Era da tanto tempo che volevo provare a fare questo particolare pane dalla forma “insolita”, così ho cercato in rete le istruzioni per dargli la tipica forma e poi l’ho personalizzato con l’impasto per il pane preferito da mia mamma:
Ingredienti:
300 g di farina integrale
200 g di farina di grano duro
250 g di acqua
pasta madre già rinfrescata la sera prima
1 cucchiaio di malto
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
5 g di sale
Procedimento:
Sciogliete bene la pasta madre con l’acqua ed il malto.
Mettete le farine, il sale e l’olio nel cestello della macchina del pane (od in una ciotola).
Versatevi la p.m. sciolta ed impostate il programma Dough (= Impasto) sulla macchina, quindi azionatela (oppure impastate a mano , per circa 20 minuti) e, al termine, lasciate lievitare per almeno quattro ore.
Sgonfiate la pasta e dividetela in 8 pezzi:
Prendete ciascun pezzo di pasta e passatelo nella sfogliatrice al massimo spessore:
Arrotolatelo in tre:
e ripassatelo nella sfogliatrice fino a mezzo cm di spessore.
Ora passate alla formazione della coppia (in Internet ho trovato un paio di versioni, non so se ho adottato quella “originale”, comunque – secondo me – é la più semplice).
Allargate la base di una sfoglia in modo da farla diventare il più possibile “triangolareggiante” ed iniziate ad arrotolarla fino al vertice, formando un cornetto:
Alla fine, gli ultimi 2 cm vi serviranno per unirlo ad un altro cornetto e formare così la coppia:
Praticate un taglio con le forbici dove li avete uniti, cioé qui:
e mettete a lievitare le coppie per almeno mezz’ora.
Infornate a 200 gradi per circa 30 minuti.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Ma sono una meraviglia, che bella forma!! Sono proprio belli e sicuramente da dividere, spezzandoli, con una persona cara.. 😛
Bravissima…. 😀
che carini sembrano farfalline
mi hai fatto tornare piccina!!! per un certo periodo sono stata con la mia nonna materna e la sua mamma era di Portomaggiore (FE).. questi cornetti erano sempre presente a tavola!!! le cippiette 🙂
madò che ricordi!!! grazie e bravissima, come sempre.
ps: quando le faceva in casa la mia bis-nonna usava un pezzo unico di pasta per fare la coppietta… di certo così però più “faticoso” se si è alle prime armi, mi sa che farò come te 🙂
ora mi hai messo il pallino in testa, le farò in onore di nonna Deura! 🙂
sei un genietto!
Wow! Bellissima ricetta e presentazione eccellente!
Sei sempre più brava 😉
Ele, approfitto per chiederti una cosa: nel tuo post sul lunchbox n°2 spieghi di aver scaricato del materiale per bilanciare la dieta includendo tutti gli elementi.
Sarebbe utile avere dei consigli: potresti dirmi dove lo hai scaricato?
Grazie mille e ancora complimenti per la ricetta!
Senza parole Elettra!!
Uno spettacolo!! complimenti! 😛
Elettra complimenti! Questi arrivano direttamente da mio fratello che fa il fornaio a ferrara,quindi quando vuoi cambiare lavoro, lui ti aspetta a bracia aperte!!! 🙂
E’ favoloso!!! la forma è splendita e sicuramente cambia anche la croccantezza, mi da l’idea che sia più friabile!?!, proverò anch’io sono troppo belli!!! Posso evitare di usare la sfogliatrice?
Grazie a tutteeeee !!! 😳
Donna Nicu: il metodo che hai citato tu era il secondo che avevo visto in rete, ma mi sembrava più difficile… 😉
Giulia: mmmmmmh, ma sai che non mi ricordo proprio dove l’ho visto ? 🙁
Lara: sto gongolando di gioia, che bellezza , ringrazia tanto tuo fratello !!! Quindi il metodo utilizzato é giusto ? Quasi quasi ci farei un pensierino, al cambio di lavoro… 😉
Felicia: il cornetto é croccantino, ma la “panciotta” é più friabile e meno “mollicosa” dell’originale. Usa pure il mattarello, senza problemi… 😀
tu pensaci!! il metodo non lo so visto che non ho mai assistito al suo lavoro….cmq appena possibile faccio un salto e lo spio e ti faccio sapere…:-D tu intanto continua cosi.. 😉
Sei stata bravissima. Complimenti. Sono perfette. 😉
davvero, elettra, sei bravissima!
E’ uno dei miei pani preferiti.bella interpretazione veg.
Lo sapete che fu inventato nel 1536 per una cena in onore del Duca di Ferrara ?E che ogni parte ha il suo nome specifico?
Ciopa : tutto il pezzo.
Panett : mezza ciopa divisa per il lungo
Mezz panett : Una delle ” dita ” con attaccato un po’ del centro
Mulena : la parte solo molle del centro
Mulinott : parte molle del centro con la crosta
Grustin : una delle ” dita ” staccate.
Se non e’ cultura del pane questa…
sei un pozzo , praticamente inesauribile , di informazioni…devo tenerti d’occhio, riuscissi ad imparare qualcosa.. 🙂
il commento era per Micillo… per Elettra i miei complimenti per un lavoro perfetto. 🙂
..che belle, credo che da piccola li chiamavamo i cornetti. Un poco differenti come forma, forse, ma saran 20 anni che non li mangio. Splendida versione veg, spero di poterli fare al piú presto 🙂
Che brava che sei stata……nulla da invidiare ai forni professionali, quelle originali oltre alla ricetta leggermente diversa hanno le “corna” più lunghe.
Ma le tue sono attraenti ugualmente!!!!
Che meraviglia Ele, ma si può fare senza la pasta madre? Baci e, a presto!!!!!!
anche a tavola dei miei nonni questo pane è sempre presente! non lo ho mai visto integrale ma mi hai fatto venire una voglia scatenata di provarlo! farò… grazie elettra! ^__^
Che bello il pane in tutte le forme, brava Ele.
Oh ma che bel pane! mai mangiato!Spero di rimediare presto 🙂
Oh my good!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Cavoli è STUPENDO e PERFETTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Complimenti 😉
Bravissima 🙂 I miei mangiano tutti i giorni la coppia, non mi sono mai cimentata proprio per prudenza hi hi..comunque da un decennio sia a Ferrara sia da noi si trova la versione ‘magra’, o 50% strutto e 50% olio oppure 100% olio.
@Titti: quello da panificio se ti va bene è fatto con lievito di birra 🙁 altro che pasta madre 🙁
Bellissime! Domanda come mai la seconda lievitazione solo 1/2 ora? Non è un po’ poco 😉 Ottima spiegazione 😛
Grazieeeeeeeee a tutti !!!
Titti: sì sì, se cerchi in rete trovi le ricette col lievito di birra… Ma con la pm é un’altra cosa !!! 😉
Chicca: non devono venire sofficiose o mollicose ma croccantine, quindi anche mezz’ora di lievitazione va bene; io le ho fatte lievitare quasi 3 quarti d’ora. In più, l’impasto non é quello “classico” per questo tipo di pane (che é fatto solo con farina 0) ma é personalizzato con una miscela che, come spiegavo a Felicia, rende la “panciotta” più friabile… 😉
Elettrucciaaa! Che bei paninetti!!!! Ti bacio!
Stupefacentemente brava!
che bella questa forma di pane-farfalla!
😉