Un’alternativa al cous cous e al grano, il risultato è stato molto croccopolpettoso!
Ingredienti:
2 tazze di cous cous di kamut
3 tazze acqua depurata
2 cucchiaini di sale marino
1 porro (la parte bianca)
50g di tofu fumé
1 cucchiaio di arrow root*
prezzemolo (foglie)
olio di mais
rosmarino
pane grattugiato
Ingredienti per la salsa:
tamari
zenzero
limone
Procedimento:
Sciacquare il cous cous e versarlo nell’acqua salata portata a bollore.Coprire con un coperchio e spegnere la fiamma.Lasciare assorbire l’acqua per dieci minuti.Frullare il porro, il tofu e l’arrow root (questi ultimi due insieme svolgono la funzione di “legante” tipo l’uovo, secondo la cucina macrobiotica).
Quando il cous cous si sarà raffeddato, unirlo al composto frullato e al prezzemolo tritato e formare delle polpette (se questo dovesse risultare troppo “secco” aggiungere un goccio di acqua, ma il tofu dovrebbe aver già reso umido l’impasto.
Passare le polpettine nel pane grattato. Ungere con olio di mais e rosmarino una teglia e cuocere in forno a 180° 15 minuti per parte, circa.
Ovviamente, essendo ogni forno a sè, controllare 🙂
Servire accompagnate da una salsina a base di tamari e succo (o polvere) di zenzero e un goccio di limone.
*l’arrow root è una fecola molto digeribile, ottenuta dalla radice della pianta Maranta, viene usata in macrobiotica come “legante” in minestre, salse, budini.E’ un ottimo sostituto della fecola di patate.
La si trova nei negozi bio, solitamente nel reparto di macrobiotica o comunque tra le alghe.
Qui, Trippy (il supervisore dei miei piatti, in versione oserei dire molto seria, in compagnia del cuoco crudista rumeno Choran, fedele al suo essicatore-dormeuse, quest’estate, in Bretagna.
Grazie Raffaella e Lucia:)
Sostieni anche tu la libera informazione!
Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Ciao a tutti
sono Michelle e ho 42 anni.
La mia è soprattutto una scelta di natura etica e ciò mi fa apprezzare ancora di più quello che mi cucino. Mi occupo da anni di antivivisezionismo scientifico, sottolineo l'aspetto "scientifico" perché sono per l'abolizione della sperimentazione animale e non per la sua regolamentazione, dal momento che esistono milioni di prove scientifiche della sua inutilità e dannosità per l'uomo.L'aspetto etico, tende, invece, ad arenarsi alla fatidica domanda "Meglio il cane o il bambino?" (domanda inutile dal momento che sul banco della farmacia la cavia siamo comunque noi, ma con in più gli errori di un metodo fallace e non scientificamente valido).
Ritengo che il cibo sia una ottima forma per tutelare e rafforzare il nostro sistema immunitario, a differenza ad esempio, delle vaccinazioni che mirano ad indebolirlo, sia se inoculate su uomini che animali (e i numerosi risarcimento da danni lo dimostrano).Non amo qualsiasi forma di accanimento terapeutico, soprattutto sugli animali, in quanto credo che il nostro dovere morale su questa terra sia di evitare ogni forma di sofferenza e dare loro una morte dignitosa.
Vivo a Milano con 3 gatti, amo dipingere, lavorare ad uncinetto, suonare e, ogni giorno, mi rendo conto sulla mia pelle, di quanto sia difficile vivere in questo mondo sempre più lontano dalla ricerca della bellezza e del buon senso.
Ma come disse qualcuno, solo l'arte salverà il mondo e, quello che succede qui, con la creatività di ognuno di voi e il desiderio di non sacrificare altri esseri viventi, è una forma di amore non da poco :).
p.s. Ricordo a tutti coloro che sono iscritti a facoltà scientifiche o lavorano in strutture mediche che l'Italia è l'unico paese ad avere le legge 413/93 obiezione di coscienza alla sperimentazione animale
http://www.hansruesch.net/
che, ovviamente, per ovvi motivi legati agli interessi delle lobbies farmaceutiche, viene occultata pur commettendo così, le Università, reato di omissione agli atti pubblici non esponendo la legge.Chiunque è al corrente di tale reato nel proprio ateneo può presentare regolare denuncia.
A tal proposito segnalo la visione di questo spot (che ho realizzato insieme a due mie amiche e grazie alla collaborazione di alcune persone speciali)
http://www.youtube.com/watch?v=-iahb2Ef914
Che buone!!! Adoro il cous cous in tutte le salse!
SLURP SLURP 🙂
Che bei micioniiiiii!
Che meraviglia di micioni!!!!! E pure le polpette sono deliziose!!
Belli!!!!!!!!!!!!!!! sia le crocchette, che mi ispirano, che i mici!!!!!!!!!!!!! 😛
Buonissime..
Grazie:)
I miciastri ringraziano 🙂
mamma se sono attenti questi ragatti! fanno di un ridere!! hihihihi… anch’io prendo sepsso il cous cous di kamut…l’è bon ciò…lo proverò a polpettare secondo tue istruzioni!! ^__^
Buoneeeeeeeeee 🙂 E che fetentoni i due pelosoni supervisori 😛
eheh Marta, prova prova 🙂
La prova del cuoco è tutta dei felini 🙂
Chicca 🙂 Altro che fetentoni, di più. Il rumeno Choran l’ho visto rimanere appeso tipo Tarzan su una liana per raggiungere la mensola di una libreria e recuperare un croccantino!
belle ste Purpett! bellissimi i gatti, sarà una mia fissa, ma Kira in casa non sale su nessun tavolo, sopratutto in zona cucina. 🙂
Bellissimi i mici! Mi piace tutto il rosmarino che hai messo nelle polpette (anch’io faccio lo stesso);-)
Andrada…anche io adoro il RosMiao 😉
Ma Choran prende il nome dallo scrittore romeno Emil Cioran?
Nadir, da me invece, salgono solo su quello della cucina :))
Andrada, eheh sì, sono io che ci metto l’h perché mi piace francesizzarlo. E suo fratello si chiama Ionesco, invece 🙂
Sono gli amichetti estivi di Trippy, Ciccio e Riff Raff, i miei mostri pelosi 🙂
oh santi numi!!!!! ♥♥♥
Che gatti intellettuali 🙂
Michelle, la mia in casa ci stà giusto il tempo di mangiare e quando ha voglia di coccole (e nemmeno sempre), quindi sono facilitata 😉
Nicole 😉
Dradà :)Ihih, mica leggono Topolino, tzè 🙂
Nadir, fortunella :)Qui si esce solo per incontrare le lettiere!
Purpett e Crocchett forever! Grandiosi i mici!
wow, sembrano molto croccanti!