Bread in a box

ovvero Pane in cassetta!

Qualche settimana fa mi era preso in testa di provare a farlo quindi ho spulciato il net alla ricerca di una ricetta.

Ho trovato un sito e ho sperimentato la ricetta ottenendo risultati eccellenti!! La proprietaria del sito mi ha dato il consenso di pubblicare le dosi qui e la ringrazio per questo! Nella foto il pane in cassetta è quello sotto, ma la pagnottona coi semi è fatta con lo stesso impasto. 😉

Ingredienti: (per 2 pani in cassetta)

Impasto madre:

  • 200 gr di farina
  • 4 gr di sale
  • 3 gr di lievito di birra
  • 150 gr di acqua

Impasto:

  • Impasto madre
  • 485 gr di farina
  • 11 gr di sale
  • 14 gr di zucchero
  • 60 gr di margarina
  • 30 gr di lievito di birra
  • 210 gr di latte di soia

Prepararzione:

  1. Preparate l’impasto madre mischiando gli ingredienti. Otterrete un composto molle e appiccicoso: andrà bene così! Lasciatelo riposare coperto da un panno inumidito con acqua calda per 2 ore, dopodiché mettetelo in frigo. Dovrete attendere 16 ore prima di usarlo.
  2. Dopo il periodo di attesa unite all’impasto madre gli altri ingredienti, avendo l’accortezza di fare sciogliere prima il lievito nel latte tiepido. Impastate con forza.
  3. L’impasto una volta ben solido andrà fatto riposare una decina di minuti, non di più.
  4. Ungete uno stampo da plumcake e preparatevi una ciotola con dell’acqua. Dovrete formare delle palline da 65 grammi, bagnarle velocemente in acqua e disporle nello stampo.
  5. Per fare delle belle palline tenete l’impasto semi-stretto nella mano chiusa a “grinfie” e girate in senso orario. Non dovete pressare troppo sulla pallina, ma farla scivolare con una lieve pressione sul banco. Lo imparai quando feci l’aiuto panettiere; una volta riuscivo a farlo con entrambe le mani allo stesso momento, ora ho perso la mano. =D
  6. Quando tutte le palline saranno disposte nello stampo lasciate lievitare da 30 minuti a un’ora, a seconda della temperatura dell’ambiente. Io non ho due stampi e quindi con l’impasto avanzato ho formato dei panini a cui ho aggiunto semi di lino e semi di girasole.
  7. Accendete il forno a 230°C. Quando raggiungerà la temperatura infornate il pane e portate a 200°C.
  8. Dopo 30 minuti sarà pronto. Togliete dallo stampo e aspettate si sia freddato prima di tagliarlo.

Avvertenze:

Scusate, ho dimenticato di fotografare una fetta tagliata, comunque risulterà con le due “orecchie da topo” come le ha chiamate l’ideatrice della ricetta. A me va bene così (anzi, è più simpatico!) ma se voleste evitarle basterà mettere l’apposito coperchio allo stampo.

Il nome è in onore di un fantastico film-musical che ho visto per caso qualche tempo fa (mai sottovalutare i suggerimenti tra cinefili!): Hedwig and the angry inch.

La canzone (bellissima!) è “Wig in a box”.

Vorrei ringraziare ancora una volta Mira per questa ricetta e tutti quelli che pubblicano interessanti link (mi vengono subito in mente Gnubby e MariaGrazia!) su cantanti, film… :***** Lo scambio di gusti, idee e cultura non ha limiti!

Ancora pochi giorni e andrò per la prima volta in ferie ad Asti!! XD

un bacio

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Ma è Bellissimoooo….!!! Vado subito a sentire la Canzone… Alla Prox

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  2. Bello Bello il Brano…

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  3. @Flavia: Sii mi piace un sacco. Parte triste e finisce scatenato. ;*

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  4. Mio padre si chiama Marko con la kappa!!Bellissimo reportage!!Andro’ anche io a sentire la canzone!Buone vacanze!

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  5. Favoloso, sembra soffice, ma con la crosta croccante. Meraviglioso.

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  6. Il pane e il tuo post mi han rallegrata, è una sera di grande stanchezza..doppiamente grazie :mrgreen:

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  7. Ma che bel pane!

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  8. questo me lo leggo/me lo sento poi con calma… incredibilmente bello questo post!!

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  9. Marko Marko…………………che splendore!!!!!!!!!!!!!

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  10. Uaho! Che bellissimo! Fare fare fare copiare copiare copiare arf arf arf!

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  11. Ma… ma… ma… ma…
    … sono favolosi !!!!!
    Beavissimo, Marko !!!!!

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  12. Che bel pane, che belle ciotole…

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  13. mamma mia che delizia !!!!!!!

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  14. Wow Marko, complimentissimi..

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  15. marko è davvero quello che cercavo! grandissimo! stasera preparo l’impasto madre!!! siiiii…. ^__^

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  16. complimenti! ti è venuto stupendo

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  17. Spettacolare.. e che sofficie.. Mmmmmm strabuono

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  18. Veramente bravo. 😉

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  19. Lo proverò al più presto.. Perchè dalla prima volta che l’ho visto me ne sono perdutamente innamorata 🙂

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  20. Marko, mi sono persa questo post. In quel periodo ero travolta dagli eventi…Lo sono ancora, a dire il vero, anzi lo sono sempre ma adesso, diciamo che sto vivendo in una confusione meglio organizzata!!
    Il pane emana un che di familiare, di caldo e invitante e, in questo periodo, è quello che ci vuole.
    Ho riletto il tuo profilo (ogni tanto lo faccio, per ripassare e conoscere meglio gli amici di VB) e mi piace molto. Condivido tutto tranne l’antipatia per i motori!! Eh eh , sono una motociclista…. però non ho la macchina!!
    Ciaooo
    🙂

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  21. Hehe, io odio i motori e soprattutto lo stereotipo dell´uomo macho che debba sapere tutto di essi. Da 6 mesi uso la bicicletta e non rimpiango proprio assolutamente le snervanti code e ricerche di parcheggio vissute con la macchina! 😉

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  22. Che belle pagnottelle slò con pasta madre! magnifiche!
    anche tu vacanza lunga eh?
    Ho letto finalmente “Tutto è illuminato”, e mi si è rischiarato il significato di molte parti del film che ho praticamente visto in ucraino!
    Devo dire che la scena della vecchia contadina che si rifiuta di entrare in automobile e accompagna la sgangherata compagnia a piedi nel villaggio sperduto che stanno cercando rende di più al cinema! Mentre nel film non appare per nulla il latin-lover nonno di Safran!
    Il romanzo è un po’ squinternato, ma l’ho letto con piacere a colazione per tutto il mese d’agosto.
    Sono contenta che gradisci le mie segnalazioni!
    Quando ho tempo mi vado a vedere il tuo link sopra!
    😉

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