Gulyas ungherese

Chiariamo subito una cosa. Il gulyas originale non è uno spezzatino.

E’ una zuppa, e deve avere un bel po’ di brodo. Il liquido caldo serve per scaldare i mandriani d’inverno.
Si può improvvisare il gulyas con lo spezzatino che è rimasto in frigo, semlicemente allungandolo con tanta acqua e cuocendo dentro le patate, ma non è la stessa cosa.
Lo spezzatino (quello che voi chiamate gulyas) in Ungheria si prepara con pomodoro (poco) e peperoni (poco), mentre il gulyas con carote e una verdura che in Italia non si trova, ma possiamo tranquillamente sostituirlo con il sedano. Meglio se rapa, ma io ora non ne ho in casa.  Poi ovviamente la ricetta può avere delle variazioni, ma la differenza sostanziale è questa.
Ora vi faccio vedere come si prepara in Ungheria.  Un’ ultima cosa. Il gulyas non verrà mai veramente buono in casa, perché essendo la zuppa del mandriano, veniva preparato fuori casa, nel pentolone e dovrebbe avere il profumo della legna.

Ingredienti:
olio di semi
2 cipolle
paprika dolce
3-400 g di seitan
7-800 g di patate
1 foglia di alloro
1 cucchiaino di cumino
2 carote
1 bel gambo di sedano
sale
peperoncino (se piace)

Procedimento:
Metto su la cipolla tagliata a cubetti e la faccio rosolare fino a che il colore non diventi dorato. (Questa è la differenza più importante tra i piatti italiani e quelli ungheresi per quanto riguarda la cipolla. Mai colore trasparente, sempre dorato-rosa!) Tolgo la pentola dal fuoco, metto un bel cucchiao abbondante di paprika e l’allungo con dell’acqua. Subito con poca, faccio insaporire il seitan con il sale e la paprika.
Poi metto il resto dell’acqua, 3-4 litri, il cumino, 1 alloro, le verdure e il peperoncino. (Se ti piace molto l’aglio e il pepe appena macinato, come per esempio a me, puoi aggiungere un po’, tranquillamente.)
Lo fai cuocere per un’oretta o due, aggiungi le patate crude tagliate a cubetti alla fine. Si possono aggiungere anche dei gnocchetti piccolini (acqua e farina, l’impasto deve essere come quello della pasta. Cottura 2 minuti).

Tutto qui.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Brava!:-) Bella descrizione storica pure!:-) Ma sei ungherese anche tu?:-)

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  2. Si, sono ungherese, e non potevo più vedere il gulyas spacciato per lo spezzatino. Tra poco arriva anche la ricetta del nostro spezzatino 🙂

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  3. Lo facevano così anche mio nonno e il mio prozio che sono nati in Ungheria da papà ungherese e mamma istriana. Ovviamente loro lo facevano con la carne 🙁

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  4. Però! anche io amo le zuppe d’inverno, scaldano il corpo e l’anima..grazie per averci insegnato la ricetta originale.

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  5. come mi piacciono le descrizioni delle ricette internazionali!
    grazie, Anique!

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  6. Ma che buono!! Eccolo! Lo aspettavo il tuo gulyas DOC! E poi con il seitan! Grazie, salvato tra le ricette preferite 🙂

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  7. se vieni qua in svizzera e prepari questo per il mio ex capo (che mangia proteine animali troppe volte al giorno) ti organizzero un paiolo e un fuoco all’aperto 🙂 bravissima 🙂

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  8. Buonoooooooooo… 😉

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  9. Ora devo inventare come prepararlo crudista 🙂

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