Posto al volo la mia seconda sperimentazione di gelato geniale ispirato a quello di antishred.
A questo giro l’ho un pò ingrassato ma non abbastanza da sforare dal concetto di ‘ipocalorico’ 😉
Ho sempre seguito il metodo del gelato geniale dell’altra volta, ma a questo giro anzichè utilizzare la banana per renderlo cremoso, ho aggiunto un cucchiaio di latte di cocco al melone congelato.
Ho usato il latte di cocco da cucina non dolcificato perchè quello avevo in casa.
Risultato FA VO LO SO, che ve lo dico a fare. Cremoso e vi dirò, quel retrogusto di cocco mi ci piace un casino. E si sposa bene al melone.
Un cucchiaio colmo di latte di cocco ha circa 60 cal, quindi anche se è un pò grasso basta non esagerare, direi che come merenda o dessert di un pasto leggero è ottimo.
Ingredienti:
Due fette di melone
Un cucchiaio di latte di cocco
Procedimento:
Quello del gelato di cui prima già linkato sopra 😉 (facevo prima a riscriverlo che a citarlo, tra l’altro)
Il latte di cocco non l’ho congelato, l’ho messo fresco di frigo.
E’ una buona scelta per rendere più cremosa la frutta un pò più restia alla ‘gelatizzazione’, credo. Non me ne vogliate se ho ‘complicato’ e ‘ingrassato’ un pelo la straordinaria semplicità della ricetta originale super-crudista, ma io sono una maledetta viziosa e nonostante la dieta ho sempre voglia del dolcino stuzzichevole 😉
Credo che farò un gelato così tutti i giorni che starò a casa tipo oggi 😉
…alla prossima sperimentazione gelatifica!
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Pubblicato da Gnubby
Gnubby...ho anche un nome vero ma voi farete finta di niente, ho questo soprannome circa dalla terza media e il più della gente che conosco non ricorda neanche come mi chiamo all'anagrafe. Sono pisana e maledettamente campanilista, ma abito a Milano da circa 5 anni per studio e lavoro, quasi laureata in disegno industriale e grafica/illustratrice freelance. Passioni principali MUSICA, dove schizzo dal metal estremo al jazz passando per la sperimentale più malata con un'attitudine compulsiva ai concerti live di qualunque rango e VIAGGI, rigorosamente all'avventura e alla scoperta completa di nuove persone e culture, senza turismo, alberghi, fobia dell'igiene e quant'altro. Sono stata viziata per quasi vent'anni dalla cucina genuina di una nonna come solo quelle toscane sanno esserlo, che ha sempre rispettato la scelta di essere vegetariana praticamente da quando ero bambina. Quando sono andata a vivere da sola mi sono resa conto di non sapere nemmeno come si mettesse su l'acqua per la pasta, ma non sono stata capace di cedere al caro vecchio cibo surgelato, in quanto sempre abituata a mangiare cibi sani, caserecci e con ingredienti freschi, così, piano piano, attingendo da tutti i piccoli trucchi che ho sempre visto fare alla nonna da quando ero bambina, ho imparato a cucinare, traslando il mio istinto da brava creativa anche tra i fornelli, facendomi guidare da fantasia gusto personale. Mi sono appassionata così tanto da iniziare a fare in casa anche le cose che raramente non si comprano già fatte, e ho deciso di perseguire il più possibile la scelta di non comprare niente di confezionato, per motivi etici, per amore della cucina genuina e buona DAVVERO, e pure per economia. Perseguo la mia scelta in una dimensione personale lontana da motivi politici o da un'etica paricolarmente estremista...Dopo >10 anni di vegetarianesimo sono diventata vegana perchè ho naturalmente sentito di farlo. Non sono 'integralista' poichè credo che il modo migliore per vivere in maniera etica sia non sentirsi e non far sentire nessuno costretto, quello che cerco di combattere non è il consumo di derivati animali di per sè ma il sistema con cui è concepito nel 2011 e non giudico neanche il più carnivoro degli onnivori ma mi limito a cercare di aprire qualche occhio a chi non si pone neanche il problema. Cercando sempre di fare cose appetitose sono riuscita a far innamorare anche gli amici onnivori più incalliti di certi cibi (e alcuni erano tipo i bambini davanti alle verdure, eh...), e prendo questo esempio come spunto per raccontarvi la mia filosofia per la quale un piccolo sforzo spontaneo e non privativo da parte di tutti può essere più utile di una visione completamente integralista che solo pochi riescono a seguire del tutto. Scrivo su VB da oltre un anno e grazie sia agli scambi telematici che agli incontri di persona ho sia fatto nuove amicizie che intensificato il mio interesse e le mie idee su alcune tematiche...alcune sono totalmente in linea con il 'modello' generale del blog, altre un pò meno, ma proprio perchè a volte la penso diversamente da tanti vegani del mondo che conosco mi sento 'utile' ai fini del reciproco scambio!
E’ strepitoso, si si mi cimenterò. Sto provvedendo a prendere nota di molte ricettuzze che ci sono quì!! 😛
Supermega slurposo!
Provo nche io la ricetta: con banane e fragole in freezer. Non voglio aspettare cosi tanto peròòòò… Grazie Gnubby dello spunto prezioso.
Ottima idea, anche se a me non piace il melone la ricetta è da copiare senz’altro e lo sostituirò con le fragole. Cocco e fragola…wow grazie Gnubby
Buonasera, volevo sapere se la frutta può restare in freezer più di 6 ore e se dopo averla frullata posso rimettere il gelato in frigo anche per una settimana…
Grazie, ottima ricetta!
Che buono il gelato al melone… quello che si compra in gelateria non é mica buono!
Questa versione al cocco non l’ho ancora assaggiata e appena sarà stagione di gelato, si vaaaaa!!!! Grandissima Gnubby!!!!
Che bontà…
Io domani ne farò uno banane e fragole, già mi viene l’acquolina !!!
Dunque ora hai il freezer pieno di frutta? 😉
in estate vivo di meloni e di angurie 😉
…anche questo tuo gelato m’ispira parecchio 😀
chissà che buono col latte di cocco 😛
brava gnubby!
Mhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh 🙂
Genialissimo: fatto sta sera, variante fragola e banane e cocco. Dopo posto, logicamete in onore di Antishred, di Elettra e tuo Gnubby!ora non se ne potrà più fare a meno…
questo è più che geniale: è indispensabile!
era il mio gusto di gelato preferito (anzi l’unico che volevo) prima di diventare vegan, e finora senza latte non l’ho mai trovato… al massimo fragola, limone e magari anche il melone… ma cocco no! (nei gelati al massimo mi spingo sui gusti di frutta)
Grazie, ora con questa tua sperimentazione della fantastica formula gelato di Carlo è un bel recupero!
Però attendo luglio, quando inizia la stagione dei meloni!
Brava Gnubby! (sono sicura che avrai anche un bellissimo nome!)
😉
No no, il mio nome me lo sono scordato almeno dieci anni fa 😀