Per fortuna che i titoli dovrebbero essere corti! Ma prometto che la prossima volta che vado al corso di cucina jappo chiedo come si chiama… questa specie di zuppetta veramente buonissima, siamo rimasti entusiasti, é molto più facile da fare di quello che sembra e il risultato é ottimo!
Ingredienti per 4 porzioni:
1 panetto di tofu da circa 300 g, ma anche un po’ di più se trovate confezioni da 400 g per esempio
2 c.m. bombati di fecola di patate (katakuriko)
abbondante olio per friggere (io sempre oliva extra vergine)
5-6 shitaké secchi
1 porro (la parte bianca e la parte più tenera del verde)
1 rapa bianca grattuggiata
un po’ di zenzero fresco
Per la salsa:
-200 cl di brodo vegetale
-2 c.m. di salsa di soia
-200 ml di nihonshu (saké) di buona qualità
Procedimento:
_Mettere a sgocciolare il tofu con un piatto e un piccolo peso per fargli perdere l’acqua in eccesso.
_Tagliare il tofu in 4 parti uguali e passarlo nella fecola di patate:
_Scaldare l’olio e farci friggere il tofu per circa 1-2 minuti per lato (tutti e sei i lati: non barare!) Così formerà una bella crosticina:
_Allo stesso tempo scaldare il brodo di verdure, aggiungendoci la salsa di soia e il saké, metterci dentro il porro e i shitaké tagliati a pezzetti e far sobbollire per cuocere le verdure, il brodo così formato si restringerà, ma se comincia a avere poco liquido coprite la pentola: vi dovrà rimanere comunque un po’ di fondo, non deve asciugarsi del tutto:
_Posare un pezzo di tofu fritto in ogni piatto (fondo o ciotolina da zuppa), aggiungerci sopra lo zenzero a pezzetti, il brodo con le verdure caldo, e la rapa grattuggiata. Volendo anche un po’ di erba cipollina o spezie giapponesi (tipo peperoncino aromatizzato o pepi vari):
_La zuppa/tofu fritto fatto dall’insegnante di cucina giapponese al corso:
_Oggi vi faccio anche vedere la cuoca/insegnante, é troppo carina! E’ una giornalista appassionata di cucina che si é prestata a farci la dimostrazione sulla cucina familiare giapponese, purtroppo non ci ha detto il suo nome:
Sostieni anche tu la libera informazione!
Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Brava Pizza Pie!!!!! Che pietanza strepitosa!!! Io purtroppo non mangio fritti… comunque è meravigliosa davvero! Complimenti anche per le foto e per i corsi che segui con tanto entusiasmo! E che belli i tuoi pepi vari!!!! Sei proprio brava.
Buono sembra similissimo al tofu in salsa arame! Splendido!
Mi verrebbe da dire: very delicius 🙂 Mi stò dilettando a lasciare commenti in inglese, mi sembra di fare i compiti prima scrivo le frasi con quello che mi ricordo poi controllo con traduttore……oddio scusa la divagazione Barbara….questo tofu deve esser veramente fantastico, guardandolo mi viene un cruccio e cioè che quello che faccio io è buonissimo come sapore ma non riesco a dargli la consistenza di quello comprato e di conseguenza non credo di poterlo friggere 🙁 Anche se lo presso non rimane così compatto e non sò cosa usare!
Bravissima per tutte le foto 🙂
Grazie a tutti!
Forse Chicca potresti provare a mettere un po’ più di nigari… io proverei aggiungendo un grammo alla volta ogni volta che fai il tofu per vedere le differenze… non ho ancora mai provato a fare il tofu, ma prossimamente lo farò, appena la promozione del sito francese mi lascerà un po’ più di tempo. Mi sono anche fatta forare una scatolina da mio marito/mentore con il trapano per scolare la mappazza alla fine!
che bellissimo piatto…adoro la cucina orientale..beata te che fai i corsi!! e che carina la tua insegnate..sembra simpaticissima!! per il tofu sembra buonissimo e poi ha una crosticina super invitante…quando lo ricompro magari lo faccio 😀
Bellissimo!! Non avevo mai pensato di friggere impanando con la fecola di patate.. devo provare! Poi la combinazione salsa di soia e saké la A-D-O-R-O!!!!! Ha un profumo davvero che mi fa .. non so.. andare in estasi! Mi ricorda qualcosa che ancora non sono riuscita ad identificare.. e quando lo faccio sto un sacco di tempo ad annusare pensando cosa mi ricordi.. 🙂
Brava Pizza, complimenti per il corso, dev’essere proprio interessante!!! E grazie per la condivisione di quello che impari!!!
Non credo che sia una questione di nigari in più, io metto la dose indicata per un litro di latte e cioè circa 4/5 gr, però potrei provare ad aumentare un pochino e vedere cosa succede 😉 Voglio vedere il tuo quando lo farai, e son sicura che verrà benissimo 🙂
Su un libro fr che insegna a usare gli ingredienti jappo mi da 500 ml di latte di soia e 1 cucchiaino a caffé di nigari… che dovrebbe essere appunto circa 4 grammi… se é vero tu usi la metà della dose che mi indica la mia ricetta. Il problema dell’esagerare con il nigari é che il tofu potrebbe risultare amarognolo: bisogna provare!
Proveremo 😉
ma che bellooooooooooo…io l’ho mangiato oggi il tofu ma sinceramente il tuo ha un aspetto migliore…
Che il tofu con troppo nigari può risultare amarognolo è dir poco! Ho provato ad assaggiarlo una volta che ho fatto casino e se ci penso ancora mi vengono i brividi!
Anche me viene molto morbido, come a Chicca. Proverò a usare la dose che ci hai scritto, vediamo!
Comunque sono invidiosissima del corso di cucina japp che stai facendo, sai??? Quanto piacerebbe anche a me!
che voglia di questo tofu fritto!!!! ha una crosticina così invitante e croccantosa!!! 😀 slurp!
Eh eh TINe… se tu sapessi! Dopo aver letto il libro di Lorenzo Acerra sul cloruro di magnesio (detto anche nigari in jappo!) mi faccio dei lunghi periodi di “cura” al cloruro di magnesio! La mattina appena mi alzo oooops mezzo bicchiere di mistura fatale! E’ di un amaro terribile! Devo controllare le dosi che ho detto a Chicca, perché mi sono sbagliata con l’agar agar:
un cucchiaino da caffé di agar agar sono circa 4 grammi, ma un cucchiaino di nigari sono… devo misurarlo, quello in polvere, perché ce l’ho anche in scaglie! Poi vi dirò!
Confermo: un cucchiaino da caffé di nigari corrisponde a 4 grammi! Quindi la mia ricetta mi dice che é la dose per 500 ml di latte di soia… La mia ricetta dice di portare a bollore il latte, togliere dal fuoco e mettere il nigari a pioggia, rimestare fino a quando il latte caglierà, quindi filtrare! Proverò a farlo… mi avete fatto venire voglia forse già domani…
pizza ma sicuro che la signora sia giapponese??? a me sembra de Ostia O__o
io da un paio di mesi cerco di non friggere e spero di mantenere questa condotta per sempre 😀
cmq la ricettina mi piace moltissimo e le tue foto sono sempre perfette!! 😛
brava barbara!!!
(ma oltre all’italiano,l’inglese,il francese parli pure il giapponese???)
Purtroppo no, Nello: so solo qualche parola! Io non friggo quasi mai, infatti questa ricetta ce l’avevano data al primissimo corso che ho fatto e non l’avevo ancora fatta proprio perché non mi convinceva il fritto, e invece di mettere il mezzo litro di olio che consigliavano loro ne ho messo molto meno! Ed extravergine di oliva! Ma devo dire che é molto buono così, avevo pubblicato un’altra ricetta di tofu fritto: questa é molto meglio! E non é neanche pesante come si potrebbe pensare. Insomma un piatto da presentare se si hanno ospiti, sicuramente non da tutti i giorni.
Per le foto non é difficile: ho solo cercato di seguire i consigli di Sauro, sai quelli che ti manda quando ti iscrivi? Mi sono attrezzata con una lampada da comodino in cucina e sparo la luce sui piatti! Faccio più foto, prendendole da varie angolazioni e poi scelgo la migliore. 🙂
mi spieghi come spari la luce sul piatto???!!! O__o
che arma usi???
scherzi a parte: abbasso le armi e viva l’amore 😛
io invece per fortuna, dove ho la cucina, c’è sempre molta luce solare e le foto vengono piuttosto nitide 😀
quando farò il tofu in casa, proverò anche la tua ricetta 😛
Eh eh! La sparo con una lampadina economica! Mio marito si é intrippato male (o bene?) con quelle che fanno la cosiddetta “luce del giorno”, é vero che la sensazione é molto bella: per noi che non abbiamo la tua fortuna! Ed é anche vero che le tue foto sono belle così! E smettetela di parlarmi di tofu che ho voglia di alzarmi da qui e andare a farlo! 🙂
pizza uso la tua ricetta per salutare te e tutti gli altri, buona serata!!! 😀
vado a pappà !!!!
…e parecchio 😛
(mi tocca, dopo una giornata pesantissima)
volevo commentare la ricetta di yu (bravissima come sempre) per completare il giro, ma dalla foto ho visto cose viola e radicchiose ed ho evitato, sinò pens o’ sapor du’ radicchio e nun magno cchiù 🙁
ciaooooo
Buonanotte Nello: a domani!
pizza ma non vado a dormì vado a magnà O__o
volevo rispondere e commentare in francese e in inglese, ma non ce la faccio 🙁
a domani 😛
Si: avevo capito, ma ho saltato un passaggio, invece di dirti buon appetito e buona notte sono andata direttamente alla nanna. Sarà perché sono stanca io! Ma comunque anche buon appetito!
E’ tardi: mangia leggero altrimenti ti rovini il sonno! 🙂
Grazie Barbara per la consulenza! Anche io ho il nigari in scaglie, non in polvere.
Senti, ma perché te lo bevi la mattina? Che razza di proprietà può avere un sale? Mmmh, devo studiare le proprietà del magnesio.
questo sì che è un piattino da farmi girar la testa!
Per TINe… non riesco a riassumerti tutto il libro, ma se ti capita ti consiglio di leggerlo… anni fà facevo delle cure di magnesio durante l’estate perché avevo la pressione bassa, poi ho letto il libro, secondo il quale una buona parte delle persone oggi hanno la possibilità di essere in carenza di cloruro di magnesio, allora ho provato a prenderlo e devo dire che mi sento meglio…
Per Chicca: ho provato a fare il tofu con il latte di soia già pronto, ti confermo che ho usato 2 c.c. di nigari per un litro di latte e ho anche comprato un termometro per misurare la temperatura, di quelli da cucina ovviamente, perché Aldo nella sua ricetta dice che bisogna mettere il nigari quando il latte é a 90°, mentre la ricetta che ho io sul libro francese dice che appena il latte bolle bisogna togliere la pentola dal fuoco e mettere il nigari. Infatti dopo adeguata spremitura e pressatura mi é venuto un bel po’ più consistente, non ancora perfetto ma più compatto e meno morbido/sbricioloso. Ciao