Premetto che non capisco perchè la mia marmellata di mele cotogne viene chiara, mentre quelle delle mie amiche vengono quasi rossastre. Qualcuno è così gentile da farmi comprendere il motivo di ciò??? Va bhè, comunque è buonissima lo stesso e ve la posto!
Ingredienti:
1 Kg di mele cotogne
750 gr di zucchero di canna bio
Procedimento:
Sbucciare, tagliare a spicchi le mele e lavarle per bene. Metterle in una casseruola, coprirle di acqua e farle cuocere per una buona mezz’ora o almeno fino a quando non diventano morbide.
Passarle al setaccio
A questo punto pesate il composto, a me pesava esattamente un chilo e ho aggiunto 750 gr di zucchero di canna. Ho rimesso il composto sul fuoco e lasciato cuocere per mezz’ora, fate la prova cucchiaio, se il composto non scivola e si attacca al cucchiaio la marmellata è pronta.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
O_O!
Paolettaaaaaaaaaaaaaaa, sai che proprio l’altro giorno una vicina di casa mi ha regalato un vasetto di marmellata di mele cotogne, non l’avevo mai mangiata è buonissima e me la stò pappando a colazione, anche quella che hanno dato a me è rosata, secondo me può dipendere dai tempi di cottura più o meno lunghi, se mi ricordo chiedo quanto è stata cotta 😉 Ciao carissima buona domenica!
Ciao Paoletta, che buona la marmellata di cotogne! Anche la mia mamma la fa sempre e a volte le viene chiara a volte scura… io credo possa dipendere dalla cottura dello zucchero: tu hai prima cotto le cotogne e poi hai messo lo zucchero, magari se lo zucchero lo aggiungi alle mele molto prima si caramella e da il colore ambrato. Questa ovviamente è solo una supposizione…
Ciao Manuel!!!!
Chiedi chiedi Chicca! un bacio e buona domenica anche a te!
Ciao Ila! Sai che forse è una giusta supposizione? Aspettiamo altri pareri! 🙂
Ammirazione pura!! 😀
Pippi tesoro!!!!!!!!! Esagerataaaaaaaaaaa
che buona la cotognataaaaaaaaaaaa!!!!alla mia mamma viene rosata…..ma non so da cosa dipenda!!!!!lei xò usa lo zucchero bianco…..le chiederò se usa un qualche “trucchetto”per colorarla…..
In realtà è normale che venga di questo colore!
ciao, a parte che dall’aspetto sembra veramente molto buona. Credo però che il colore, come dice Ila, dipenda dalla cottura. Strano, perchè a me quando metto lo zucchero di canna viene sempre più scura di come la fanno gli altri, poi la faccio cuocere per circa due ore. Ma come hai detto l’importante è che sia buona.
ciao ciao
Brava Paola! Sul colore credo abbia ragione Ila. E poi le cotogne non sono rosse, quindi questo è il colore più naturale che possa venirti. Se avessi usato zucchero di canna integrale, forse ti sarebbe venuta addirittura marrone! 😉
dipende dallo colore dello zucchero…comunque faccio marmellate con tutti i frutti e 750gr per kg di polpa non l’ho mai messo..ciao Virginia
wow, che tempismo. Ho comprato le mie prime mele cotogne l’altro giorno. Sono solo poche ma non sapevo proprio come farle. Mi son detta, dovro’ chiedere nel blog qualche ricetta. Ed ecco che arriva Paola 🙂 Mi sa che stasera le metto a bollire e domani la marmellata la uso per farci lo strudel di mele 🙂 Grazie!!
Buonissima!! Questa la faceva sempre mia nonna e io ci andavo matta 🙂
mannagg’.. ho lasciato un mess prima ma dev’essere sparito nei meandri del web… vabbè, il succo era più o meno :grande paolaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!
😀
ohhh paola perchè mi fai questo??? oltre le tue ricette, quando intravedo la cucina nelle tue foto…mi fai stare male….perchè voglio essere lì e non posso (almeno adesso) voglio stare nella tua cucina!!!!! e voglio mangiare la tua marmellata, i tuoi fichi, le tue melanzane, le tue focacce..voglio tutto tutto tutto ( oh mamma forse è meglio che non vengo, sennò ti svuoto il trullo)
A proposito di trulli…ho sempre voluto andare a vederli da vicino ma non c’è mai stata la possibilità 🙁 ogni volta che scendo giù è solo per pochi giorni e c’è a malapena il tempo per andare a salutare i parenti…e così le gite fuori porta me le sogno!
ma che meraviglia, senza pectine o addensanti vari! bella bella… e soprattutto grazie per il trucco-cucchiaio!
Grazie a tutti e buona domenica!
@Virginia: perchè, tu quanto zucchero metti? Di solito se ne usa addirittura in uguale quantità rispetto alla frutta, ho ridotto io la dose!
@babi: c’è feeling, c’è feeling!
Ciao Francyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy
@Nello: l’invito sarà sempre valido, dipende solo da te!
@Fairy: questo vale anche per te!
@grazie a te Silviotta!
Ciao Paoletta anch’io non uso mai così tanto zucchero, di solito quando ne uso tanto metto 400gr ogni chilo di frutta, in quella di fragole fatta in primavera ne ho messo 350gr. La prossima che faccio sarà quella di kiwi e voglio provare la versione di Milly con succo di mela al posto dello zucchero………………….ciao tesoro buona domenica 😛
Ciao Chiccola! 🙂
sai, io penso che la marmellata se non la si fa con la quantità di zucchero adeguata, sa solo di frutta cotta !
Per una volta dissento, non è vero credimi prova, se la frutta è bella matura è anche dolce….vabbe dai vorrà dire che a Natale ti porterò un vasetto delle mie marmellate poi mi dirai 😉
@ Paola…no, non sono d’accordo. a me le marmellate piaciono persino amare. la frutta rilascia il suo zucchero e messo in grandi quantità si sente “solo” lo zucchero.(cioè quello che hai inserito + quello rilasciato)di solito metto 150gr di zucchero semolato per kg di polpa ed arrivo a 300 solo per le amarene…la frutta rilascia il proprio zucchero in base al tempo di cottura..più la cuoci e più ne rilascia..finisco le cotture a bagnomaria…
Virginia diciamo che è una questione di gusti, ma amare come si conserva la marmellata, lo zucchero fa da conservante! MI spieghi il perchè della cottura a vapore? Per sterilizzare?
@Chicca: lo zucchero aggiunto conserva benissimo, faccio marmellate da anni e regalo i vasetti per natale (il consumismo festaiolo non mi corrompe , nei miei confronti, invece , sono molto più generosa…sic!)es:tra un po’ avremo le arance..per un kg di polpa metto 150gr di zucchero , fuoco basso , poi dopo 1/2ora aggiungo lo zucchero e le scorzette di arancia tagliate sottili, ancora fuoco per 1/2 ora ed assaggio . prova della paletta e se è ancora liquida la passo in una ciotola d’acciaio che porrò su di una pentola in piena ebollizione… coperchio …e lascerò fino a quando non è pronta. nei vasetti e poi a bagno maria. portare ad ebollizione e mantenere il bollore per 5 minuti.togliere i vasetti e lasciarli capovolti per una notte.
grazie Virginia per i tuoi consigli, proverò a farla così la prossima volta!
Ciao!
forse ti viene rossastra perchè le sbucci!!…noi non le sbucciamo ..è squisita comunque…com un po’ meno lavoro!!
L’ho fatta oggi !!! Ho sbucciato le mele, ho aggiunto lo zucchero di canna (ma poco pero’ ) e le ho poi triturate nel robot da cucina, che non ho il passaverdura… Che Buona !!!! Ne ho usata la meta’ per spalmarla alla base dello strudel di mele, perfetto !! Il resto me la mangero’ come marmellata nei prossimi giorni.. PS A me e’ venuta un po’ piu’ scura di colore, chissa’ se scopriremo come mai a te viene chiara.. bel mistero 🙂 Grazie
Dev’essere buona questa marmellata! Ma ho quasi finito le mele cotogne con la torta di Bucciadarancia (che era veramente buona e mi è durata una settimana, perché io i dolci li mangio con calma a colazione)… A proposito, confermami questo: per aprirle ci vuole un’ascia? o mi sono capitate le uniche mele cotogne a struttura d’acciaio della stagione?
😉
Bene Babi!!!!
Mariagrazia anche io ho fatto fatica!!!!!!!!!!!!! Sono dureeeeeeee
@Mariagrazia: quest’anno non sono riuscita a fare nulla, ma ogni autunno mi faccio venire un callo 😛
@Paola: il colore rosso è determinato da alcuni composti che, reagendo con l’ossigeno atmosferico – cioè ossidandosi – cambiano colore. Non ti so dire esattamente quali sono nelle mele cotogne, per esempio nei carciofi e nelle mele ci sono sostanze dette ‘chinoni’ che, combinandosi con l’ossigendo dell’aria, fanno virare il colore allo scuro. Spruzzando col limone, che è un riducente/antiossidante, la reazione non avviene/è impedita e il cibo resta chiaro. Se tu non hai usato limone, forse dipende dalla concentrazione delle sostanze in questione nella tua varietà. La mia marmellata è sempre stata rossiccia! Ti chiederò un innesto..mtc, Anna
io penso che dipenda anche dal calore: una cottura impaurita? (a fiamma bassa) o il contenitore.
Ciao; la variazione di colore, a parità di procedimento nel fare la marmellata, deriva dall’usare mela cotogna (marmellata giallastra) o pera cotogna (marmellata rossiccia).
Il colore dipende dalla cottura: più prolunghi i tempi più diventa rossa. Te lo dico con certezza perchè io la preparo con soli 50 g di zucchero per kg di frutta e diventa comunque molto colorata… e buonissima!!
Ciao a tutti. Penso che la ricetta tradizionale tramandata dalla mia mamma sia molto facile, rapida e per nulla faticosa: le mele cotogne vanno bollite per 10-15 minuti INTERE . Quando cominciano a spaccarsi si tolgono dal fuoco e si lasciano intiepidire. Poi si tagliano a pezzetti eliminando i torsoli, MA TENENDO LA BUCCIA, che è la parte più ricca di pectina. Si pesano da pulite e si aggiunge lo stesso peso di zucchero. La mamma passava le mele col passaverdura, io che ho meno pazienza frullo tutto col mixer nella pentola . Si fa bollire per una decina di minuti ….ed è pronta! Il colore credo dipenda dal grado di maturazione delle mele. Comunque tagliarle da crude e, peggio ancora, sbucciarle, è faticoso e non necessario! Buon lavoro!
Allora a me verrà sempre gialla perchè quando comincia a bollire anche se a fuoco basso schizza dapertutto e mi scotto così spengo poco dopo dopo aver aggiunto la pectina.
Ah, dimenticavo… per quelle mele cotogne un pò meno bitorzolute usate il pela patate per sbucciarle e non farete alcuna fatica.
@Ste: esiste la pera cotogna?????
@meli: grazie dell’idea, quest’anno la farò così!
Cara Meli, ho appena finito la mia marmellata di cotogne e l’ho fatta seguendo la ricetta della tua mamma, davvero facile e veloce, grazie!
Sono contenta di essere stata utile! In Sicilia, terra d’origine di mia mamma, si fanno anche le cotognate: in pratica si mette un po’ di marmellata in formine di coccio o di allumino simili a quelle che si usavano da bambini per giocare con la sabbia, e …si mettono ad asciugare al sole! Si ottengono delle piccole forme la cui consistenza le rende facili da mangiare a morsi tenendole in mano. I miei figli ne vanno matti. Peccato che il sole della Sicilia sia più unico che raro.
Esistono anche le pere cotogne, usandole al posto delle mele il risultato è simile. Forse sono più chiare, ma il sapore è lo stesso.
Cari saluti.
Ciao, il trucco per pelarle facilmente e tagliarle in 4 parti e farle bollire in acqua e succo di limone per circa 30 mm. In questo modo si ammorbidisco e prendono quel fantastico aroma naturale di limone che la rende irresistibile. Per addensarla e conservarla meglio io ho messo fruttosio anziché zucchero. Per il sottovuoto basta mettere i barattoli ben lavati in forno prima di riempirli con la
marmellata bollente lasciarlo raffreddare capovolti nel forno tiepido ma spento. Anche a me e’ venuta giallastra e non rosata. Credo dipenda
Scusate, qualcuno sa quanto costa un Kg di mele cotogne?
Non ho mai fatto questa marmellata, ma adesso la curiosità è tanta. Volevo sapere che differenza c’è tra lo zucchero di canna e quello bianco, vanno rispettati gli stessi pesi, e cambia qualcosa come sapore? Grazie
per farla diventare rossa si mettono i semi in una pezza di lino , si chiudono e si mettono a cuocere assieme alle mele, lo zucchero, metà peso per 1 kg ,il limone e se non lascia acqua alla cottura aggiungerne un pò (mezza tazzina o più)
Lessare le mele cotogne significa farle perdere intanto parte delle proprietà naturali e poi anche parte del’aroma che, invece si manterranno se si procederà soltanto a sbucciare le mele cotogne, passarle con un robot per sminuzzarne la pasta e metterle a cuocere insieme con lo zucchero. In tal modo alla fine si otterrà anche un colore più caldo. Semplice no? Buon appetito. Salvatore
Adoro la mermellata di mela cotogna, ne ho appena preparato un bel pentolone. Anche a me è capitato in passato di avere una marmellata pallida dall’aspetto poco invitante, poi ho capito dov’era l’errore : non bisogna aggiungere succo di limone. L’ossidazione naturale della cotogna, conferisce quel meraviglioso colore ambra dorato e intensifica anche il profumo della confettura.
Provato ora per la prima volta, ho messo le mele nella pentola a pressione con un filo l’acqua, ho abbassato l’intensità del calore (ho un piano ad induzione) in modo di tenere la pentola al limite del fiscio, dopo 20 minuti ho spento e lasciato lì fino a quando la pressione interna mi ha permesso di aprirla senza svaporare.
L’lo “passata” con un minipimer, su una quantità di 1,2 kg di cotogne cotte ho aggiunto 200gr di MIELE d’acacia ed altrettanti di zucchero INTEGRALE DI CANNA.
Fatto riprendere il bollore e messo nei vasetti a testa in giù avvolti da coperte.
Il gusto ed il profumo richiamano nettamente la cotogna senza che lo zucchero alteri eccessivamente tutto.
NIENTE ZUCCHERO BIANCO perchè sembra essere nocivo, così come lo zucchero GREZZO DI CANNA, a differenza di quello integrale e del miele.
Ciao Roberto,
il miele non è un alimento vegano. Ti suggerisco al proposito la lettura di questo articolo
http://www.promiseland.it/2001/02/21/vegani-miele-e-api/ 😉
Abbiamo fatto la marmellata di pere cotogne non avendo peró tolto la buccia, ma ci siamo limitati a lavare bene le pere cotogne e togliere la peluria
La nostra marmellata é diventata rossa
Allora quando vedo la marmellata gialla vuol dire che le pere o le mele Cogne sono state private della sua buccia prima di essere ridotta a piccoli pezzi e fatta bollire??????
Sergio
le bucce non vanno tolte, così resta rossa
L’ho fatta ieri sera, NON HO SBUCCIATO le mele cotogne e l’ho cotta per molte ore. Ed e’ rimasta gialla! Mentre una volta precedente mi era venuta rossa (e le avevo sbucciate!) Quindi qual’e’ la differenza?!? Forse mi e’ rmasta comunque troppo liquida stavolta epoco gelatinasoa? Non capisco.