!! E che soddisfazione vedere le sfoglie mentre sfogliano!!! 😉
Mignao, anche tu, sempre troppo buona nel commentare le mie ricette! Come stanno i tuoi gatti?? Un bacione alla madre e tante coccole ai cuccioli!
Manuela, Andrada, Elettra, quanto entusiasmo! Mi sento appagata dai vostri complimenti, GRAZIE!!!
Lo, sì, ci ho pensato moltissimo, specialmente negli ultimi tempi. Più ci penso e più ci rinuncio… qui in Valle d’Aosta patirei la fame, chiuderei il giorno successivo all’apertura… 🙁 mi piacerebbe molto farlo altrove, questo sì.
Ziagreys, grazie anche a te!!! Sì, una bella soddisfazione! 😉
Posso non Commentarle ????
Ah,ah,ah! Flavia, certo che puoi!!! 😉
mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm….nn so se avrò mai la pazienza per fare un lavoro simile ma forse arriverà il giorno in cui vorrò cimentarmi in una preparazione così impegnativa e, credo anche, molto soddisfacente; quindi meglio tenerle ben presenti. le tue sfogliatelle sono la fine del mondo…complimenti, sei eccezzionale!
Senti Anto, comincio con l’alzarmi in piedi! Standing ovation!!! Ma che meraviglia di risultato e che lavoro pazzesco!!!!! Non aggiungo altro! 😉 😉 😉
OOOOHHHHHHH!!!! Sono senza parole!!! Grande Anto!! Una vera lezione di alta pasticceria!! Complimenti per questo lavoro da certosina!! Bravissima!!! 😀
Anto..mi vuoi sposare?? 😆 eh eh eh … come sai lavorare tu le farine nessun altro lo sà fare!! 😀 complimentoni!!! complimenti anche al tuo aiuto chef 😉
Anto 😯 😯 !!!!!!!!!!!!!!!! sto letteralmente sbavvvvvvv COMPLIMENTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Me ne mandi mille pleaseeeeee 😉
@ Safira: mai dire mai, infatti! 😉
@ Titti: senti da che pulpito!!! 🙂
@ Epistrophy: hai ragione a dire che è un lavoro da certosina! 😉 però ne vale taaaanto la pena! 🙂
@ Monica: ha,ha,ha! Mi fai sorridere, sei troppo simpatica! 🙂
@ Gemma86: grazie, fino a mille ce la posso fare… (figurati!!!!!!! 😉 )
Mi dispiace così tanto non avervi tutti qui!!!! 🙁 mi fate stare veramente bene! GRAZIE!
Mamma mia! Dovrei rinascere per riuscire a fare una cosa simile! 🙂 Bravissima!
non so se mi cimenterò mai con una cosa così…è davvero un capolavoro, bravissima!!! 🙂
sono davvero fantasmagoriche anto! è bello vedere con quanta passione ti cimenti in preparazioni così complesse…. il tuo entusiasmo è contagioso!!! complimenti! ^__^
non ci credo! Che delizia! Che maestria, che goduria! Bravissima Anto!
E’ un lavoro pazzesco 😀 complimenti… non so trovare le parole per esprimere la mia ammirazione…
Ahahhahaha… che Rebamba…ehhehe… avevo Guardato le Sfogliatelle Salate…ehheheh…..!!!!!!!!!!!! Bacio… Genialiiiiiiii anche sul Salato !!!!!!!!!!!
sono un’opera d’arte e che lavoro c’è dietro, però sono davvero bellissime e sicuramente buonissime. Complimenti!!
Ancora grazie a tutti voi per l’entusiasmo! Mi spingete a dare sempre di più!! 😉
La sfogliatella è il dolce del sud che più vado pazza fin
da quando abitavo a San Paolo (Brasile). E vedere che hai
veganizzato mi fa molto piacere. Però anche se ho letto tutta
la tua ricetta non ho capito come se fa per avere quella
spezie di tagli che ha la pasta e che se vede soltanto quando
è cotta. Come se avesse diversi strati. Bravissima. Baci. 😀
Kli: quando vuoi, vieni!!!! Se vuoi le sfogliatelle però me lo devi far sapere un po’ in anticipo, ok? 😉
@ Xuxa: semplicissimo, quelle righe di cui parli si formano da sé nel momento in cui la sfoglia viene arrotolata, proprio perché ogni giro di sfoglia è sovrapposto, e quando si taglia il rotolo in tante fette allora vedi le righe che, anche se appiattite durante la lavorazione della sfogliatella, in realtà durante la cottura si alzano, creando appunto l’effetto “sfoglia”. Sembra una magia… 🙂
Grazie cara, adesso ho capito tutto.
non ci sono parole sei proprio brava…
@ Xuxa. grazie a te cara! Rispondo volentieri alle domande 🙂
@ Rosa87: sei gentilissima, grazie di cuore, mi lusinghi tanto tanto! 😉
Mi devo comprare assolutamente quel coso che stira la sfoglia 😛 ….devo fare assolutamente queste sfogliatelle!!!! 😛
Chissà che goduria la crema pasticcera al caffè *__*
…Anto me li fai dietro le quinte del Veganfest???? dai ti pregoooooo!!!!! 😆
Complimenti 😉
…vabbè ma allora dillo che sei un geniaccio!!!!!
Ti abbraccio forte :-*
ah ecco 😯
cioè
miiiiiiiiiiiiiiiii 😛
WOW!!
Anto sei una maga ai fornelli!adoro tutte le tue preparazioni!questa non è davvero alla mia portata, ma è bello sapere di avere la ricetta…non si sa mai nella vita! 😉 un abbraccio
@ Nello: comprala la sfogliatrice, è fantastica! Te le farei volentieri ma temo sia impossibile farle al Veganfest, ci vogliono due giorni per la preparazione… 🙁
@ EleonoraNW3: prossimamente anche in English!!! 😉
@ Pippi: sei troppo simpatica!
@ Tati: 😉
@ Katy: mai dire mai, infatti!!! 😉 magari un giorno ti viene lo sghiribizzo di farle e… voilà!
Anto , scusa, avevo visto questa tua ricetta qualche giorno fa , ma volevo avere il tempo per commentarla in maniera adeguata e cercando le parole giuste per esprimerti tutta la mia ammirazione:AMMAZZAAAAA!!!!Ma chi sei?Come fai???Quando le pensi queste meraviglie???Sono estasiata,sei davvero incredibile!!!Complimenti, chissà che delizia…….!!!Baciiiiii
Anto sei il mio mito.
Se fossi un uomo mi sarei già innamorata di te.
La ricetta ? Sono svenuta a metà.
Quando è troppo è troppo.
@ Alessandra: mannaggia che tipa che sei! Mi fai scompisciare dal ridere!!!! 🙂
@ GaZupp: anche tu, poi, che esagerataaaa! 😉 Comunque sono lusingata!!!! Grazie delle belle parole! 🙂
Le ho provate! Però ho fatto due errori: non ho unto la sfoglia e non ho rovesciato il cono, quindi non si è sfogliata bene, però quanto sono buone!
Le rifarò
Vedo solo ora queste sfogliatelle e … svengo di ammirazione!!
Complimentissimi, non posso dire altro
@ Stefaniacss: sono buonissime, ma se sfogliano sono ancora più buone!!! Rifalle quando hai tempo, vedrai che se ungi la sfoglia e rovesci il cono non crederai ai tuoi occhi una volta messe in forno!!! Sfogliano già durante i primi minuti di cottura! 😉
@ Isabella: grazieeeee!!! 😉
In teoria accarezzo da tanto l’idea di cimentarmi in questo lavoro certosino, dato che la sfogliatella era il mio dolce crudele preferito, ma vedendo tutto il procedimento un po’ mi scoraggio… però sono felice di avere questo solido punto di riferimento dovessi trovare il tempo e la voglia!
Ti faccio qui un megacomplimento cumulativo per tutte le altre delizie che hai sfornato ultimamente, mi auguro che tu riesca a trovare un lavoro collegato alla tua maestria!
😉
@ Mariagrazia: no, dai! Su che non è così difficile!!! basta avere tempo (due giorni) ed è fatta!!! Anch’io pensavo fosse impossibile, scoraggiata dal coro di tanti pasticcieri napoletani che suggeriscono alle massaie di lasciar perdere l’impresa!!!! Ma poi mi sono intestardita ed ho deciso di provare comunque… ed ho fatto bene! 😉
Un bacio!
Hai fatto bene… magari una mattina mi sveglio anch’io con la stessa determinazione, però in un periodo più tranquillo di quello che sto vivendo al momento!
Nel frattempo so che la sfogliatella vegan esiste, e questo mi fa un enorme piacere!
un abbraccio ovale
Mariagrazia
@ Mariagrazia: bacio! 😉
bacio anche a te! scappo, mi tocca ad andare a preparare la cena!!!
😉
ehm, mi tocca andare…
😉
uauuuu che capolavoroooo!!!
Rifatte! E sono venute benissimo!
Le ho riempite con la veghella e sono state divorate.
Complimenti e grazie
Ho fatto anche le foto, ma non sò come postarle nei commenti.
queste non so come mi erano sfuggite, sono basita! Bravissima
Anto, che lezione mi stai dando con questa tua ricetta…
uno pensa di essere uno chef, e poi scopre un post dell’Anto che lo fa sentire un ragazzino al primo anno dell’alberghiera…
grande, grandissima.. grazie… questa la metto in menu’, se riesco a farla.
Wow, che lavoro! Che brava!
Grazie di cuore a tutti!!! Le sfogliatelle sono davvero goduriose! 😉
Forse un po’ in ritardo,ma volevo dirti che adooooro questi dolci e che ho sbirciato al sito della tua band!!!Mi piace moltissimo la vostra musica ed ho visto che venite anche qui’ a Londra!Quando t ricapita,se ti ricordi fammelo sapere,mi piacerebbe tantissimo venire a vederti e magari ci si mangia anche qualcosa insieme! 😉
Bacioni!
tu sei veramente un geniooo..sei bravissimaa!! vieni in liguria ad aprire una pasticceria:-D..tanto lavoro come educatrice qua non si trova..sono anch’io del mestiere ma ora sono in cerca!!
cmq volevo farti un paio di domande: al posto del malto posso usare qualcos’altro? una cosa non ho capito..ma arrotoli solo la parte allargata e poi la tagli e prosegui con gli altri pezzi??perchè vedo ke la sfoglia è lunghissima..scusa l’ignoranza!!
Mitica!! Troppo difficile x me ma ti faccio i miei complimenti! Un abbraccio rock’n’roll vegan 🙂
Ciao! Grazie per questa ricetta!! Un amico inglese voleva provare a fare queste sfogliatelle quindi glielo tradotta tutta in inglese. Ti interesserebbe averla? 🙂
Favolosa! Le ho fatte questo weekend e sono venute, non ci avrei mai creduto! Croccanti al punto giusto.. Io ho fatto un ripieno con tofu e canditi, molto dolce perché la soglia non lo è. Tanto lavoro ma di grande soddisfazione. Grazie!!!