Broccoli affogati

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I broccoli affogati sono un contorno tipico della cucina siciliana, ed in particolar modo della mia Catania. A Natale sulla tavola imbandita non mancano mai!
I “rocculi affucati”, così si chiamano in dialetto catanese, sono molto facili da preparare. I “rocculi” siciliani sono una varietà particolare di broccoli, con le infiorescenze a gruppetti piccoli e teneri, molto più buoni. Non avendoli qui mi sono accontentata del classico broccolo più insipidino anche se alla fine con questa ricetta è diventato molto più buono ed è piaciuto tanto anche a mio marito, che per i broccoli non va matto.
Ingredienti:
300 gr. di cimette di broccoli già pulite
1 cipolla rossa
una decina di olive nere (o verdi se non le avete)
3 cucchiai di olio e.v.o
1 bicchiere di vino rosso
sale
pepe
peperoncino.
Procedimento:
In una padella disponete i broccoli, sopra questi cospargete la cipolla affettata, le olive private del nocciolo e tagliuzzate, sale, pepe, peperoncino, un goccio d’acqua (pochissima o niente perchè i broccoli devono soffriggere) e l’olio, lasciando cuocere il tutto a fuoco molto basso.
A metà cottura, quando i  broccoli saranno un pò più teneri aggiungete 1 bicchiere di vino rosso e lasciate completare la cottura girando ogni tanto i vostri broccoli.  Si possono servire sia tiepidi che freddi. Ottimo contorno che a me piace tanto anche come condimento per la pasta.

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Piatto semplice ma gustosissimo, anche se ai broccoli preferisco il cavolfiore affogato,  quando mia madre mi faceva trovare questo piatto al ritorno da scuola  o da lavoro  per me era una grande festa, una sorpresa, un regalo, perchè mi piace tantissimo… peccato che qui il cavolfiore siciliano non riesca a trovarlo.
Da noi, in dialetto si chiama “bastaddu” e il piatto quindi prende il nome di “Bastaddu affucatu”, questo cavolfiore ha le infiorescenze viola. Nella padella si dispone a strati, prima il cavolfiore, poi cipolla, olive e poi di nuovo cavolfiore ripetendo la sequenza fino ad esaurire gli ingredienti.
A Natale, scenderò giù e sicuramente mia madre lo preparerà vegan per me (perchè la ricetta originale prevede l’uso di pecorino o parmigiano in scaglie) che goduriaaa!!!
Questo è il cavolfiore siciliano “u bastaddu”

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e questi i broccoli “i rocculi”

broccoli siciliani

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Da palermitano capisco la mancanza dei broccoli siciliani! Buona la ricetta…mi hai dato l’idea per fare la pasta “chi vrocculi arriminata”. la faccio e la posto! per il resto strepitosa come sempre Concita!

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  2. booooni!!!! ‘affogati’ così non l’ho mai provati…broccoli per tutti!!! 😀

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  3. ma che modo originale di cuocerlo! dev’essere buonissimo: il mio prossimo broccolo (lombardo, sigh) finirà così.

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  4. Buonissimo!!! Aggiudicato per Natale!!!!!!

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  5. questa ricetta è stata una gioia per le mie orecchie con tutto questo dialetto, i miei sono originari di un paesino ai piedi dell’etna..ed io mi sento siciliana in tutto e per tutto! dal primo giorno che ho visto le tue ricette ho pensato “non solo è una chef meravigliosa..ma iè macari catanisi!!”

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  6. La Natura è stupenda! Ma guarda questo cavolfiore.. sembra un cropcircle!
    A volte mi piange il cuore tagliare certe piante così belle, mi sembra di essere sacrilega…
    Complimenti per tutto, come sempre Concita!

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  7. il bastaddu non lo conoscevo… altro ingrediente da andare a scovare!
    Belle ricetta e immagino i sapori.

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  8. che bella ricetta semplice ma gustosa!!me la salvo che quest’anno ho piantato parecchi broccoli 😀

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  9. che bella la sicilia e che bella catania (che però non ho mai visto di persona). Grazie concita per tutto, anche per averci raccontato la tradizione della tua magnifica terra. Mi piace come chiamate il cavolfiore…io però ci chiamarei qualcun’altro così… :mrgreen:

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  10. ma che bella questa ricettina!!
    un modo diverso per fare i broccoli!!!
    bellissimo!!
    appena posso….la faccio!!!!
    +mmmmmmm

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  11. questi broccoli sembrano fiori! per fortuna che almeno il tipo verde qui da noi ci arriva! Ma quello fucsia è davvero magnifico!
    Bella anche la ricetta, soprattutto gustata con il condimento dei nomi siculi!
    grazie a te riemergono dei flashback della mia infanzia catanese, grazie!

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  12. bella davvero questa idea per i broccoli!! bellissima anche la foto del cavolo viola: avevo qualcosa di simile ma l’avevo comprato al vivaio come fiore!!

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  13. Bellissimi e facilissimi! I broccoli che ho in frigo (anche se non sono quelli siciliani, aimè) faranno questa fine!! 🙂

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  14. Che buoni Concita, come ti capisco quando sono in Sicilia, sopratutto nel periodo invernale, è uno spettacolo vedere le verdure che si trovano che noi nordisti manco ci sognamo! Ho mangiato più volte quel bel broccolo fucsia e anche i “brocculeddi” nel messinese li chiamano così 🙂 Oggi ho raccolto i miei 2 primi cavolfiori che vedrete magari domani, peccato che durano poco 🙁 ne ho solo 10! Ciao tesoro
    P.s.: se tutto va bene scendiamo a Natale mi piacerebbe venire a Catania (che non ho mai visto)!

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  15. Forse sono ripetitiva, ma dopo una giornata piena e al ritorno da scuola che purtroppo non mi entusiasma più… forse per la stanchezza, forse perchè pensavo di apprendere più tecniche… è una gioia leggere i vostri messaggi. Vi ringrazio tantissimo, per tutto quel che avete detto 🙂
    Mirko che bella Palermo… un giorno ci ritornerò soprattutto per vedere Monreale che purtroppo non ho avuto occasione di visitare.
    Babyjei, MentaMarina, Prumiao provateli, sono molto saporiti!
    Evelyne, grazie… è vero la natura è stupendissima, ci sono forme e colori meravigliosi.
    Gamila, provalo e fammi sapere 😉
    Susi se provi a chiedere in un negozio di ortofrutta un “bastaddu” fallo solo se sei a Catania… mio marito che è di Enna, quindi siciliano non conosce il cavolfiore con questo nome.
    Nello grazie come sempre! E’ vero “bastaddu” è un nome che ha generato non poche risate. A Catania c’era un tizio che quando per strada gridava per vendere i cavolfiori che trasportava sulla sua motoape diceva a tutti cosi: Bastadddiii!!!! Accattativilli i bastaddi, bastadddiiii!!! Non si capiva se in quel modo lì ci chiamava le persone o i cavolfiori, ma la gente a sentirlo rideva e continuava a ridere.
    Grazie mille a Chiaretta, MariaGrazia, Silvia D e Loira, leggere i vostri commenti che non mancano mai mi fa sentire il vostro affetto.
    Chicca, anche se non sei siciliana, mi accorgo che nutri tanto amore per la mia terra, che bello tutto ciò. Io starò pochissimi giorni, dal 20 al 27 dicembre. Chissà se potremo vederci? Lo so sono pochi pochi i gg. ma sempre meglio di niente. Negli ultimi tre anni sono andata giù solo in estate, e poterci andare quest’inverno sarà bellissimo così potrò coccolare i miei nipotini.
    Un bacione a tutti!

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  16. Ciao cara! Li sto facendo per la cena con i miei genitori di stasera!

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  17. aaaaaaaaaaah in quei giorni che non mi si vedevan le ricette mi son persa anche questa!|!!menomale che loira ha messo il link 🙂
    caspita,se l’avessi vista ieri l’altro l’avrei fatta coi broccoletti calabresi,che sono uguali ai siculi,che mio babbo aveva raccolto apposta per me :)ma di sicuro ci faccio la pasta come loira 🙂 🙂 🙂

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  18. Farfallina Blu 15 Marzo 2010, 00:53

    scusate la domanda magari ingenua…

    ma in sicilia ci sono broccoli viola??
    Perché nella vicina calabria non li ho mai visti?
    Sto facendo una figuraccia vero? :/

    grazie

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  19. Si Farfallina Blu, in Sicilia ci sono i cavolfiori viola 😉

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  20. Sono appena rientrata dal viaggio in sicilia che faccio almeno due volte l’anno!!!(fa vene al cuore e allo spirito)
    Il cavolo viola? Che dire!!!
    I miei amici mi prendono in giro perchè al ritorno, nella mia valigia, non mancano mai!
    Non è un ortaggio, è un bouchet di fiori!!!
    Che bella Catania…che bella la Sicilia!!!

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  21. E’ sempre sorprendente come non esista il dialetto siciliano, ma i dialetti siciliani. E pure le verdure sono diverse da una zona all’altra. Il cavolfiore viola qui da me (vivo nel palermitano) non è affatto così comune. E non ho mai sentito chiamare bastaddu un cavolfiore. :)) I nostri sono verdi e molto saporiti, perfino dolci a volte. I broccoletti invece al mio paese li chiamiamo sparaceddri. Ma guarda, basta spostarsi di qualche chilometro…e cambia tutto il vocabolario. Per non parlare dell’accento. Non so a te, ma a me fa ridere, quando addirittura non mi infastidisce, quel siciliano stereotipato, finto e inesistente che usano nei film e telefilm, lontano mille miglia dai veri e vari dialetti e accenti siciliani che possono essere ascoltati nella nostra bella isola. Sarà che io ho studiato lingua e letteratura siciliana all’università, e quindi ne ho una concezione tanto diversa da quella di registi e sceneggiatori italiani, ma proprio quella superficialità nel trattare la nostra lingua la trovo irriguardosa.
    Oddio, ho scritto un trattato e invece volevo solo dirti che domani provo a fare gli sparaceddri così. Qui facciamo affucatu il cavolfiore (che però chiamiamo brocculu) e non mettiamo il vino.
    Ti farò sapere le mie impressioni.
    A presto,
    Rosa

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