Budino di mele con crema dolce di soia

Ingredienti per 4 budini:
3 mele gialle
300 ml di succo di mela bio
1 bustina di agar agar
un pizzico di sale

Procedimento:
ammollate l’agar agar con il succo di mela e un pizzico di sale per 10 minuti.
Intanto sbucciate le mele e tagliatele a fettine abbastanza sottili. P
Portate ad ebollizione il succo di mela con l’agar agar e cuocete per 5 minuti mescolando di continuo, finchè l’agar agar non sia completamente sciolto. Aggiungete le mele e continuate a cuocere per altri 5 minuti. Lasciate intiepidire.


Ora trasferite le mele con il loro succo in 4 stampini (ho usato quelli di allumio usa e getta) e mettete in frigo almeno per un paio d’ore. Quando li toglierete dal frigo si presenteranno così:

L’agar agar fa assumere al succo di mela l’aspetto e la consistenza di una gelatina. A questo punto, io, per non rovinare tutto, ho tagliato con le forbici gli stampini ed ho impiattato. Ma voi potete provare con la tecnica dell’acqua tiepida (mettere per qualche secondo gli stampini nell’acqua e poi rovesciarli su un piatto). Io non ho avuto il coraggio…. visto che avevo i miei genitori a cena non volevo rischiare!
Potete servirli così, oppure con un salsina dolce.

Ingredienti per la salsina:
200 ml di latte di soia (o altro latte vegetale)
20 g di amido di mais
2 cucchiai di malto di grano
1/2 stecca di vaniglia
Procedimento:
portate ad ebollizione il latte di soia con la stecca di vaniglia incisa. Stemperate in una terrina l’amido di mais e il malto di grano con un pò d’acqua fredda. Poi versatevi il latte caldo mescoldando velocemente con la frusta, rimettete sul fuoco e cuocete a fiamma bassa per 2 minuti dal momento dell’ebollizione. Fatto!

Infine, vi mostro una foto dei panini dolci di Elettra che ho fatto l’altra mattina quando mi sono svegliata alle 5.15 e non sono riuscita a riaddormentarmi perchè pensavo alla tesi…. 🙁
Ho seguito la sua ricetta, ma al posto dello yogurt di soia ho messo 125 g di panna di riso. Li ho anche spennellati con del malto di grano.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Bei budini ed anche i biscotti. Brava. 😉

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  2. Grazie, ma non sarebbero bicotti…. Forse dalla foto sembrano proprio biscotti… Sono dolcetti morbidi da colazione, buoni buoni!

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  3. Son felice che ti siano piaciuti i panini… 😀

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  4. Loira, occhio al titolo! È fuorviante! 😉

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  5. Mmm… ci avevo fatto caso anch’io…. ora lo cambio

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  6. Che carini… Mi piacciono le mele e tutto quello che é fatto con l’agar agar… Bellissima ricetta!

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  7. Deliziosi questi budinetti di mela che potrei tranquillamente mangiare come post operatorio 😉 Ottima idea quella di fare i paninetti di Elettra per non pensare alla tesi 😛 Dai son sicura che andrà benissimo, un abbraccio tesoro!

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  8. E’ una ricetta che mi stuzzica, ma proprio tanto.

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  9. Che belli questi budini! E un augurio di cuore per la tesi e … il resto 😉

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  10. @chicca, al posto delle mele cotte che servono in ospedale, un bel budinetto di mele è di sicuro più gustoso! sai che non sapevo niente della tua operazione? come va?
    @serenella, se la fai fammi sapere!
    @pippi, grazie! 😉

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  11. Bellini entrambi.. Sia il budino di mele che i biscottini delle 5 del mattino!!!

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  12. wow loira anche tu sei del club dei mattutini 😛

    non ho mai fatto un budino in vita mia ed il tuo m’ispira parecchio 😛

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  13. che bel budino con i pezzettoni di mela che si intravedono!
    chissa’ che buono!

    ma .. alle 5 del mattino?
    ma come fai? O_O
    io a quell’ora non riuscirei a fare neanche il caffe’..

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  14. @nello, anche per me era il primo budino! se la cosa ti spaventa inizia pure con questo che è molto semplice da fare!!!
    @benny, mi sono svegliata così presto xchè mi è venuta in mente la tesi che devo scrivere….. ed ho paura di non farcela…. anche ieri sera non riuscivo ad addormentarmi, poi però sono crollata!

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  15. bellissima ricetta ma dove trovate l’agar agar??

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  16. l’agar agar si trova solitamente nei negozi che vendono prodotti biologici (tipo il natura sì, per intenderci, ma anche negozi più piccoli). al supermercato non l’ho mai visto, purtroppo.

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