Questa la dedico a Stefano!!!
Infatti, se la pubblico è solo grazie a lui che mi ha portato questo splendido regalo del bosco:
Sono le mazze di tamburo! ma a noi questo nome non ci è piaciuto e fin da subito li abbiamo chiamati Tamburi di pace! Si dice che siano i funghi più buoni dopo i porcini. Siccome a me i porcini non piacciono troppo (ecco un’altra delle mie eresie!), ma questi invece mi sono strapiaciuti, ne deduco che per me sono i funghi più buoni al mondo!
Anche se la stagionalità di questo fungo è autunnale (infatti sono come al solito in ritardo con la pubblicazione) inserisco la ricetta fra quelle di Capodanno perché trovarne uno è una specie di prova generale dei festeggiamenti… Con lo stesso procedimento sotto illustrato di panatura si possono comunque preparare altri tipi di funghi (es. pleurotos con forma più tondeggiante) o verdure affettabili in forma circolare dopo sbollentatura (fette di sedano rapa o zucca butternut), ottimi per il Cenone più atteso dell’anno!
Ingredienti:
5 grossi “tamburi di pace”
farina di ceci (cinque cucchiai)
pangrattato home-made
sale q.b.
acqua q.b.
olio evo sabino q.b.
Procedimento:
Pulire i funghi con un panno inumidito.
Prepararare una bella pastella con farina di ceci, acqua e sale. Ne ho messo un cucchiaio a fungo e mi è andata bene.
Dopo il bagno in pastella si passa il tamburo di pace nel pangrattato.
Bisogna procedere con molta cura perché i tamburi di pace sono molto delicati.
Così come è necessario molto equilibrio per mantenere la pace, così è necessario destreggiarsi con cautela per non rompere il fungo… e perdere la sua forma circolare!
A seconda di quanto si vuole trasgredire con il menu dei festeggiamenti si può friggere il fungo o passarlo in forno. Per non sbagliarmi ne ho fritti due, quelli da mangiare per primi… (quello nella foto ha una simpatica forma a cuore!).
E gli altri tre li ho destinati al forno!
Con un filo d’olio così non si seccano in cottura.
L’operazione di scolamento olio in eccesso la compio su sacchetti di carta aperti (quelli troppo logori per essere riutilizzati), coperti con un foglio di scottex. Scolamento all’insegna del riciclo! Poi l’involto va a finire nel camino!
Qui il camino non ancora acceso per la prima volta, con tutte le erbe secche accumulate in estate, e varie leccornie autunnali: i primi mandarini, melette assolutamente bio, l’olio novello sabino, corbezzoli, una bella zucca hokkaido e le olive sotto sale profumate all’arancia… alcune di queste cose sono approdate sulla tavola di Capodanno: le olive sull’insalata russa veg! La zucca invece è ancora qui, dato che ne tengo sempre una in esposizione e una la prendo per mangiarla! e questa con forma da uccello mi è piaciuta troppo per sacrificarla in cucina!
Qui il camino dopo la prima accensione, in una prova da Capodanno: era la sera del picnic di Veganblog andato a monte per il maltempo, per cui avevo preparato due-tre cosette buone per smaltire gli esuberi di verdure prese per l’occasione…
E fra una chiacchiera e l’altra ecco pronti i tamburi di pace! A Capodanno spero che verrà un giorno che al posto dei botti si suoneranno delle percussioni come i berimbau che non spaventino i nostri amici animali!
Come si vede nella foto di apertura, li ho serviti insieme ai Cachi sott’olio di Gamila: non pensavo di provare questa ricetta ma la sorte ha voluto che arrivassero alcuni cachi proprio verdi qualche giorno dopo aver commentato con stupore la ricetta… Ed io seguo molto i suggerimenti della sorte! Devo dire che non sono male, però non ne mangerei troppi alla volta!
Altra coincidenza servita nel piatto: essendo i Tamburi di pace una completa sorpresa, mi ritrovavo ad aver cotto anche dei pleurotos, in modo semplice semplice ma molto gustoso che prima o poi pubblicherò in apposito post (beh, perlomeno me lo auguro)… E così ho scoperto che i funghi stanno benissimo con contorno di funghi! Un’altra idea per Capodanno!
Come dicevo sopra, senza Stefano questa ricetta non sarebbe mai nata… e quindi è arrivato il momento di dedicarne una a lui, compagno di vita, e anche di cucina: è lui il mio fornaio e pizzettaio di fiducia (però lui cuoce in un forno a legna del paese) e ogni giorno è lui a preparare l’insalata!
Nei giorni dei tamburi di pace ha anche compiuto un gesto eroico per salvare Cirino, che ha recuperato nel cuore della notte da un tetto del vicolo vicino dove era rimasto intrappolato, mentre pioveva a dirotto, arrampicato su una scala da olive troppo corta, e quindi facendo l’uomo ragno a rischio della sua incolumità per salvare il nostro figliolo-gatto!
Non vi dico la felicità…
Questo nella foto è l’altro, Rodni, da poco arrivato… che deve il suo nome a Gianni Rodari, il cui padre morì di polmonite per aver salvato un gattino rimasto impigliato in un tombino… per fortuna, Stefano che dà molta importanza alle coincidenze, dopo il salvataggio di Cirino è in ottime condizioni!
Inoltre fra pochi giorni sarà anche il suo compleanno! (il 14 gennaio).
Ho già pubblicato foto delle sue opere in molte ricette (sopra c’è una pizza fatta in collaborazione nel forno di casa), fra cui il Minestrone risottato della nonna (pani e pizza cotti nel forno a legna del paese), la Polenta etica (lì c’è una foto del forno della nostra amica!), il Veg-arrosto senza lacrime e sangue (ci sono le foglie di borragine fritte da lui), il Tortino mare in pace (ci sono i suoi draghetti), eccetera…
Per non parlare di quello che ha fatto quando mi sono rotta il polso (vedi la Matriciana ecozoica).
Ecco alcune immagini di Stefano fornaio e non solo…
E qui le sue pizze:
…le insalate (estive):
E invernali (questo è il nostro classico pinzimonio della stagione):
E alla fine ecco cosa abbiamo cucinato e portato alla festa del nostro amico Claudione (che ha mangiato vegan! anche se ha cucinato onnivoro!).
Questo il piattino che gli ho preparato: fette di vegcotechino (appena ho visto una butternut al supermercato mi è venuta l’idea di sdraiarla su un letto di lenticchie!), lenticchie (cucinate da lui), insalata russa veg e cavolfiore panato al forno con salsetta di gambi di cavolfiore e pomodori secchi.
E la favolosa crostata a spirale ecozoica!
E poi il primo dell’anno accanto ai resti della zucca-cotechino fortunosamente scampati ho aggiunto le lenticchie cotte da me, ho fatto un piatto di gigli all’ortolana veganizzata (sì perché la ricetta onnivora a cui mi sono ispirata conteneva ingredienti crudeli!) con fave e rucola (la mia vicina mi ha regalato un pacchetto di fave surgelate! ), risistemato i resti dell’insalata russa… Mio padre e mio fratello hanno gradito! Per la prima volta hanno fatto anche qualche complimento!
Il tutto preceduto come al solito da frutta e insalata vestite a festa! (ed eccezionalmente esotiche!).
Le mie risposte spiraliche alla crostata di Stefano!
Infine, con Mari Boine, It sat Duolmma mu, e con il suo magnifico tamburo saami faccio di nuovo tanti auguri di Buon anno a Veganblog e tanti auguri di buon compleanno a Stefano!
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Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Mamma mia che meraviglia Mariagrazia! Scusa ma la zucca è stata cucinata intera insieme alle lenticchie? E’ fantistico! La devo provare assolutamente.
Uau che spettacolo di ricette e di racconti! 🙂 Grazie Mariagrazia e complimenti per il bellissimo e dolcissimo reportage!
Questi tamburi della pace non li ho mai visti.. Non li conoscevo.. Come al solito non si finisce mai di imparare e conoscere in cucina..
Sono meravigliosi.. Chissà se suonano davvero..!!??
Non so perchè ma ho subito pensato a Stefano con la sua immancabile compagna, la chitarra, e te con in braccio questi buonissimi tamburi, suonare dolci note e canzoni pacifiste e rodaniane …
Chissà che soave musica in cucina con queste belle melodie.. 🙂
La musica nella vostra cucina, anche involontariamente, fa sempre da “padrona” 😛
Stefano , come già sa, è una persona davvero speciale, hai un compagno di vita meraviglioso…
Il fatto che sia poi anche bravo in cucina non fa altro che accrescere la mia stima nei suoi confronti, ho avuto l’onore di assaggiare e di portare a casa il suo pane e di assaggiare dei suoi biscotti in quel freddo ma caldo pomeriggio in vostra compagnia 🙂
Insomma davvero un uomo con i fiocchi 🙂 . Un aiuto in cucina non guasta mai, ed oltre a fotografare, Stefano è anche bravo nelle sperimentazioni culinarie 😀
La sua crostata a spirale è magnifica.. di gran gusto e di gran significato..
Quello che mi piace nella vostra cucina è che nulla è lasciato al caso.. Ogni ingrediente nelle vostre mani diventa qualcosa di magico da rinominare e da rivisitare in cucina 🙂
Queste sono doti innate, che non tutti possiedono, e le ritengo davvero delle doti.
La cena di Capodanno è stata all’insegna del gran gusto vegan.. Complimenti per la pasta con le fave, che non avevo visto, e che fa davvero gola.. ( lieta di sapere che anche i familiari, dopo le tante critiche, abbiano apprezzato un piatto caldo senza crudeltà ! )
Non vedo l’ora di vedere e sapere quale sarà il bel e buon menu che vi papparete per festeggiare la NASCITA di Stefano!! 😛
Grazie ancora per questa nuova pacifica condivisione sonora e complimenti ancora anche a Stefano per tutte le meravigliose pizze, pani decorati e simbolici e per tutto quello che continua a fare per te e per tutti 🙂
Che buone le mazze di tamburo impanate… peccato siano così rare se non conosci un cercatore di funghi disposto a cederle 😉 Complimenti per tutto il resto veramente magnifico e la tua casa è bellissima.
E’ tutto deliziosamente invitante ma quello che ha catturato di più la mia attenzione è Rodni nella cassettina e il racconto del salvataggio di Cirino. Non sapevo che il padre di Gianni Rodari fosse morto per una polmonite in seguito al salvataggio di un gattino. Il mio babbo mi regalò tantissimi libri di Gianni Rodari e io ne ero una divoratrice accanita. Giovannino perdigiorno, Filastrocche in cielo e in terra, Favole al telefono…. 😉
Meraviglioso!!!
Le mazze di tamburo me le faceva proprio così mia mamma quando ero bambina, purtroppo negli ultimi anni mio padre (che ha la passione per i funghi) non ne ha più trovate! 🙁 Che peccato, sono una prelibatezza!!! 🙂
Sono letteralmente senza parole!!!! il post è fantastico, ho già affermato che leggere le tue ricetta è un’avventura unica, entro in casa tua in punta di piedi, mi siedo vicino al camino e vi osservo….. nel vostro quotidiano, nella routine di tutti i giorni. Vi ammiro, l’amore che provate, la passione, l’affetto sono universali, tutto quello che vi circonda si illumina di luce propria. Bellissimo il camino, mi manca terribilmente, il calore del fuoco è suggestivo, “fa casa”. Conosco le mazze di tamburo, le mangiavo da bambina, buonissime!!!! sono anni che non le assaggio, in pianura non esistono 🙁 la tua preparazio è ottima!!!
Le mazze di tamburo le conosco bene. Crescono in un prato di proprietà di mia mamma ed è sempre una bella lotta per accaparrarsi l’ultimo fungo. Io li ho sempre cucinati solo alla griglia, ma i prossimi li cucinerò in questo modo gustosissimo.
Wowowowowow… Una meraviglia dopo l’altra !!! 😀
Ogni volta che leggo i tuoi post non so mai a quale punto dare più importanza 😛 Ogni riga, ogni foto ed ogni parte di una tua ricetta ha tutto un suo significato profondo ed intenso 😛
Cerco di sintetizzare le mie impressioni :
I tuoi piatti sono un trionfo di sapori e colori 😛 Sono felicissimo per la disavventura di Cirino finita bene 😛 e sono incantato dalle foto sul tuo camino e per quelle che inquadrano le forme che Stefano da ai suoi pani 😛
…Mi sembrano pietre scolpite a mano 😛
Poi volevo chiederti: ma cos’è quell’animaletto che nuota nel piatto??? Forse una tartarugina????
Infine chiudo questo commento con una nellatina Me la devi concedere
…ehmn, Stefano, ehm, nella foto con Rodni, ehm, mi sembra la mia befana o___O 😆 :loL:
Evviva mariagrazia! Evviva stefano! E le loro magnifiche ricette!
@ Tati
la zucca l’ho cotta intera da sola e poi unita in connubio alle lenticchie! se avrò tempo pubblicherò la ricetta separatamente!
😉
@ Steffyna
grazie a te per il dolcissimo commento e baci alle tue fantastiche bimbe!
😉
@ Mimì
Il tuo commento è bello da mozzare il fiato! anche se mi farà lavorare un po’ per risponderti – e come sai in questo periodo ho davvero pochissimo tempo!
I tamburi della pace suonano una melodia così gustosa da ricordarsela tutta la vita! per questo nonostante la semplicità della preparazione ho voluto pubblicare questa ricetta!
Nella nostra cucina a dire la verità alle ore dei pasti c’è molta baruffa! sono scenette (sceneggiate e a volte anche scenate) continue!
Però alla fine a tavola non ci possiamo davvero lamentare…
Lui fa le cose in modo un po’ sbrigativo e a me invece piace trastullarmi per ottenere proprio quello che desidero… da qui nascono battibecchi a non finire, tipo Vianello-Mondaini… 😆
La pasta con le fave non l’avevi vista nel reportage nel blog di Stefano perché è il pranzo del primo dell’anno (con cui ho integrato gli avanzi del cenone). Era veramente buona, andrebbe pubblicata per conto suo, ad avere tempo!
Poi ti dirò cosa ho preparato a Stefano per il suo compleanno, venerdì. Intanto domani c’è quello di mio padre, che per fortuna ci porta la pizza – io farò la torta viziosa di Argie se riesco!
E grazie a te per esserci sempre così vicina e così affettuosa!
😉
@ Tamara
Grazie dei complimenti! La casa si difende nonostante il poco tempo e le scarse risorse che possiamo dedicarle…
Sì le mazze di tamburo si possono avere solo da un fungarolo provetto e patentato… non ci sono altre vie! non credo se ne vendano… Sono veramente un dono del cielo!
😉
@ Titti
Ho dimenticato di scrivere che il padre di Gianni Rodari uscì per salvare il gattino durante una tempesta, e quindi tornò a casa tutto zuppo. Asciugandosi la schiena al fuoco si prese la polmonite e morì… e suo figlio ha continuato ad amare questi animaletti forse in omaggio al padre, e a riempire i suoi racconti di deliziose figure feline! Se li hai ancora i suoi libri ti consiglio di rileggerli, vedrai che li apprezzerai anche con gli occhi di adulta, forse ancora di più!
Stefano sta preparando un saggio che uscirà per natale insieme al suo cd, e conterrà anche un mio articolo che vuole dimostrare proprio questo!
😉
@ Mignao
eh già, chi li ha assaggiati mi può capire… questi tamburi di pace sono davvero una prelibatezza rara!!!
😉
@ Felicia
tu da noi sei la benvenuta! condividere con te sarebbe il nonplusultra! quante cose potremmo imparare da te! E comunque le apprendiamo attraverso le tue magiche ricette!
Sono contenta che ti sia capitato di assaggiare questi funghi! così puoi capire il mio entusiasmo!
😉
@ Stefania
e anche tu sai di cosa parlo! e che fortuna, un prato con un giacimento di tamburi della pace! ci credo che ve li contendete! Provali panati, sono sublimi! A me invece piacerebbe assaggiarli alla griglia… Al prossimo miracolo!
😉
@ Elettra
eh sì questo è il blog delle meraviglie!
😉
@ Nello
Ma l’hai letta la risposta che ti ho dato nella ricetta precedente? (pitta ‘nchiusa) vai a guardare!
sì per fortuna Cirino anche stavolta l’abbiamo salvato, per la terza volta! La prima quando è arrivato praticamente digiuno e malato grave, scacciato dalla mamma, la seconda quando è rimasto chiuso in un cantinone, dove qualcuno aveva messo una pietra sul buco da cui entrano i gatti e io ho sentito per miracolo il suo miagolio passando lì davanti dopo tre giorni che lo cercavo… E la terza stavolta… Ogni volta che sparisce capisco quanto è importante per noi, ci manca alla follia!
Quello che galleggia nel brodo primordiale veg è un draghetto (vai a vedere la ricetta del Tortino in pace!)
A quanto pare di befane ne circolano parecchie, anche in casa mia… infatti ne ho una piccola collezione…
@ Mirko
Evviva tutti noi! goveg! per il veganexpo ti farò sapere solo qualche giorno prima dell’evento, non sono proprio in condizione di fare programmi a lunga scadenza!
😉
😳 😳
Non li ho mai assaggiati a dire il vero mi piacciono molti i funghi, ma questa varietà , come tante altre non essendo esperta, mi ha davvero colpito.. Hai fatto benissimo a pubblicare la ricetta semplice e gustosa ma soprattutto così melodiosa al palato 🙂
Nonostante le baruffe in cucina direi che davvero non potete lamentarvi.. 😆 si mangiano davvero tante prelibatezze 😉
Sicuramente il tutto è scaturito dalla tua precisione nella preparazione dei piatti e la voglia di Stefano di pappare le tante delizie, vista la famuccia che accresce 😆
Bellissima l’accoppiata Vianello e Mondaini… Non c’era paragone migliore per rappresentarvi durante questi battibecchi 😆
Ah ecco.. Era del 1° dell’anno la pasta.. E’ vero, non ci avevo pensato… Bè dai facciamo così.. Quando troverai un filo di tempo pubblicherai anche la ricettina della pasta 😛 con le fave… ( e tu dirai: Sì ma quando ho tempo :lol:!!! . Speriamo presto dai! 🙂 )
Ok aspetterò il menu del compleanno…
Intanto Buon compleanno anche al Papi che compie gli anni oggi e buon festeggiamento 😀
E comunque Grazie a voi comunque per la vostra presenza e vicinanza <3
Mimì
Scusa ho scritto di fretta, essendo a lavoro, e male.. Perdono per gli errori…. 🙂
Buon lavoro anche a te Mary 😀
che meraviglia 🙂
adoro le mazze di tamburo, sia fritte che alla piastra
sono buonissime 🙂
e quanto cose buone hai fatto vedere in questo post
mi è venuta l’acquolina in bocca 😉
complimenti
@ Mimì
Ti auguro di imbatterti presto anche tu in un tamburo di pace! Quando mi ricapita il miracolo (la stagione ormai sta finendo, ma chissà…) te lo faccio sapere!
Stefano scherzando (ma neanche tanto) dice che vorrebbe fare un reality del momento in cui mi porta la colazione a letto: non c’è una volta che non deve tornare indietro perché c’è uno sbaglio o manca qualcosa!!!
Beh, se non riesco a pubblicarla la ricettina di pasta e fave te la passo!
Grazie per gli auguri ai miei festeggiati della settimana!
E grazie a te di essere Mimì! Buon lavoro a tutti! (non scusarti per gli errori, questo è un blog mica l’accademia della Crusca – per restare in tema alimentare!)…
😉
@ Cappellinoviola
Questo è uno dei nick più simpatici mai incontrati! Fralaltro ho una passione per i cappelli!
Dunque, anche tu sei nel fortunato novero che può capire di cosa si parla evocando questo raro fungo! 😆
Grazie dei complimenti, anch’io rimpiango le belle vivande che ho fotografato…
😉
Io ti invidio solo per il fatto che ti porta la colazione a letto, seppur con errori e dimenticanze 😆
Eh eh.. Mi immagino le scene… Lui tutto premuroso che si appresta a portarti amorevolmente tante cose buone per cominciare al meglio la giornata, e tu che lo rimandi indietro perchè c’è qualcosa che manca o che non ti piace 😆
Sarebbe un bel reality, l’unico che seguirei e guarderei 😀
Ok, se non riuscissi a pubblicarla,a la ricetta della pasta e fave, me la passi solo a me
Grazie di tutto 😀
Un abbraccio forte e tenero
Mimì
@ Mimi
😆 😆
Leggo delle disavventure di Cirino, e fido nel fatto che i gatti abbiamo 9 vite …
La tua ricetta è favolosa, ma anche i pani, le pizze, le insalate e tutte le altre bontà fotografate. 🙂
non so perchè, ma non mi risulta pubblicato il commento che ti ho lasciato…comunque.. mi piaccino molto i funghi, ma questi qui non li ho mai visti a Venafro. devo chiedere a Capracotta, ad Antonio Beniamino, se non me li trova lui, sono davvero nelle peste.. la tua ricetta mi piace, adoro i funghi, li mangerei di continuo ed in ogni modo… la riprodurrei volentieri, magari accompagnandola con una salsina allo yogurt speziata al curry o al pepe verde..devo trovare prima i funghi..ah, p.s…. il tuo fornaio di fiducia non è single, vero? 😉
Come trovai i “Tamburi di pace”…
Stavo tornando a Moricone per una bella strada di campagna e ad un certo punto mi trovai vicino ad un bel sentiero che scende verso un torrente e finisce lì…
Non so perché, ma mi venne voglia di andarci proprio pensando che avrei trovato qualcosa da portare a casa… Una felice intuizione? Eppure è stato così, a metà percorso, proprio in mezzo al sentiero c’erano le mazze di tamburo che mi stavano aspettando… Le ho raccolte con una grande delicatezza come si conviene ad un prezioso dono della Madre Terra…
… E Mariagrazia è stata bravissima a cucinarle. A tavola per noi il gustoso ritmo dei tamburi di pace.
L’arrivo dei tamburi di pace (un segno?), è anche coinciso con la formazione del mio nuovo gruppo rodariano a cui ora si è aggiunto un giovane chitarrista e così adesso siamo in quattro…
Fra poco saremo in ngrado di proporre il primo concerto folk rock vegano in omaggio al grande Gianni Rodari
E grazie a tutti e tutte per i complimenti…
@ Elena
Cirino ha pure un angelo custode a nove occhi! (quattro io e quattro Stefano, più uno di riserva…). Grazie Elena, stavolta giro i tuoi complimenti a Stefano (almeno al 90%)!
😉
@ Virginia
In questi giorni ho avuto anch’io gli stessi problemi con il blog, fino a quando ho capito che per qualche misterioso motivo la pagina va aggiornata in continuazione, altrimenti si fossilizza lì, e pare che i commenti non vadano, invece come vedi anche il tuo è arrivato!
Vedrai che Antonio Beniamino se ci sono i tamburi di pace a Capracotta te li trova! Con le salse di accompagnamento ci si può sbizzarrire! Lo yofu è un’ottima base che non delude mai!
Il mio fornaio di fiducia non è single, ma potrei considerare un noleggio part-time, tipo fornaio-escort!
😉
@ Stefano
La madre Terra ci ha davvero inviato un dono speciale e l’abbiamo onorato nel miglior modo possibile!
Col nuovo gruppo bisognerebbe metter su una taranta fungaiola… magari anche rodariana…
Ti hanno sommerso di complimenti… aggiungo anche il mio (oltre a tutti quelli sopra nella ricetta): senza di te il mondo sarebbe di un grigiore sconfortante… sei il mio arcobaleno quotidiano! anche se le tempeste non mancano! con fulmini e saette!
😉
Complimenti Mariagrazia per il bellissimo post. Ammetto che anche se sono un pòchetto più assente dal commentare-postare sul blog, non posso non commentare un tuo post: per me sono troppo belli perchè carichi di gioia, amore ,semplicità, rispetto e cretività e tante altre cose… Troppo belli insomma!
Cogliendo l’occasione di auguraVi un buonissimo 2011 faccio gli auguri a tutti quanti su VB! Un abbraccio mariagrazia, Manu
assolutamente ultradeliziosa la ricetta dei funghi-disco-volante e ultraterrena la rassegna bellissima di fotografie che seguono, oggi proprio non ho un minuto da spendere su Vb, e tornerö a questa ricetta splendida perchè mi ha conquistato ogni dettaglio, dal piccolo Rodni in cassetta e ….Stefano compie gli anni lo stesso giorno di mia mamma, quindi lascio adesso tantissimi auguri che svolazzino attorno a te e Stefano ricoprendovi di tintinnii e suoni argentini…la matematica e la musica sono l’armonia di questo universo…un bacione e a presto 😀
PS: Dimenticavo: tanti auguri di buon compleanno al musicista Stefano!
@ Mannu I
spero che la tua assenza dal blog sia dovuta a impegni piacevoli! e comunque il reale ovviamente viene prima!
Sono molto lusingata dalla tua predilezione per i miei post, dato che il pochissimo tempo libero disponibile ultimamente è risucchiato da questo dilettoso impegno, apparente trastullo con imprevisti risvolti ecozoici!
Dunque ti abbraccio ovalmente e spiralicamente, e con questa danza affettuosa insieme alle energie dormienti ma al lavoro dell’inverno ti auguro presto una bella fioritura!
😉
@ Cris-Topetta
a chi lo dici di minuti da perdere! ti capisco, torna quando per te sarà il momento giusto, non è importante la quantità ma la qualità e tu quando ci sei hai un’intensità radiante e persistente, che ci tiene compagnia fino al tuo ritorno!
Che begli auguri per Stefano, grazie!
un abbraccio oval-spiralico matematico-musicale!
(a proposito con quello che ci siamo dette nella pittanchiusa mi è tornata in mente la mia ricetta della Torta-uovo che finisce con la torta-galassia a spirale! quando puoi vai a ridarci un’occhiata!)
😉
@ Mannu II
grazie, credo che poi Stefano vi ringrazierà tutti/e personalmente!
😉
“Dopo la pioggia viene il sereno, brilla in cielo l’arcobaleno…”
Eccomi (il tuo arcobaleno…), cara Mariagrazia e come sai questi bei versi di Gianni Rodari li canto anche…
Sono veramente commosso, stupito e, ovviamente, contentissimo per tutto quello che ho letto su di me e ringrazio veramente di cuore tutti e tutte…
E già, 1l 14 prossimo compirò 58 anni! Fra poco un gruppo musicale potrò farmelo semplicemente dividendo i miei anni (per tre già ce la faccio, per quattro saremmo un pò giovani ma magari anche originali…).
Ora lascio tutta questa bella eco-comunità-vegana perché sono passate le otto e Mariagrazia si aspetta la sua altrettanto bella colazione a letto…
Sì la colazione di oggi non era niente male! (sono riuscita a fare la torta viziosa di Argie per il compleanno del paparino! e ovviamente ne ho un bell’avanzo…)
Ma tu mi sa che non hai letto bene i commenti sopra… in particolare la mia risposta a Virginia!
buona giornata-arcobaleno!
😉
bellissimo anche questo viaggio , con te e con Stefano.
Mariagrazia, un grazie speciale e dal profondo per la tua ricchezza, la tua fantasia, la tua pienezza, la tua dolcezza, la tua ecozoità-come si può dire?-e la tua immensa semplicità che riempie di significato il tutto!Auguri a te,Stefano!
@ Mauschen, che auguri fantastici, mi sembra di essere nel paese delle meraviglie a festeggiare, con una danza a spirale e una musica che ci faccia sognare un mondo migliore… E che coincidenza con la tua mamma, grazie di cuore.
@ Grazie per gli auguri Alessandra…
@ Mariagrazia, va bene avevo saltato la richiesta di Virginia e la tua risposta… Sono onorato di questo interesse e certo in questo periodo di crisi…
8) .. grazie. pagamento a cottimo, spero…. 😉
Sì sì, hai ragione. I libri dell’adolescenza dovremmo rileggerli da adulti per apprezzarli di più, con il senso critico acquisito negli anni.
Anche certi classici letti, contro voglia, al liceo andrebbero ripresi in mano. Ora sono concentrata sui classici della letteratura americana tradotti da Fernanda Pivano. Capolavori!
Un abbraccio della forma geometrica che preferisci. Ma, 😳 che intendi per ovale? Se io ti abbraccio tondo, non apprezzi??? 😉 😉
@ alessandra
grazie! 😳 buona esplorazione in veganblog! e spero di vederti fra i vegchef!
😉
@ Stefano
guarda che con Virginia stavo scherzando!!! piuttosto pane e cipolla, ma non ti mando da nessuna parte!
Parliamo invece di cose serie: nessuno ha notato la voce e il tamburo di Mari Boine e la dedica musicale??? passi gli altri, ma proprio tu che vivi per la musica???
😉
@ Virginia
quando vorrai venire a trovarci ci avrai a tua disposizione gratuitamente, entrambi! come ospiti ovviamente!
😉
@ Titti
sì, ma il discorso con Rodari è un po’ diverso perché un po’ ingiustamente è stato catalogato nella letteratura per l’infanzia, mentre è un grande poeta universale, anche di contenuto civile, che parla a tutti. Diciamo che va modificata la sua collocazione nei canoni della letteratura italiana… il mio articolo è un tentativo in questo senso, focalizzato sulle tematiche ecopacifiste della sua opera.
Avevo intravisto “L’antologia di Spoon River” accanto alle palline golose! a me la letteratura americana purtroppo non mi ha mai attirato più di tanto, anche se la mia poetessa preferita è Emily Dickinson e ho un amico americano che fa il poeta! Quindi alla fine mi sono trovata un po’ coinvolta per circostanze esterne… e ho tradotto o ritradotto alcune poesie di Jim, della Dickinson, di Redpine e di Jack Gilbert. Ho anche incontrato nel suo ultimo giro italiano Gary Snyder. Quindi sto pian piano colmando il gap!
L’abbraccio ovale nasce credo nelle fettuccine marzoline che mi ha dedicato Cris-topetta per il compleanno, forse tu non eri ancora nel blog… in quei giorni ho pubblicato tre ricette di UoVa: UoVa pucciabili del pollaio aperto, torta UoVo e Timballo pasqualino della rinascita… è nato tutto lì… Ma ovviamente gli abbracci a me vanno bene di ogni forma e misura! l’amore non conosce geometrie! (qui ci andrebbero i cuoricini neri che non so fare!)
😉
@ Mariagrazia, vabbè, le colazioni le porto solo a te… (che rima!). Vuoi una tisana di cipolla?
Mari Boine è una cantante stupenda! Mi ero perso il link e lo consiglio a tutti e tutte e poi il suo tamburo è bellissimo… Ne voglio uno anch’io… Dovrei cercarlo oggi che è il mio compleanno…
Quindi non mi rimane che aspettare una cena spiralica, ultavegana e galattica!
Tantissimi gioiosi Auguri ad una persona speciale che fa della sua Vita la sua opera d’arte da dipingere e colorare di amore, rispetto e musica ogni giorno!! Auguri Stefano 😛
Mimì
Stupendissima donna!!!!
L’unica che ha intravisto L’antologia di Spoon river, non messa lì a caso!!!! Un abbraccio quadrato!!! eh eh eh…sono la solita bad girl!!! Cuoricini, tanti!!!!
@ Mimì
che tesoro che sei!
😉
@ Titti
se avessi il tempo davanti alle tue ricette mi ci piazzerei con qualcosa da sgranocchiare e me le centellinerei fotogramma per fotogramma! per fortuna l’ultima sono riuscita a esaminarla bene, dato che c’era solo una foto!
abbraccio al cubo e cuoricini a valanga!
😉
@ STEFANO!!!!!!!!!!!!!!!
eheeheh! credevi che non ti facessi gli auguri… spero ci sei cascato!
Allora sto lavorando per te! di sicuro tu e Julien stasera avrete una lasagna con finto ragù macrobiotico e vegmozzarella, e poi se riesco con l’esperimento la tristecca ai ferri corti rodariana che mi avevi commissionato con contorno di patate o rape rosse all’orecchio verde! La torta è ancora top secret (anche perché non so se riesco a farla)!
Ultra-auguri!!! musica di sottofondo: Ultravox, nostra comune passione giovanile!
😉
😉 😉
😳 auguri a Stefano!!!!!!
Mariagrazia, Titti, Mimì e tutte le belle persone che conosco su veganblog, vi invito sul mio blog http://www.orecchioverde.ilcannocchiale.it per vedere la bella cena ultravegana del mio compleanno e una piccola storia…
@ Stefano
Hai visto, sono riuscita a mantenere la promessa!
e sono persino riuscita a fare una torta lampo semplicissima, una vera torta cascata dal cielo! ehehehe! (chi visita il tuo blog capirà perché!)
😉
@ Titti
cuoricini di tutte le misure e colori!
😉
carissima Fatina, oltre a essere rimasta ipnotizzata dai capolavori di Stefano a cui vanno fiumi di sinceri complimenti, fa dei pani meravigliosi e delle pizze che farebbero resuscitare un animale estinto, volevo accennarti, solo accennarti, alla vecchia storia delle molecole sbagliarelline…avrei voluto avere il tempo di scriverne con + calma, ma facciamo che ora accenno qualcosa…poi magari andremo avanti…meglio “ora e male” che “dopodomani e meglio” 😀
cogliamo l’attimo, potrei non trovarlo mai + 😀
sono certa che la cosa ti affascinerà non poco…ti dicevo in tempi remoti (i tuoi stupendi panini slo)che le molecole, la materia, ha le sue migliori qualità proprio per effetto dei difetti strutturali, i semiconduttori conducono, proprio per effetto dei difetti della struttura cristallina, i difetti sono alla fina la vera “impronta digitale” di un materiale…oggi volevo solo raccontarti la filosofia della Natura…che ovviamente, e mica per caso, tira in ballo la simmetria.
La chimica dipende completamente dalla simmetria. La simmetria di una molecola è legata in modo inscindibile alla simmetria delle matrici matematiche che vengono usate per calcolare l’equazione di Schrödinger ad esempio. L’energia potenziale per il moto dei nuclei dipende in modo imprescindibile dalla simmetria. Quella che sembra una banale caratteristica geometrica, di fatto decide in modo netto il destino di una molecola. Una molecola simmetrica, con orbitale di legame simmetrici, è una molecola praticamente non reattiva. La molecola dell’azoto è un esempio lampante. Prima di sbilanciare la situazione energetica di questa molecola devi fornirgli energie enormi, per creare una asimmetria sufficiente a renderla suscettibile di un percorso reattivo. Essere “perfetti”, non avere difetti, non avere asimmetrie, punti deboli in NAtura significa immobilità. Significa rigidità, significa stallo, blocco, immutabilità.
I difetti nella materia sono praticamente la spinta al cambiamento. Tutto quello che ha difetti, lascia il nido in cui è nato e si precipita impavido nel vortice della vita. I difetti servono in natura per selezionare i sistemi chimici + impavidi e coraggiosi, che rispondono agli impulsi per tuffarsi senza resistenze verso uno stato nuovo e accettano senza timore di perdere la propria identità. I difetti sono un potenziale di cambiamento, sono la benzina del divenire, sono le ali per perdere il proprio vecchio io e trovarne uno nuovo. Per questo la Natura li ha messi ovunque, perchè la Natura non ama la staticità. Non ama l’immobilità. La vita È il percorso continuo, il fluire, il non ribellarsi al continuo trasformarsi di ogni cosa. I difetti non fanno resistenza ai cambiamenti, li provocano. I difetti fanno in modo che non ci leghiamo troppo fortemente a quello che siamo, che non ci identifichiamo con le tappe, che ci proiettiamo verso la strada che percorriamo.
Se noi umani volessimo sederci al tavolo delle molecole per imparare una storia nuova, dovremmo imparare a capire per quali cambiamenti sono stati progettati i nostri difetti, e prendere esempio dalla molecola, accettare con trasporto i cambiamenti che i nostri difetti implicano, accettare la fatica che cambiare comporta, con curiosa apertura verso il nostro nuovo stato, che durerà un battito di ciglia, visto che nuovi difetti ci spingeranno di nuovo verso l’alto o verso il basso a raccontare storie nuove altrove…
Sono sicura che Stefano potrebbe scrivere una bellissima canzone da raccontare ai bambini sulle buone molecole sbagliarelline 😀
un megaabbraccio a voi 4, verrà forse il giorno che ne parleremo “bene”, oggi mi sono accontentata di parlarne male, che vuoi, ho un sacco di Difetti 😆
Ciao mariagrazia! Grazie della bella risposta è sempre un piacere leggerti!Manco un pochino di più perchè a breve cambieremo casa e ci sono tante cose a cui pensare… Si i tuoi post trasmettono così tanto che mi piace sempre davvero salutarti e dirti che il tuo modo di cucinare e di pensare mi mette il buon umore! Spero un giorno di conoscervi! Se vorrete passare da berlino non mancherà per voi una bella cenetta vegan ed ecozoica! Un bacio Manu
@ Cris-Topetta
Finalmente! aspettavo da tanto il tuo racconto sulle molecoline sbaglierelle! l’attesa non è stata vana, dato che mi hai veramente aperto una finestra mentale con questa spiegazione scientifico-poetica! Era un po’ di tempo che mi stavo interrogando per ragioni che un giorno ti racconterò sulla rottura della simmetria… e ora finalmente la mia ricerca si sblocca e andrò avanti con maggiore consapevolezza, grazie a te!
Il mio unico dubbio rispetto agli errori è questo: come riconoscere un errore fertile da uno che invece porta a una cantonata e basta? ma avremo sicuramente il tempo di chiacchierare con calma su questo tema così affascinante! ti scriverò presto in privato, altrimenti diamo al blog una tonalità bulgakoviano-dostoevskiana!
un abbraccio spiralico sinistrorso!!!
😉
@ Mannu
il piacere è reciproco, il sorriso della tua fotina mi mette sempre di buon umore! sono molto felice di sapere che a Berlino una cenetta veg-ecozoica mi attende! non so se mai metterò piede laggiù, ma fa piacere sapere che il mondo è pieno di amici!
Buon trasloco e buona nuova casetta!
😉
Cara Mauchen, io non solo da tempo canto l’”Insalata sbagliata” di Gianni Rodari ma, ultim’ora (!), il mio nuovo gruppo che canta Rodari indovina come si chiama? InsalataSbagliata…
Gianni Rodari intitolò un paragrafo del famoso racconto “La torta in cielo” proprio “Il più bell’errore del mondo”, parlando di uno scienziato che per “errore” aveva creato una gustosa torta di cioccolato invece che una bomba atomica…
L’errore creativo è infatti un altro grande tema sviluppato da Rodari: tutti gli errori nascondono sviluppi creativi… Diceva bene Rodari: “Giocando s’impara, sbagliando s’inventa”…
Quello che dici lo condivido pienamente, lasciarsi andare al flusso della vita con continui e a volte strabilianti e creativi cambi di direzione… (qui ci vedo anche la Teoria del Caos e gli effetti degli “attrattori strani”).
È così, e così va il mondo e per fortuna tutto è più orientato dalla selvaticità e quindi dai difetti, piuttosto che dalla stupidità, spesso, degli umani. La vita andrebbe avanti più florida che mai anche senza di noi…
Grazie per i fiumi di complimenti, spero di non farmi travolgere e infine potessi far ritornare in vita un animale estinto questo sarebbe il “Dodo” che mi è sempre stato simpatico…
Sì, potrei scrivere una bella canzone ma non sono tanto bravo con i testi, perché non ci provi tu? Basta una semplice filastrocca… Purtroppo non possiamo chiedere a Rodari che avrebbe sicuramente avuto qualche bella idea…
E grazie a Mariagrazia che con i suoi tamburi ha battuto il ritmo di tutte le tue belle parole…
@Stefano: ho un problema con il vostro nucleo di anime, mi piacete tutti infinitamente!!!!!! Il Dodo è in cima alla lista anche delle mie preferenze (per quanto penso spesso che abitando in zone fredde dovrei optare per un mammuth, bello grosso e pelosone) 🙂 Stefano, io non ho nessun testo di Gianni con me, e stavo chiedendomi se tu potessi dare un’occhiata ai racconti e dirmi se possono andare bene per uno straniero che voglia imparare l’italiano (la lingua deve essere semplice, non poetica etcetc.). Mi piace moltissimo quello che hai scritto sulla questione degli “errori” e penso che appena avro’ tempo andro’ a frugare nel tuo sito. La tua torta di compleanno a proposito è stupenda!!! E devo dire che 58 è un numero magnifico (ma dove li metti gli anni, per pochi che siano mai avrei pensato che tu potessi avere una torta con un 5 ed un 8, anzi ora che ci penso, si’ hai a volte 5 anni e a volte 8, giusto, che svampita), mi è piaciuta da morire la vostra festa, che peccato non esserci stata 🙁 sulla questione filastrocca mi produrro’ in qualche somma sciocchezza, giocare con le parole mi sembra una prospettiva che non potrei mai rifiutare, soprattutto perchè non sono all’altezza, quindi mi cimentero’ di certo 😀 😆 megabacionissimi 😀
@Fatina: allora incomincio a dirti come la pensa la molecola sulla questione degli errori sterili e di quelli fertili. Il destino della piccola molecola è dato sia dalla sua struttura, che dalle condizioni al contorno. Una molecola va sempre considerata assieme a cio’ che la circonda, come un sistema fatto di nuclei ed elettroni, con determinate posizioni e livelli energetici.
Quindi il fatto che la molecola sia coraggiosa e prenda la via della trasformazione dipende sia da chi le fa compagnia che dal suo livello energetico. Dipende da cosa la circonda. Anche la molecola + incline al cambiamento, dotata di asimmetrie geometriche e sbilanciamenti energetici, se viene opportunamente ingabbiata con agenti cosiddetti sequestranti, diventa una fiacca molecolina sulla sedia a dondolo che si beve la camomilla nella sua cuccia. Anche il livello energetico è fondamentale, figurati che anche le molecole + simmetriche, conservatrici e rigide, con tripli legami e configurazioni elettroniche apparentemente non suscettibili di grandi scossoni, puff…dagli energia e si distorcono, contorcono e via…a braccetto con la trasformazione, e non le ferma + nessuno! E poi, il fatto che le molecole vadano da una parte o da un’altra, dipende da chi sta accanto a loro nell’autobus del cambiamento.
Chi pigia contro il loro sederino. La trasformazione puo’ promuoverle o confinarle, dipende da chi c’è accanto.
Detto da una molecola quindi:
a)chi non ha difetti non è interessato a cambiare, se si vuole cambiare, bisogna non essere troppo affezionati al proprio io, i difetti ti rendono libero.
b) anche se sei pronto a cambiare, se ti fai ingabbiare non succederà mai nulla. Gli “agenti sequestranti” sono la paura, il passato che non passa, il proprio ego che pretende un riscatto. Liberati dalle gabbie, se vuoi essere aperto alla vita.
c) se vuoi cambiare, tieni sempre alta la tua energia, sia che tu abbia asimmetrie o meno, ad alta energia le situazioni si scompongono. Nutri la tua anima, gratificati, riempiti di amore.
d)che i tuoi difetti ti promuovano o ti rendano vuoto e triste dipende dalla pulizia che terrai nella tua anima e da chi ti accompagna. Pulisci sempre la tua anima dalla spazzatura, nutriti di “cibo spirituale” colorato e vitale, circondati di persone vive e ricche e non dovrai mai maledire i tuoi “difetti” e i tuoi “errori”. Che tu cambi in meglio dipende anche da quanto saprai fare per fare in modo che nella tua anima ci sia un ambiente florido e ricco.
Come direbbe un contadino, il seme peggiore germoglierà rigoglioso se il terreno è fertile.
Preoccupati di tenere il terreno ricco e fertile e gli “errori” ti condurranno lontano. Trascura il tuo giardino dell’anima, lascia che la paura regni dentro di te, lascia che il passato tessa le sue ragnatele, lascia che persone incompatibili con te dominino i tuoi pensieri, e i tuoi errori ti inchioderanno all’immobilità e al regresso. Se cio’ dovesse mai avvenire, sii felice, nessun errore viene per niente, pulisci con calma il tuo giardino e lascia che la consapevolezza di volere cambiare -anche dopo tutto questo- ti spinga lontano. La molecola + interessante è quella che ha perso tutto 🙂
Le molecole sono molto allegre e impavide, per noi è un po’ + difficile vederla cosi’. Proverö a filastroccare sul tema e noi possiamo continuare la divagazione in privato (qua ci bannano se no) 😀
un megaabbraccio chirale che vi include tutti e 4!!!! baciii 🙂
@ Cris – topetta
Mannaggia, sei una dei nostri cervelli fuggiti all’estero… spero che tu possa rimpatriare il più presto possibile e ricevere qui nel tuo paese l’onore che ti meriti.
Nel frattempo ti adoro a distanza! E pregusto un incontro che penso proprio prima o poi si farà! Abbiamo troppe cose da dirci.
Intanto ti scriverò con calma privatamente, per non farci bannare come dici tu… credo comunque che i temi che abbiamo “accennato” non solo scaturiscono direttamente dai piatti presentati, ma essendo questi oltre che vegan compresi nella tradizione popolare contengono un sapere molto più profondo di quanto si crede! Il sapere si comunica attraverso il sapore!
Spero allora di sbagliare sempre più fruttuosamente alla luce di quanto mi hai mirabilmente descritto. Dovresti scrivere una fiction con queste molecoline-personaggi! Per quanto riguarda il mio giardino vero, quest’anno la gelata mi ha seccato un sacco di piante… ed ero molto rattristata… ma so che arriveranno nuovi semi e con il mio aiuto ridarò pian piano vita a questo piccolo mondo ora così offeso… da sempre lo faccio anche con il mio giardino interiore… ma ora tutto questo assume un’altra luce grazie alle tue parole. Hai veramente un dono prezioso, siine consapevole. Attendo quindi la tua filastrocca da musicare!
Chiralmente tua!
😉
Mauchen, ti dico subito che non vedo l’ora di musicare la filastrocca…
Per Rodari esiste una bella antologia che si chiama “I Cinque Libri” (anche se forse troverai una nuova edizione “Le storie della fantasia), edizioni Einaudi, è una raccolta dei suoi più bei racconti brevi e filastrocche, con una nota di Pino Boero che è un nostro amico, lì trovi un pò di tutto…
Errori rodariani, attrattori strani che possono cambiarti la vita a partire dai difetti… ci siamo avventurati in un sentiero di strana consapevolezza… Complimenti per il modo divertente e competente con cui spieghi bene le cose…
oh cavoli, non trovo la tua mail ora…evvabbene rischiamo il ban, te la appiccico qua 😆
La ballata dell’azoto 😀
La storia di oggi riguarda l’azoto,
un gas senza amici da tempo remoto.
L’azoto, sapete, si è sempre scontrato
col grosso timore di esser sbagliato.
Per tutta la vita fra mille timori
ha sempre nascosto difetti ed errori.
In anni di sforzi, fra pianti e rancori,
ha chiuso gli amici e i nemici al di fuori
dal proprio rifugio, con corazza ed elmetto,
superbo e arrogante nel suo mondo perfetto.
Passeranno gli anni,gli istanti e i minuti
ed anche i ricordi saranno perduti,
di quel breve attimo in cui pure l’azoto,
voleva volare nello spazio vuoto,
voleva cambiare di dentro e di fuori,
voleva cantare canzoni a colori,
voleva vibrare intenso e profondo,
dell’amore piu’ cieco e assordante del mondo,
voleva rincorrere, perduto e selvaggio,
le stelle ed il sole nel cielo di maggio,
voleva volare di notte sui tetti,
portando con sè tutti i propri difetti,
ma troppo superbo, non volle provare,
i propri difetti, come amici, ad amare.
Per anni e per ere il suo unico impegno,
fu quello di esser il migliore e il piu’ degno,
del titolo illustre, di origini incerte,
di Grande Molecola Perfetta ed Inerte.
Un giorno di pioggia, nel cielo d’estate
un piccolo ione dalle labbra fatate,
raggiunse l’azoto e in attimo solo
lo spinse vicino alla soglia del volo.
L’azoto purtroppo, per troppa paura,
si chiuse di nuovo nella vuota clausura,
di quella dorata, complessa prigione,
da sempre indicata come “la Perfezione”.
Ma il gioco era fatto, uno sguardo e un rossore,
l’azoto si perse in un bacio d’amore,
e quello che eran stati un azoto e uno ione
divennero Luce e Accecante Esplosione.
Quel che per l’uomo è crudele incidente,
è per la chimica amore struggente,
quel che per l’uomo è la perfezione
è per la chimica una triste prigione,
quel che per l’uomo è una vita onorata,
è per la chimica occasione sprecata,
quel che per l’uomo è difetto ed errore,
è per la chimica un dono d’Amore.
Non c’è peggior spreco che dimenticare
quanta vita ci sia nell’eterno sbagliare.
Ogni errore ci spinge talmente lontano
che un viaggio stellare al confronto è un divano.
Chi ama se stesso e non vuole cambiare
dovrebbe soltanto imparare a sbagliare
ogni errore ti mostra una strada impensata
e ti invita a ballare una danza sbagliata
lasciatemi allora vi prego imparare,
dalle buone molecole, come fare a sbagliare.
Lasciatemi allora la libertà
di sbagliare ogni cosa in felicità.
L’azoto ci insegna che di fronte all’amore,
si riesce a dar sfogo al piu’ libero errore,
l’azoto ci insegna che persino morire
significa invece soltanto transire,
l’azoto ci insegna a lasciar che ogni cosa
ci sfugga di mano come fosse una rosa
che dopo aver dato il suo dolce profumo
si perde nel vento, fra nuvole e fumo.
Ogni errore e ogni sbaglio sono nuove scoperte,
fallimenti e sconfitte son le mie porte aperte,
ogni sbaglio compiuto è un enorme progresso
voglio sbagliare tutto, voglio sbagliare adesso!
Tutto quel che si perde, ci spinge a cambiare,
tutto quel che svanisce, ci insegna a volare,
un tesoro perduto è un enorme progresso,
Voglio perdere tutto, voglio perder me stesso 🙂
ehm… 😆 buona notte Stefano, Fatina, Rodni e Cirino (PS: Fatina, correggi gli errori, va, io sono esperta solo nel farli) 😆
Cara Mariagrazia, Mi sono stampata tutti questi post di Mau ma vedo, con piacere, che la produzione aumenta!! Lo so che spreco carta (:oops: 😳 ) ma come faccio a rileggere queste delizie mentre sono in metropolitana o altrove, senza Mac? 🙂
Mau è davvero una persona unica e speciale. Bacio
mau,sei unica…
Mamma mia, ho letto e riletto questi ultimi commenti….mi sento tanto piccola e stolta e molto ignorante….. Mi sa che sia meglio che esca da questo tempio e vada nella mia piccola grotta a meditare e leccarmi le ferite… Buona notte stupende anime! Un’anima dannata e tormentata si inchina! Vi copro di abbracci stretti! 😉
mi ero persa questo bellissimo post… devo arti i miei complimenti per la fantasia delle tue ricette e per la magia delle tue parole! Siete persone speciali, lo sento e lo vedo! Auguri ancora e un grattino speciale ai vostri gattini! Mi è piaciuto molto il pane con la donnina-dea popputa! Simbolico ed ancestrale, quasi da incorniciare e non mangiare se non con occhi chiusi e dopo uno speciale ringraziamento!! Adoro i funghi, ottimi tamburi della pace! bravi davvero! 🙂
Io non so che dire… 😳 mi sono commossa e credo che le parole che direbbe la molecolina… Valgano per qualsiasi persona, anch’io mi sento presa “in causa”, perchè ognuno di noi dovrebbe essere pronto a sbagliare per poi ricominciare più ricco di Prima!!! 🙂
Grazie Mau e Mariagrazia.
Anch’io stamperò questi ultimi commenti, mi serviranno quando crederò di non farcela ad accettare i cambiamenti e i miei “difetti” 🙂
Siete due persone magnifiche.. Mi sento veramente tanto piccola e inutile…….
Un abbraccio profondo ed intenso
Mimì
Dimenticavo, la filastrocca che spero Stefano “traduca” in musica.. E’ davvero meravigliosa… 😀
Bravissima Mau 😀
Mauschen, la filastrocca è stupenda, è già musicale di se stessa, basta prendere la chitarra e si canta da sola…!
Già fatto alla prima lettura ieri sera, una specie di ninna nanna molecolare sul senso della vita…
Ora me la stampo (con te stampiamo tutti) e mi diverto a cantarla.
@ Cris-topetta
Scusami il ritardo, ma non mi sono sentita molto bene questi ultimi giorni: dopo più di dieci anni ho beccato l’influenza!
E così i tamburi di Mari Boine hanno propiziato l’arrivo di questo ritmico dono dal nord!
“La ballata dell’azoto” è veramente un testo originale e simpatico, direi in metrica piuttosto libera, a rima baciata (alcune imperfette! Heheh!). Ma non farò la maestrina che ti corregge il compitino! Stefano l’ha trovata musicabile così com’è, ci sta lavorando! intanto io l’ascolto in anteprima, una volta finita vedremo come fare per farla sentire a te! Se passi da Roma te la suona in diretta!
W la tua creatura! W gli sbagli felici! W la molecolina di azoto e il suo esempio da non seguire, comunque perdonabile perché vincere la paura del cambiamento non è poi così facile, e in questo a suo modo è in errore, e quindi chissà… un giorno ce la farà anche lei!
😉
@ Titti I
Cris ha ispirato anche te, che bello! Una bella poesia non è mai carta sprecata, magari meglio usare carta riciclata oppure il verso bianco delle stampe venute male, e così torniamo ecologici! In più usiamo materiale scartato e sbagliato e gli ridiamo vita: quindi siamo in tema con la poesia!
😉
@ Alessandra
Cris è senz’altro unica… è un’attrattrice strana! Un delicato battito d’ala di farfalla che può scatenare tornadi di bene!
😉
@ Titti II
Le grotte sono stati gli antichi templi dell’umanità… quindi un ottimo rifugio, la tua è piena di musica, libri, gatti, cibo senza crudeltà… forse un po’ dannata sarai sulla tua moto con la chioma al vento! Ma meglio evitare la perfezione, per non fare la fine dell’azoto!
Una spirale-abbraccio!
😉
@ Acquaviva
Grazie Acquaviva! L’ho detto tante volte: in VB le cose possono sfuggire ma non vanno mai perse, sono sempre consultabili! Le donnine-dee poppute molto spesso le lasciamo seccare e le regaliamo! Fino a che non si autosbriciolano! Stefano le fa anche in forma di biscotto e allora ce le gustiamo, soprattutto se le fa insieme ai suoi bambini delle scuole!
W i tamburi di pace!
😉
@ Mimì
sì, quella molecolina rispecchia un po’ tutti noi con le nostre paure e chiusure! Abbracciamo i nostri difetti e lanciamoci nella danza sui tetti con Cris!
Non c’è niente di piccolo e inutile su questa Terra! La Yourcenar diceva che siamo tutti fatti della stessa materia degli astri!
Sì Stefano sta musicando la ballata! La sentirai…
😉
@ Stefano
Sono stata la prima a sentirla e mi pare davvero una specie di rap melodico, una ballata molecolare sul senso della vita con dimensione cosmica! Un’irregolare unione di micro e macro!
😉
😀
sei una Fata 😀
sulla “filastrocca”…:lol: se tu e Stefano potrete in qualche modo riadattarla e accomodarla, come un lavoretto di decoupage, di recupero, di riciclo di materiale “abbandonato” per dargli una “vita” benissimo, la seconda vita delle cose è spesso molto + interessante della “prima vita”!!! 😀
in caso contrario 😀 non perdeteci tempo, non è nata per creare “impegni” qua credo nessuno abbia tempo libero…
un abbraccio gigante carissimi!!!!
Siete meravigliosi!!!! 😀
Buon compleanno anche se in ritardo a Stefano…Bellissime le foto ,bellissime le ricette ,tutto da copiare…
Mariagrazia, finché non ti stufi a sentimi cantare questa canzone vuol dire che piace…
Mauschen, non ti preoccupare, la tua filastrocca è così divertente da recitare-cantare che il tempo lo trovo, la musica è la mia passione…
Sembra proporio di cantare una “canzone a colori” e che dire delle “labbra fatate del piccolo ione”…? Cantarla quasi tutta d’un fiato non è una passeggiata, mi ci perdo un pè dentro e ogni volta vedo meglio tutta la storia. Arrivo forse a “perder me stesso”? Allora funziona!
Rosa87, grazie per gli auguri, copia pure tutto…
@ Cris-Topetta
La filastrocca ormai sta vivendo una sua vita propria, è stata baciata dallo ione musicale di Stefano e viaggia per affari suoi!
un abbraccio ultraovale e ultrabichirale!
😉
@ Rosa 87
😉
@ Stefano
La ballata sta uscendo stratosferica! non vedo l’ora che Cris la possa sentire!
😉
Mamma mia! hanno un aspetto talmente invitante e delizioso che mi hanno procurato un’allucinazione olfattiva!! 🙂
grazie mille per quello che hai condiviso, non solo la ricetta ma l’atmosfera della tua casa, grazie.
grazie a te di essere passata nel mio nido… beh, ora non ci sono tutte quelle bontà in circolazione… fra un po’ devo inventarmi qualcosa per cena…
😉
Ciao Mariagrazia, è da un pò che sono su Veganblog e questo è uno dei post più belli e apprezzati per me! Sono estasiata, peccato che non pubblichi più, ma ho visto che sei attivissima nel tuo bel blog. Un abbraccio grandissimo 🙂
Grazie Ametista, sei molto carina a ricordarti di me e a dirmi qual è il tuo post preferito fra quelli pubblicati qui.
E’ vero, ormai il mio attivismo è soprattutto ecozoico! Un abbraccio ovale!
😉
Ciao Mariagrazia 🙂
Ho visitato il tuo blog e l’ho trovato molto interessante e divertente… in una parola me ne sono innamorata 😀 !
Complimenti ecozoici e sinceri… sei una fuoriclasse e si vede 😉 !
Grazie Lali, sei molto gentile. Pubblico solo cose che mi piacciono… tutto qui. Spero che leggerete soprattutto l’ultimo post pubblicato, forse non tanto divertente, ma importante.
Buone sperimentazioni, hai un bel ricettario anche tu!
😉