Continua la saga de: “Svuotiamo la Dispensa”, con questa Cecina (nome che preferisco a Farinata) molto semplice.
Per farla ho seguito la ricetta di MentaMarina e per fortuna (chiamiamola pure tecnica sopraffina … (???) 😉 ) è venuto un buon risultato.
Ingredienti per la pastella:
Farina di Ceci (1 bicchiere e mezzo)
Acqua (1 bicchiere circa)
Un cucchiaio d’olio ExtraVergine
Un cucchiaino di curcuma (facoltativo)
Per il condimento:
Mezza cipolla
Una patata grossa
Uno zucchino
Funghi secchi (15-20 g)
Olio
Acqua di ammollo dei funghi.
Procedimento:
La pastella andrebbe preparata qualche ora prima, ma anche mezz’ora basterà.
In una ciotola, versare la farina di ceci e l’acqua; mescolare fino a far assorbire tutti i grumi e in ultimo aggiungere un cucchiaio d’olio. Lasciar riposare il composto per un po’ (un’ora o due bastano). Dev’essere corposo tendente al liquido.
Affettare la cipolla e farla soffriggere in un po’d’olio in padella antiaderente. Poi ridurre la patata in cubetti, aggiungerla alla cipolla assieme a un dito d’acqua, e coprire. Fuoco: medio.
Intanto, affettare anche lo zucchino e dopo 8-10 minuti aggiungerlo alla patata. In ultimo vanno aggiunti i funghi già messi in ammollo e tagliati sottili.
Quando le verdure sono cotte, aggiungerle alla pastella. Si può mettere la curcuma, per dare un colore più vivace e un sapore più delicato.
Nella stessa padella delle patate, mettere un cucchiaio d’olio e far scaldare un minuto, dopodichè aggiungere il composto verdure+pastella e spargere bene su tutta la larghezza della padella con l’aiuto di un mestolo. Coprire e lasciar cuocere a fuoco sempre medio per dieci minuti. Quando è cotta, va girata dall’altra parte. Per evitare pasticci, potete tagliarla in 4 (non usate metalli taglienti sul materiale antiaderente) e girare ogni quarto con una paletta di plastica o legno. Far cuocere ancora una decina di minuti e infine servire.
Gustosa!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
gustosissima direi!!!
Che sia cecina o farinata sempre buonissima è 🙂
voto per chicca! come la chiami chiami sempre splendore di natura è!
Che fameeeeeeeeeeeeeeeeee
Pefetta!!!!!!!!!!!!!! 😀
Grazie a tutti! Il ripieno poi è spettacolare anche da mangiare da solo, non pensavo!
Buona la torta di ceci (né cecina né farinata, da me si chiama così 😉 )! Sai che forse la mangio già stasera, se a mia madre le prende lo spunto di farla (ne parlava proprio 5 minuti fa…)?
La tua sembra davvero bella e succulenta, e il condimento mi ispira proprio tanto! (ci credo che è buono da mangiarsi da solo 🙂 )
Grazie dell’idea e un abbraccione
Giulia
semplicissima e gustosissima, chapeau!
Ottima la preparazione e anche il nome è carino! 🙂
Bravissimo!! L’altra sera ho provato a farla con sole cipolle e non sono riuscita a cuocerla! Eppure altre volte mi era venuta, forse era troppo acquosa… tu sei stato proprio bravo
buonissima 😀
anche se non l’ho mai fatta, immagino il sapore 😀
bravo Carlo
W GOLLUM O__o
Ha un aspetto favoloso, immagino sia deliziosa !
mi piace tantissimo la farinata! e questa sembra davvero.. come dire… SBAV-SBAV! 😀
Grazie a tutti!
Giulia, hai provato il condimento??
Pippi, sì forse era troppo acquosa, io sono stato molto attento all’acqua che ho aggiunto. Il mio sesto senso non sbaglia mai 😀
Nello, questa era la cecina di Gollum! (?)
Miki, pensa che ho sbavato sulla fotocamera mentre facevo le foto! 😀
Concordo con Chicca!!!
Dev’essere senz’altro super,ma per favore chiamala SOLO ed ESCLUSIVAMENTE cecina peché la farinata ,la signora farinata, è proprio tutt’altra cosa.
Salve Giuseppe,
a dire il vero, sia Cecina, che Farinata sono in realtà la stessa cosa. Il nome cambia a seconda della zona in cui viene preparata, ma gli ingredienti sono sostanzialmente gli stessi.
In altre zone si chiama anche “Calda” oppure le persone più anziane la chiamano “cinque e cinque” in ricordo di quando ai loro tempi si comprava la ancora classica focaccia ripiena di “calda” e che costava appunto 5 centesimi una e 5 centesimi l’altra (appunto “cinque e cinque”…
Io che sono crecsiuto a Viareggio trovo più naturale chiamarla “Cecina” mentre Renata che è cresciuta a Marina di Massa, la chiama naturalmente “Calda calda”…
Cambia poco, è buona comunque tu la chiami e ci sono forni che la fanno veramente ottima da sarzana a Viareggio!
🙂
Lode al Dio della Farinata! O, Dio della Farinata, ti prego perdonami se ho osato paragonare il mio oltraggioso esperimento alla tua fragranza e croccante scioglievolezza!