Per non chiamarle sempre polpette, ma quello sono. Invece il tofu l’ho cotto alla maniera del regno di mezzo, sempre dal solito libretto di ricette cinesi… (ah, la tovaglia è sempre la stessa sì: è plastificata, dopo aver mangiato o cucinato basta un colpo di spugna ed è pulita).
Ingredienti:
100 g di piselli spezzati messi a bagno per 1 notte
100 g di lenticchie
2 cucchiai di fecola
pangrattato
prezzemolo
olio di semi
passata di pomodoro
sale, pepe
olio di semi di zucca (lo so, non è molto diffuso)
3 hg circa di tofu compatto, da tagliare a fette
curry
1 punta di coltello di aglio in polvere (o 1 aglio schiacciato)
1/2 bicchierino di sherry o brandy
fecola o amido di mais
Procedimento:
Mettete a bollire una pentola di acqua, quando bolle versateci i piselli, fate andare per 1 ora. Poi mettete le lenticchie e continuate la cottura ancora 1/2 ora, assaggiate se i legumi sono cotti, spegnete, sale e pepe a piacere. Scolate l’eventuale acqua rimasta, poi spolverizzate con prezzemolo, aggiungete la fecola e lavorate un po’ l’impasto. Rimarrà granuloso, vi avverto. Cercate comunque di formare delle polp… ehm crocchette, passatele nel pan grattato e friggete in padella (o nel wok, o nella friggitrice) per 7-8 minuti. Se usate la padella, girate a metà cottura. Mescolate la passata con 1 pizzico di sale e l’olio di semi di zucca, se riuscite a rimediarlo, che si sposa benissimo con le lenticchie. Passate il tofu nella fecola, e lasciatelo da parte. Scaldate l’olio in una padella o nel wok, versateci il curry (quanto, a seconda del vostro gusto) l’aglio, 1 pizzico di sale, e fate soffriggere qualche istante. Sfumate con lo sherry, e metteteci il tofu. Fate cuocere 1-2 minuti, girando 1 volta, e servite subito.
Abbinamento:
Un bianco di Torgiano, o – meglio – un Frascati.
La mia reginetta Emily, primogenita, due anni a luglio. Ultimamente è un po’ prepotentella, eppure la vizio di coccoline tantissimo…
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Ma che meraviglia, consigli pure il vino! E che bella Emily!
Mi piace “il regno di mezzo” 🙂 Sei troppo forte 🙂 Ale in un post di qualche tempo fa, che forse non hai visto, ti avevo scritto che l’olio di semi di zucca lo trovi anche alla Tibiona senza dover andare in Austria 🙂 Mi fan venire una gran fame questo bel piatto! Mi spupazzerei un po’ Emily 🙂
Ma che pagliacciona 🙂 Emily, non tu, ehhhhh
Chicca, sì, ho letto. Bè, finché avrò l’opportunità, anche pagandolo tredici euro al litro, preferisco prenderlo su, che lo compro direttamente dal produttore.
Ma come, Emily è una vera signora! 😀
Sarebbe la fidanzata ideale del mio polpettone Arturo..due pascià!!!!!!!!!!!!
Bellissima ricetta, brava Vale, proverò anche io a cuocere il tofu in questo modo…
Mi piacciono un sacco le tue ricette accompagnate dalle foto dei tuoi gattini: io adoro i gatti, ma purtroppo non ne ho nessuno che mi faccia compagnia, almeno per ora… 😉
eheheh… niente da dire, madame si stende in lungo per posare il pelo solo sul (tappeto) persiano…. 😀 😀 😀
Ciao Vale, quando leggo le tue ricette mi vien sempre il sorriso sulle labbra (e non per le tue ricette eh?! ma per tutti i commenti che fai!!!). Io di gatti ne ho due a casa mia e un cane (che prima o poi vi farò conoscere) e da qualche giorno stiamo pensando di adottarne uno da portare a casa di Sandro, visto che ormai sono più i giorni che sto da lui di quelli che sto a casa mia! Ed io senza animali non posso vivere! 🙂
Ciao Vale, che cibo apetitoso, mi sa di cena da tv o libro, insomma dove ti puoi riempire la mano di sugo!!!! Splendido il gatto, credo che i gatti siano essere illuminati, i gatti di casa nostra, Patata e Piragno, dormono tutto il dì, sui divani o sul lettone, mangiano in abbondanza quando vogliono, e mi tocca pure andare in macelleria (un’esperienza traumatica ogni volta!), giocano ad oltranza, e vengono puntualmente asfissiati di coccole, serviti e riveriti, nostri signori e padroni!!!!
Elettra, grazie: io non potrei vivere senza di loro, fanno parte della mia vita, e mi viene naturale integrare le loro foto e storie in quello che scrivo.
Silvia: prima o poi mi riempirò casa di tappeti… quello lì me lo ha rimediato mia madre, è un piccolo tappetino e l’ho messo davanti alla finestra perché a loro piace appagnottarsi lì e guardare fuori, che c’è la selva del Parco Borghese, e guardano gli uccellini. È stato un “regalo” provvidenziale perché il pavimento qui è sempre freddo, e a loro non piace poggiare il sederino sul freddo (sì, viziaaaaaatiiii).
Loira, grazie! Quello che dici è molto incoraggiante. Da che mi ricordo ho sempre usato l’umorismo per comunicare, ma non sempre le persone lo capiscono… Quando faccio sorridere qualcuno, sento che ho svolto bene il mio compito.
Barbara, anche io di tanto in tanto devo prendere della carne per loro, per non fargli mangiare sempre crocchi… ed è traumatico pure per me. Che poi in realtà di solito prendo gli scarti e le interiora +_+
Sai – sapete che non riesco più nemmeno a pensare di aver mangiato carne, un tempo? Insomma, non voglio essere polemica o attaccare gli onnivori, per carità. È che irei, leggendo un libro, a un certo punto un personaggio tornava a casa a pranzo e la moglie gli aveva preparato la gallina lessa ripiena. Io ho immagginato la carne fra i denti, e mi è venuto un fastidio, che sono dovuta andare a lavarli (sì, sono pazza)…
Questa mi era sfuggita! Come ti sono venute bene le polpette!!! Brava Vale proverò a farle anche io, è bello vedere come ognuno ha il suo modo di cucinare!!! E si impara tanto!