Per augurare anche da parte mia un buon inizio di anno, ecco il primo pane di questo 2011. La mia pastina madre è di nuovo attiva (ne sono molto contenta eh..) e ha prodotto questa pagnotta dove ho seguito il procedimento (dico già che è lungo) di un bel libro: ” La pasta Madre” di Antonella Scialdone.
Ingredienti:
180 g di farina manitoba
420 g di farina di frumento 0
420 g di acqua
200 g di pasta madre rinfrescata
7 g di malto d’orzo
14 g di sale
Procedimento:
Mettere la pasta madre in una terrina capiente con l’acqua tiepioda e con una forchetta o con la mano, scioglierla finchè non sarà liquida.
Aggiungere il mato, la farina, il sale e mascolare. Passare su un piano e lavorare il tutto per 10- 15 minuti finchè sarà ben omogeneo.
Formare una palla, coprire con pellicola trasparente e lasciare riposare per 2 ore. Trascorse queste ore, sgonfiarle, dargli la forma di un rettangolo, prendere i due lati corti e ripiegarli verso il centro. Ruotare di 90 gradi e piegare verso il centro anche gli altri due lati.
Coprire e lasciare riposare un’ora. Procedere poi con le stesse pieghe di prima e lasciare riposare un’altra ora.
Riprenderlo, dargli la forma di una pagnotta e metterlo a riposare con la chiusura rivolta verso l’alto in un cestino di vimini rivestito con un canovaccio.
Preriscaldare il forno al massimo (240 gradi).
Capovolgere il cestino con la pagnotta su una placca con carta forno, infornare per 10 minuti al massimo della temperatura. Poi abbassare a 200 e fare cuocere per 30 minuti.
Spegnare, aprire lo sportellino del forno e lasciarlo lì per 10 minuti.
Fare raffreddare completamente su una gratella.
Ecco una foto dell’interno
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
è proprio una bella pagnotta!!
WOW! Che bel pane e che bella crosticina!!! 😛 Prima o poi dovrò lanciarmi anch’io con la pasta madre… è che mi sembra così complicatoooo!!!
Io non lo trovo cafone per niente, è bellissimo
E’ bellissimo!!! crostina perfetta ma morbido…. una pagnotta fantastica !!!!
pane non ne mangio mai, ma queste foto mo fanno un pò vacillare… è bellissimo! 🙂
Oh Eddy, quel pane emana un profumino. Come dice Luciaca, anch’io mangio poco pane ma uno strappo lo farei con il Pane Cafone!! Ma perchè si chiama Cafone ‘sta delizia? Spiega spiega!!! 🙂
Sarà pure cafone ma è BBBellissimoooo…
Complimenti Eddy,
mi sembra lievitato una meraviglia 🙂
Continua così!!!
Grazie!
Pappa reale, ti ho risposto per mail!
“Cafone” è il nome originario di questo tipo di pane che fanno in Campania. Penso derivi dal fatto che è un pane povero fatto di sola farina e lievito conservato da altre produzioni. Penso stia per “pane grezzo” appunto.
Bellissimo pane, brava Eddy!
Cafone è un termine dialettale, a Napoli indica tutte le persone provenienti da fuori città (provincia di Napoli e dalle altre province). Si dice che sia nato quando la città aveva ancora le mura, e per entrarci bisognava pagare la tassa d’ingresso, allora in molti (per evitare la tassa) scalavano le mura con l’aiuto di una fune “cà’ fun” appunto significa con la fune, da qui è diventata “cafone” e come dicevo, ancora oggi indica chiunque non sia cittadino di Napoli.
Baci e buon anno a tutti
ma ddai… grazie della storia!
Che bel pagnottone… 😀
Bellissimo Eddy! Volevo anche chiederti, quando hai tempo, se riesci a inviarmi un po’ di bibliografia quanto a cucina veg* naturista. Sto facendo un grosso lavoro di inventario/desiderata per la nostra associazione. E tu, ogni volta che passo, citi libri interessanti! Grazie, un bacione Anna&Ipa
Certo! Tra oggi e domani ti mando una mail. Se intendi in generale, vedo di scriverti un po’ di titoli eh..
Certo. Tra oggi e domani ti mando la mail.
Se intendi in generale, vedo di scriverti qualche titolo eh..
Grazie, sei gentilissima :-* Più che altro noto che hai sempre titoli interessanti e non sempre i più noti del giro..
Fatto. Ti ho mandato una mail poco fa!
DELIZIA!!!!!!! Sbavvvvvvv
io mi sono innamorato di questo pane, lo devo fare, ci devo riuscire!
Complimenti Eddy è spettacolare 😉
Grazie mille Amexis! Provalo dai…non è difficile, è solo lungo nei tempi, ma intanto lui “lavora da solo” diciamo.. Fammi sapere!
Tra un po’ ne pubblico un altro..